Di Claudio Cirinesi
Non è stato uno stylist celebrato dai mass media, Tony Buba, sempre rimasto defilato dalla grande visibilità, ma lo conoscevano tutti dal grande pubblico, alle signore della Milano bene, ai vip, e nel suo Store-showroom di Milano, si potevano incontrare tantissimi personaggi nazionali e internazionali, tutti lo conoscevano per la sua estrosità, simpatia ed anche perchè da lui potevi attingere a qualsiasi proprio desiderio in fatto di abbigliamento e accessori moda.
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Da lui però, oltre ai nomi altisonanti dello star system televisivo e musicale, acquistavano anche persone comuni che volevano diversificarsi dalla massa, magari per una serata particolare o magari per il gusto di osare nel proprio look.
Tony Buba ha collaborato con i suoi capi con molte emittenti televisive per diverse trasmissioni.
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Tony Buba con a sinistra Marco Antonio Bellini e a destra Leonardo Quinto
Tony ci racconta:
“La mia carriera è iniziata negli anni ’70, vivevo a Londra, all’epoca dei Beatles e Rolling Stone, e qui frequentavo spesso un locale di grande tendenza il “Biba” dove si trovava un po’ di tutto dall’abbigliamento agli accessori, all’oggettistica, un gran bazar di gran moda frequentatissimo da ogni genere di persone. Quindi pensai, perchè non creare a Milano uno store simile, e così feci una ricerca e decisi di trasferirmi a Milano, contattai molte persone, io ero innamorato della zona Porta Venezia e trovai un locale ottimo in Via Spallanzani, e cominciai. Ho viaggiato molto ed in ogni paese attingevo alla creatività del posto, ad esempio prima in India, dove ho vissuto a Bangalore, nell’India del sud, vidi donne con abbigliamento molto colorato, poi mi trasferii in Indonesia, dove scoprii le donne specializzate nei ricami, hanno due mani che nascono e muoiono con ago in mano, scoprii modi di ricamare paillettes, cristalli e tutto quello che luccica, e che io non avrei mai pensato di mettere insieme ma da qui cominciai, ad utilizzare ricami, colore, paillettes ecc., disegnavo e realizzavo bozzetti che facevo poi realizzare per vestiti, tessuti, accessori moda e che affascinarono e cominciai ad importarli e venderli. Erano gli anni 70/80 c’era un fermento a Milano sia nella moda, nell’arte ecc. Poi, negli anni 80 conobbi persone nella famosa trasmissione Drive-In e cominciai a creare capi di abbigliamento ad hoc paillettes, lustrini ecc e conobbi anche tanti personaggi dello spettacolo che poi passavano dal mio Store per conoscermi personalmente. Ad esempio la favolosa Amanda Lear, una persona che pretendeva tantissimo e lei che cantava brani molto forti, fuori dalla realtà, voleva che anche il suo look rispecchiasse questa impronta forte e grintosa, un’altro è stato Cristiano Malgioglio, che ha cominciato ad indossare le famose giacche di paillettes che gli fornivo, ma tantissimi altri, volevano che li seguissi personalmente nella creazione dei look e dell’immagine. Nello Store di Porta Venezia ci sono rimasto per circa 40 anni, una vita, e il mio slogan è “colore, vivacità, allegria”.
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“Ho poi vissuto tutti gli anni della famosa discoteca Plastic, a Milano, un locale di grande tendenza internazionale, ed io mi occupavo dei look ed creare delle idee per il locale e per i ragazzi e ragazze immagine, al plastic passavano tantissimi artisti nazionali e internazionali, si brindava con Andy Warol, o Boy George quando venivano a Milano, era un locale alternativo e questi artisti, dopo i loro spettacoli, venivano all’una o due di notte. Io che ero una sorta di direttore artistico, creavo all’interno del locale look per i ragazzi e ragazze immagine, ma da lì passavano tantissimi personaggi dello star system. ”Adesso collaboro da free lance per passione e divertimento, perché bisogna divertirsi lavorando e questo fa si che il tempo vola ma non ce ne accorgiamo.”
***Nelle foto: Tony Buba con i due top model Marco Antonio Bellini e Leonardo Quinto che indossano alcuni capi della collezione
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