Casa, dolce casa

Casa, dolce casa

Rubrica a cura del dottor Claudio Rao

La nostra camera, il nostro appartamento, la nostra casa, il nostro ambiente domestico incide sul nostro umore, sulla nostra produttività e perfino sulla nostra salute.

Creare un ambiente armonioso riduce lo stress e favorisce il rilassamento. I colori e la disposizione del nostro appartamento  influenzano il nostro stato emotivo. Ogni particolare ha la sua importanza per creare l’atmosfera giusta per distenderci e rifocillarci: dai mobili, all’illuminazione; dai soprammobili ai quadri alle piante, fino all’organizzazione degli spazi.

Come procedere e cosa fare?

L’interno della nostra dimoraècome un dipinto: ogni elemento deve essere al posto giusto per comporre un paesaggio armonioso. Un amico arredatore, in uno dei miei innumerevoli traslochi, mi illustrò  5 princìpi: unità, ritmo, equilibrio, proporzionalità ed accentuazione.

  • Unità: tutti gli elementi devono idealmente dialogare tra loro. Essere coerenti. Attraverso l’uso di colori o materiali o motivi ricorrenti ispirati a una certa coerenza. Per esempio in salotto, possiamo giocare sulle sfumature del blu: blu mare per le poltrone, azzurro per i cuscini e un quadro in cui domini il turchese.
  • Ritmo: dare un’idea di movimento nello spazio abitativo, riproducendo in angoli diversi elementi analoghi come forme e colori. Un esempio? Dei cuscini a righe sul divano, un tappeto che riprenda l’idea delle righe e un quadro in cui vi siano delle linee in verticale.
  • Equilibrio: gli elementi della camera devono equilibrarsi visivamente. In un equilibrio simmetrico (due lati identici) o in uno asimmetrico (due lati diversi ma equilibrati).
  • Proporzionalità: gli elementi decorativi devono essere proporzionati tra loro. Una poltroncina si perde in un ampio salone, come sarebbe inadeguato (e un poco soffocante) un grande sofà in un mini locale.
  • Accentuazione: valorizzare un elemento particolare della stanza (una statuetta o un caminetto). Questo polarizzerà l’attenzione, personalizzando il nostro ambiente.

Monolocali e problemi di spazio

Abitare in un appartamentino e perfino in un monolocale non ci deve impedire di creare interni gradevoli ed accoglienti. Ecco alcuni suggerimenti che possono aiutarci.

Scegliere mobili intelligenti. Giocare sulla multifunzionalità di certi arredi: divani-letto, letti a castello, armadi multifunzionali. Ormai non c’è che l’imbarazzo della scelta! Optare per mobili modulabili, ovvero trasformabili a seconda delle esigenze ci consentirà di guadagnare spazio e rispondere meglio alle nostre esigenze.

Preferire i colori neutri. Le tinte chiare (color pastello) per muri e soffitti ingrandiscono visivamente gli spazi e ne sottolineano la luminosità.

Mantenere tutto in ordine. Il motto del mio bisnonno “Un posto per ogni cosa ed ogni cosa al suo posto” risulta estremamente prezioso nei piccoli locali. Per questo sarà necessario liberarci con una certa assiduità delle cose inutili di cui non abbiamo più bisogno.

Collocare degli specchi per riflettere la luce (specie se posti in prossimità di una finestra) dando un senso di profondità e di spazio.

Il ruolo della luminosotà

La luce è essenziale per creare un ambiente di vita sano ed armonioso. La luminosità influisce sul nostro benessere, regolando il nostro orologio biologico e stimolando la sierotonina (ormone del benessere). Inoltre una buona esposizione alla luce naturale favorisce il riposo notturno.

La luce valorizza le tinte, i materiali e la disposizione dei nostri ambienti. Qualche strategia ci aiuterà a ottimizzare la luminosità delle nostre abitazioni.

Nella misura del possibile, scegliamo finestre grandi, orientate a sud. Nelle mansarde optiamo per i lucernari che ci offrono i raggi solari e una fetta di cielo. Piuttosto che elevare muri, preferiamo verande, tende e separé, soprattutto nei piccoli spazi. Usiamo tende di tessuti leggeri che filtrano la luce senza oscurarla.

Come già scritto, preferiamo tinte chiare capaci di ridistribuire la luce. Superfluo raccomandare di non porre mobili o piante eccessivamente ingombranti davanti alle finestre portatrici di luce.

Questo senza ignorare la possibilità di abbinare luce naturale e artificiale, specie nei mesi invernali, grazie a lampade alogene o interruttori dotati di potenziometro che ci permetteranno di regolare la luce della stanza secondo le nostre necessità e le attività svolte nei vatri momenti della giornata.

Il ruolo dei colori

La psicologia dei colori è cosa nota. Abbiamo già accennato altrove all’importanza dei colori, in particolare nella scelta dell’abbigliamento. A casa nostra, nei nostri ambienti di vita e di lavoro, essi acquisiscono un peso ancora più rilevante.

Il colore può – da solo – favorire una certa atmosfera, migliorare l’umore, farci sentire a nostro agio.

Se le tonalità calde (dal giallo, all’arancione, al rosso) trasmettono energia, quelle più fredde (azzurro, blu, verde, violetto) distendono.

Risulterà chiaro che i colori dovranno trovare un giusto assortimento tra loro in ogni locale per offrire un tutto equilibrato e armonico. A seconda della stanza sceglieremo un colore adatto alla funzione e alle necessità: tinte riposanti per le camere da letto, più stimolanti per gli ambienti di lavoro o di vita.

Tenendo conto che la luminosità dell’ambiente modifica la percezione dei colori.

Colori e ambienti

Per un ambiente caloroso ed accogliente, gli esperti consigliano colori terracotta, giallo ocra o rosso mattone.

Per un ambiente rilassante sarebbero più indicate tinte fresche, pastello, quali azzurro cielo, verde menta o lilla.

Per un ambiente più dinamico, viene suggerita una spaiente composizione di colori complementari come muri azzurri e poltrone arancioni, per esempio.

Il soccorso della saggezza cinese

Il Feng Shui è una « disciplina spirituale di origine cinese che si propone di studiare le interazioni tra l’uomo e l’ ambiente al fine di sviluppare un maggiore benessere individuale. Il termine feng significa in cinese “vento” o “soffio” e il termine shui “acqua” ». (fonte Internet).

Se immaginassimo di applicare il Fen Shui alla nostra ricerca di armonia e positività negli ambienti domestici potremmo immaginare

  • una camera da letto con riposanti tinte pastello, un letto distante dalla porta con la testiera orientata a nord e un ordine capace di favorire la distensione di un buon sonno riparatore;
  • un salotto con i mobili orientati in maniera da favorire interazione e condivisione, con tinte calde e oggetti stimolanti la convivialità;
  • una cucina pulita e ordinata ravvivata da tinte vivaci e piante atte a stimolare le energie;
  • un bagno termicamente ben isolato, pulito e luminoso con ampi specchi;
  • una porta d’ingresso accogliente e ben illuminata. Non dimentichiamoci che è l’ingresso energetico nel nostro spazio privato!

Il ruolo delle piante

Arricchire il nostro ambiente con elementi naturali è salutare sia dal punto di vista psicologico che morale. Le piante sono benefiche per la salute; non solo assorbono l’inquinamento domestico e producono ossigeno, ma riducono lo stress, migliorano l’umore e stimolano la creatività.

Il semplice fatto di osservare le piante o compiere piccole attività di cura e giardinaggio favorisce la nostra capacità di rilassamento arrivando perfino a stimolare la produzione di endorfine¹.

Lavanda, gelsomino e menta avrebbero effetti calmanti. Il bambù è considerato portafortuna. Secondo il Feng Shui, l’albero di giada e quello d’argento simboleggiano la ricchezza e la fortuna. Quanto al ficus, allo spatafillo (o pianta della pace), alla sanseveria e al chlorophytum (clorofito) sono note per purificare l’aria.

Fare della nostra dimora uno spazio armonico e gradevole non può che giovare alla nostra armonia familiare e al nostro equilibrio individuale. Che questi pochi suggerimenti possano aiutarci a fare di casa nostra un luogo capace di riflettere la nostra personalità e trasmettere il nostro benessere.

¹ Sostanze chimiche prodotte dal nostro cervello che aiutano ad alleviare il dolore, ridurre lo stress e generare una sensazione di euforia e di benessere.

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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