Stress: 6 segnali per riconoscerlo, 5 modi di gestirlo

Stress: 6 segnali per riconoscerlo, 5 modi di gestirlo

Rubrica a cura del dottor Claudio Rao

Stress: «Fenomeno che coinvolge il sistema endocrino e, attraverso questo, il Sistema Nervoso Centrale (SNC) e il sistema immunitario, inducendo una serie quasi infinita di effetti a catena che tendono a controbilanciarsi fra positivi e negativi».¹

Quando ne parliamo, alludiamo quasi esclusivamente ai suoi effetti negativi, ovvero al cosiddetto distress. «Per distress si intende qualsiasi condizione o evento che esercita sull’organismo una stimolazione eccessiva, per intensità o per durata, tale che l’individuo non può sopportarla o superarla senza subire uno squilibrio passeggero oppure permanente».²

Lo stress, dunque. Un male del nostro tempo. La frenesia di correre e di fare ha ormai raggiunto anche i piccoli centri, le cittadine a dimensione umana che fino a ieri ne sembravano immuni.

Un fenomeno che coinvolge ormai gli individui di ogni le età. I nonni e nipoti, i lavoratori attivi ed i pensionati di vecchia data. Non esiste lavoro o attività che ne sia esente.

È possibile riconoscerlo? Vi sono dei segnali indicatori dello stress?

Alle volte percepiamo un certo disagio, senza saperne individuare bene le cause. Non ci sentiamo in forma, ma senza riuscire a focalizzare le ragioni del nostro mal-essere.

Il nostro corpo non si stanca mai di “parlarci” di inviarci segnali precisi. Spetta a noi interpretarli per rispondervi nella maniera più adeguata.

Quali possono essere i segnali indicatori dello stress?

  • Il mal di testa. In mancanza di cause precise come una caduta, una cattiva alimentazione od altre ragioni cliniche, cefalee ed emicranie potrebbero essere segnali da non sottovalutare.
  • I problemi digestivi. Il nostro stomaco è assai sensibile. Occhio dunque ad acidità, dolori, nausee, gonfiori e disturbi digestivi non chiaramente identificabili.
  • Un sonno “tormentato”. Il sonno è un altro importante termometro di stress e frustrazioni. Sogni strani (soprattutto se ricorrenti) come cadere, essere inseguiti, essere rinchiusi o perseguire uno scopo senza mai raggiungerlo, dovrebbero iniziare ad allertarci.
  • La sudorazione. La reazione a emozioni, ansia e stress viene spesso accompagnata da sudorazione inodore, per via delle ghiandole che vengono attivate.
  • La perdita di capelli. Ciuffi di capelli che si depositano su pettini e spazzole come foglie d’autunno possono indicare uno stress anche piuttosto intenso.
  • La perdita del piacere. Un segnale inequivocabile è la sensazione di disagio generalizzato. Quando le cose che ci piacevano sembrano non interessarci più. Perdiamo la voglia di passare un po’ di tempo con gli amici? Il nostro hobby non ci dice più nulla? Dobbiamo fare qualcosa, prima che sia troppo tardi!

È possibile adottare uno stile di vita capace di eliminarlo o quanto meno di arginarne gli effetti più deleteri? Sì ma con un minimo di determinazione e di forza di volontà.

Come gestire lo stress?

Non è superfluo ricordare che un’alimentazione equilibrata, la pratica di un’attività sportiva e dei ritmi regolari nel processo sonno-veglia, costituirebbero già potenti fattori di riequilibrio psicofisico.

«I fattori stressanti possono essere rappresentati dalle frustrazioni, dai conflitti, dalle emozioni intense e prolungate che generano situazioni di disagio con conseguenze rilevanti».³

Proviamo ad enucleare qualche pratica virtuosa per contenere gli effetti negativi del logorio mentale.

  • Concedersi una breve pausa (anche di un semplice quarto d’ora). Isoliamoci dal mondo esterno, staccando smartphone e pc, sediamoci comodamente e concentriamoci sui nostri movimenti respiratori restando connessi con le sensazioni fisiche ed emozionali che ne conseguono. 
  • Distendere i propri muscoli dalla testa ai piedi. Contraiamo il più intensamente possibile ogni muscolo per poi rilassarlo. Iniziando dai piedi e salendo progressivamente fino ai muscoli del viso.
  •  Dedicarsi una passeggiata fine a se stessa. Una decina di minuti, da soli, senza cellulare, per liberare lo spirito ed aerare i pensieri.
  • Ascoltare un po’ di musica. Classica, di preferenza; utile per abbassare la pressione e il ritmo cardiaco. O, più semplicemente, le nostre canzoni preferite, per attivare gli ormoni del benessere.
  • Sintonizzarsi sulla propria immaginazione. Isoliamoci qualche istante, installiamoci comodamente e visualizziamo una scena che ci fa star bene (senza eccitarci): una località carica di bei ricordi, una persona cara, le nostre prossime vacanze…

¹ Guido Pesci, Marta Mani, Dizionario di Pedagogia Clinica, Armando Editore, Roma, 2022, pag. 310, 311.

² Ibidem, pag 311.

³ Ibidem, pag. 311.

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