Italia: la finestra di Overton spalancata sul Canal Grande a Venezia

Italia: la finestra di Overton spalancata sul Canal Grande a Venezia

Di Lucaa del Negro

(Convalida il tuo codice, servo: sei online.)

Senza troppi giri di parole: l’articolo riferito alla drammatica situazione di Venezia-città, ai suoi residenti fantasma o zombie -se mi è concesso così definire i superstiti della magnifica città leonina per quanto la cifra riportata dall’anagrafe è vicina alla soglia dei cinquantamila- e che il sottoscritto nel settembre 2022  chiudeva con: Soluzioni?

(…) seguendo il governo centrale il “Q-r code”. Cioè: i mai attuati indi falliti piani di “residenzialità”, “trasporto pubblico” eccetera, lo sperpero di danaro pubblico senza precedenti, verranno ristabiliti con efficacia attraverso un codice digitale e relativa tassa che in maniera anti-costituzionale per i cittadini italiani della Repubblica italiana dovrà essere esibito per l’ingresso a Venezia. Questa che è più che una proposta e che verrà attuata per Decreto, è un precedente gravissimo che induce a pensare a un disegno perché Venezia divenga un’attrazione sponsorizzata da qualche multinazionale, una sorta di “Disneyland in salsa veneta”.

LINK ARTICOLO COMPLETO -> https://www.gliscomunicati.it/2022/09/15/ve49999/

non è stato smentito, non si è rivelato infondato, anzi.

Il 4 aprile c.a. (2024) IlSole24ore.com (QUI link) riporta date e modalità operative del tristemente famoso “Q-r code” necessario e che al momento dello scritto è già in fase operativa.

(“La Nuova di Venezia e Mestre” per altro già informa il 12 di aprile c.a. che il Comune si affida a un legale romano per sciogliere i dubbi in materia di dati personali e riservatezza, senza comunque trovare nei media a disposizione nessun accenno da parte della politica nazionale alla Carta costituzionale, alla libera circolazione dei cittadini nel Territorio…)

Ed ora, con tono laconico, tento di proseguire, insisto cioè a chiederVi di prestare attenzione a che cosa sta accadendo e si sta concretizzando dietro alle parole del sindaco Luigi Brugnaro che difende questa novità con l’obiettivo primo -testuali parole- di difendere la città e di renderla vivibile.

Non voglio aggiungere pensieri, opinioni e quant’altro di personale -non c’è più tempo ormai, andate per piacere a rileggere (a sostenere!) questa rivista, a trovare spiegazione per Overton addirittura consultando Wikipedia– ma Vi chiedo unicamente di fare verifica dei termini che completano il nuovo Regolamento in procinto di entrare a regime prima di tentare una conclusione:

 <<Verranno utilizzati strumenti previsti dalla normativa per il recupero dell’evasione ed elusione ed in particolare effettuare verifiche, ispezioni e sopralluoghi mediante personale a ciò autorizzato nei principali punti di accesso della Città con possibilità di denuncia ai sensi del Codice penale e delle leggi speciali in materia a chiunque rilasci dichiarazioni mendaci, formi atti falsi o ne faccia uso nei casi previsti dal Regolamento. Il contributo d’accesso a Venezia è online attraverso la piattaforma per ottenere il Q-r code.>>

Trattasi di normale amministrazione secondo Voi?

Se il sospetto non si è destato in Voi, miei cari lettori, se non avete percepito che siamo innanzi a un precedente storico e politico inaudito, laddove altre zone ed altri perimetri verranno abilitati/disabilitati a seconda di certuni parametri che altresì verranno modificati/aggiornati in tempo reale e soprattutto gestiti da I.A. (intelligenza artificiale) di cui i manovratori non ci è dato conto di conoscere e dei quali le ramificazioni sono state già scoperte non essere nemmeno in Italia, allora -mio Dio!- non sprecate più tempo a lamentarvi e sorridete a questo mondo da schiavi, in tutti i sensi, e prima di tutto fatelo online.

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Lucaa del Negro

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