Rubrica a cura del dottor Claudio Rao
“Mens sana in corpore sano” solevano dire i nostri padri latini. Una perla di saggezza; un consiglio sempre attuale. Soprattutto in tempi come i nostri in cui siamo costantemente sollecitati emotivamente e mentalmente e, nello stesso tempo, incoraggiati a seguire il gregge, a mantenere la rotta indicata dai Media.
In questi ultimi anni, diverse persone mi hanno confidato di sentirsi imbrigliate, impedite, “come soffocate”. Allora ho cercato di capire e di riflettere.
La capacità di uscire dal gregge (è il significato della parola “egregio”), il coraggio di incamminarsi verso una direzione nuova e diversa richiedono in effetti una particolare motivazione sostenuta da una forte dose di volontà e una notevole grinta psicologica.
Pensiamo alla sorprendente reazione di Thomas Edison quando la sua fabbrica venne gravemente danneggiata da un incendio nel 1914, provocando la distruzione di un prototipo e una spesa quantificata a 23 milioni di dollari: « Grazie a Dio tutti i nostri errori sono stati bruciati. Ora possiamo ricominciare e fare meglio ». Una personalità dotata di volontà ferrea e un “mentale” a prova di bomba!
Ad una riflessione un po’ approfondita, vi sono alcuni suggerimenti utili per migliorare la nostra forza di volontà ed allenare la nostra mente a fronteggiare le mareggiate della vita. Ne ho sintetizzati alcuni.
- Non focalizzarsi sugli errori passati.
Il nostro stato emotivo dipende molto da ciò che ci assorbe mentalmente. Se ci concentriamo eccessivamente sui nostri problemi, contribuiamo a creare ed amplificare emozioni negative e stress. Questo ha per conseguenza la riduzione delle nostre performances. Se, al contrario, coltiviamo pensieri positivi (magari ripensando ai nostri successi e alle capacità che ci siamo sorpresi ad avere e a mettere in campo in momenti difficili) ci trasmettiamo una sensazione di efficacia e di positività che impatterà positivamente le nostre emozioni aumentando le nostre capacità.
Insomma, impariamo dai nostri errori sviluppandone un’esperienza positiva e dinamica capace di darci sicurezza e fiducia in noi stessi.
- Non frequentare persone “negative”.
Le persone negative sono coloro che trovano un problema per ogni soluzione. Si compiacciono delle loro difficoltà e cercano ascolto e compassione senza la reale intenzione di superare le proprie difficoltà. Costantemente demotivate, sono tendenzialmente contagiose. Se le frequentiamo troppo a lungo, rischiamo di metterci in gioco emotivamente per non mostrarci freddi e insensibili. Così possiamo essere coinvolti nella loro spirale di pensieri ed emozioni negative lasciandocene influenzare. Insomma, frequentare costoro è come trovarsi in presenza di un fumatore e respirarne il fumo passivo!
- Coltivare la fiducia in se stessi.
Credere in noi stessi e non mollare mai è l’atteggiamento di chi, come Edison, non intende abbassare le braccia alla prima difficoltà ancorché grave. Stanchezza, scoramento, condizioni ardue non devono avere la meglio. Per questo dobbiamo focalizzarci sui nostri obiettivi ed averli presenti anche quando le cose sembrano complicarsi. Idem per il nostro entourage. Non lasciamo a nessuno il potere di dissuaderci o di scoraggiarci (perché troveremo sempre qualcuno per dirci che è impossibile, che non ci conviene, etc). Rispettiamo le opinioni ed i consigli di tutti, ma non lasciamoci distogliere dai nostri obiettivi.
- Relazionarsi in modo sereno e rilassato.
La mente lucida e determinata dipende anche dalla sensazione di non coltivare astî e rancori. Dimenticando ciò che può averci ferito per procedere più forti e sicuri.Il “perdonare” ci consente di vivere in pace con noi stessi, senza tensioni interiori, impedendo ai conflitti passati d’inquinare il nostro presente. Còllera ed odio sono dannosi prima di tutto per noi stessi, infatti favoriscono uno stato di stress permanente con conseguenze sia fisiche che mentali. Accettare e digerire i gesti e le parole che ci hanno fatto del male, non significa cancellarli, ma impedirci di esserne eternamente vittima.
- Rendersi impermeabili ai commenti.
Se le nostre gioie e le nostre soddisfazioni dipendono dalle considerazioni altrui, non potremo mai essere pienamente artefici della nostra felicità. Nonostante sia difficile ignorare ciò che amici e conoscenti pensano di noi, suggerisco di smettere di compararci a loro e di essere soggiogati dai loro giudizî. Convincendoci che con le nostre qualità e i nostri difetti non siamo né meglio né peggio di loro!
- Non perdersi in vane considerazioni.
Essere psicologicamente forti e indipendenti significa altresì non perdersi a giudicare sistematicamente l’operato altrui. Essendo consci che ciascuno ha qualcosa da offrire ma che nessuno ha lo stesso potenziale. Per questo, chi ha una volontà ferrea e una mente determinata non necessita di “abbassare gli altri per elevare se stesso”! Confrontarsi con gli altri favorisce rancori e gelosie esaurendo le nostre energìe, fino ad imprigionarci in vissuti negativi e controproducenti.
- Mantenere una buona forma fisica.
Uno studio condotto dall’Istituto canadese di Ricerca dell’Ontario dell’Est ha dimostrato che coloro che fanno attività sportive almeno due volte a settimana per più di due mesi (una decina di settimane) si percepiscono come più competenti fisicamente, socialmente ed intellettualmente. Guadagnandoci in autostima! Una buona condizione fisica unita all’endorfina prodotta dallo sforzo, hanno il potere di renderci decisamente più positivi.¹
¹ «Le endorfine sono sostanze chimiche prodotte dal cervello e dotate di una potente attività analgesica ed eccitante. La loro azione è simile alla morfina e ad altre sostanze oppiacee». (https://www.my-personaltrainer.it/fisiologia/ormoni/endorfine.html)
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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