Rubrica a cura del dottor Claudio Rao
Prendiamoci la libertà di abbandonare i sentieri battuti e di avventurarci in riflessioni a margine. La distensione resterà sullo sfondo, promesso!
Siamo alla soglia delle agognate ferie che, tradizionalmente, si fruiscono tra luglio e agosto. Allora poniamoci una domanda semplicissima e solo apparentemente retorica: “Durante le vacanze, il nostro cervello si riposa?”
Molti di noi danno per scontato che durante le ferie la nostra mente si riposi pressoché automaticamente, per il solo fatto di non essere al lavoro. Il nostro corpo, però, precisiamolo, non ha la nozione di temporalità.
Il nostro organismo, quando siamo in vacanza, non si mette automaticamente in standby, tutt’altro! Incredibilmente, in base agli studî che avevo letto su una rivista specialistica, il nostro cervello quando siamo a riposo è più attivo di quando ci concentriamo su una specifica attività!
In vacanza, la nostra mente si mette in modalità ozio (esattamente come quando non facciamo nulla); il ché ha i suoi lati positivi come l’emergere di nuove idee ed intuizioni, ma anche un lato negativo.
Il nostro cervello ha tendenza ad alimentare pensieri negativi, delle ruminazioni interiori che accompagnano i nostri momenti di “distensione” fronte a un bel tramonto o a maestosi paesaggi.
Un ruminare che non ci aiuta affatto a riposarci (e tantomeno a staccare la spina come dovremmo fare).
Per questo, il mio suggerimento è quello di trovare attività gradevoli e rilassanti per rifocillarsi lo spirito. Ciascuno secondo le proprie propensioni e qualità. Restando attivi anche nei periodi di riposo. Sollecitiamo dunque il nostro cervello con sprazzi di creatività, attraverso occupazioni semplici e stimolanti come attività all’aria aperta o ascolto di musiche e concerti. Atte a rigenerare la mente, non ad appesantirla. Evitando la noia.
Unica precauzione: svolgerne una alla volta, non diverse contemporaneamente.
Lo sport si presenta come la chiave di volta ideale per il nostro cervello. Oltre ai benefici fisici, infatti, un’attività sportiva ci aiuterà a liberarci ed arginare l’inquinamento da monologo interiore, il rimuginare, il riflettere sulle decisioni da prendere. Ci coadiuverà, nel resettare la nostra mente, liberandola dalle presenze troppo invasive.
Il footing, le passeggiate in natura, le belle nuotate al largo, ci permetteranno di favorire l’instaurarsi di un circolo virtuoso che accompagnerà le nostre ferie.
L’ascolto della musica potrà aiutarci a riscoprire emozioni soppiantando il nostro chiacchiericcio interiore in una forma che potremmo definire “terapeutica”, con l’emergere di vissuti e sensazioni positive, favorendo la rivitalizzazione del nostro sistema nervoso e perfino con qualità riparatrici per la nostra mente.
Sonno e riposini, infine, giocano da sempre un ruolo essenziale nella salute del corpo e della mente. Non soltanto grazie alla ben nota eliminazione delle tossine, ma contribuendo a rigenerare la memoria, favorendo i processi di apprendimento e la concentrazione. È quanto si raccomanda agli studenti sotto esame, insieme a una dieta adeguata. Il nostro cervello è alla continua ricerca di equilibrio, un fenomeno che chiamiamo “omeostasi”¹. Se tiriamo troppo la corda, non ha il tempo di recuperare energia e finisce per sviluppare patologìe come la sindrome da burn-out.
Per queste ragioni conoscerci bene è la premessa indispensabile, che – in un binomio vincente col saper staccare la spina al momento giusto – ci consentirà di non superare la linea rossa per, tutto sommato, rispettarci e volerci bene.
¹ «L’attitudine propria dei viventi a mantenere intorno a un livello prefissato il valore di alcuni parametri interni, disturbati di continuo da vari fattori esterni e interni.» (treccani.it)
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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