Editoriale del direttore responsabile Emilia Urso Anfuso
Il popolo italiano, poveretto, stressato costantemente da una serie inenarrabile di scandali, contro scandali, misure paradossali contro i diritti della popolazione, una quotidianità resa sempre più difficile dalle privazioni dei diritti, dall’abbattimento della capacità economica e della prospettiva di un futuro, uno qualsiasi, non può anche tenere a mente tutto ciò che accade in questa nazione.
Eppure, certe situazioni vanno fissate nella memoria. Per esempio una, che vede protagonista Elly Schlein e no, stavolta non per una nuova intervista pubblicata su qualche magazine patinato per svelarci i segreti e le meraviglie dell’armocromia.
Stavolta fissiamo il punto su un accadimento che va tenuto a mente, di quando cioè la Schlein dal 28 febbraio 2020 al 24 ottobre 2022, nel ruolo da vicegovernatrice dell’Emilia-Romagna, deteneva la delega al «Patto per il clima».
Ecco il video promozionale della sua campagna elettorale dell’epoca, basata proprio sul Patto per il clima in Emilia-Romagna:
Non è cosa da poco, detenere tale delega, in quanto si tratta di essere nominati responsabili del “coordinamento inter-assessorile delle politiche di prevenzione e adattamento ai cambiamenti climatici e per la transizione ecologica“. In poche parole, la Schlein, nel ruolo di vice-governatrice della regione Emilia-Romagna e con delega al patto per il clima, avrebbe dovuto coordinare le politiche di prevenzione e adattamento ai cambiamenti climatici e per la transazione ecologica.
Doveva, di conseguenza, controllare, verificare e in generale, gestire la creazione delle restanti casse di espansione, quelle infrastrutture che si costruiscono proprio per evitare le esondazioni di fiumi e torrenti.
A oggi, di 23 casse di espansione che dovevano essere realizzate, ne risultano attive solo 12. Eppure, la regione Emilia-Romagna ha ricevuto le somme necessarie, ben più di 190 milioni di euro, nel periodo che va dal 2015 al 2022. Cosa ha fatto Elly Schlein contro il rischio idrogeologico in seno alla regione di cui è stata vice-governatrice con delega al patto per il clima?
Non sto assegnando colpe, ovviamente, sto solo iniziando a ragionare su cosa è necessario verificare per far emergere la verità su questa situazione che, si badi bene, interessa l’intero territorio italiano. A buon intenditor…
La voce della popolazione: altro che nutrie…
Poichè ogni volta che accade una tragedia che investe una fetta di popolazione, la voce è data quasi esclusivamente ai politici nazionali e locali, desidero che si ascolti, invece, la voce della popolazione.
E’ importante, infatti, udire dalla viva voce di chi vive in certi territori cosa può essere accaduto, perché e di chi possono essere le responsabilità. Prima che le nutrie e gli istrici siano banditi dall’Italia con un biglietto di sola andata verso non si sa quale pianeta, cerchiamo di restare connessi alla realtà e ascoltiamo cosa ha da dire la gente:
Pubblico di seguito un articolo che è stato pubblicato su Il Giornale online lo scorso 21 Maggio:
La colpa di quanto sta accadendo? E’ delle NUTRIE. In alcuni casi, degli istrici, ma ora tocca alle nutrie assumersi la responsabilità della tragedia che sta interessando l’Emilia-Romagna.
Lascio a ogni singolo lettore la facoltà di riflettere e decidere se è accettabile leggere o ascoltare simili dichiarazioni e lo scrivo senza polemica.
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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