Di Federica Aruanno
Una struttura labirintica in grado di simulare l’immersione di un pesce in acque affollate da plastiche, rifiuti tessili e pesanti. È questa l’idea della Seascape room – presente fino al 29 gennaio a Milano – inaugurata da Findus, azienda leader nel settore dei surgelati e parte del Gruppo Nomad Foods, in collaborazione con Ogyre, la prima piattaforma globale di Fishing for Litter, nata con la missione di fare da “ponte” tra le persone che hanno a cuore la salute del mare e dell’oceano. Un percorso multisensoriale e immersivo, in una piazza centrale del capoluogo lombardo, per accendere i riflettori sull’inquinamento dei mari, un tema sempre più urgente da affrontare.
La Seascape room nasce all’interno della partnership avviata da Findus con Ogyre: una collaborazione che unisce due realtà che vivono il mare ogni giorno e scelgono di tutelarlo insieme con l’obiettivo di raccogliere in 12 mesi 6.000 kg di rifiuti, equivalenti a 600.000 bottiglie di plastica.
La partnership con Ogyre prevede anche un progetto di ricerca scientifica, sviluppato insieme all’ente scientifico PM_TEN. A partire da un’approfondita classificazione di rifiuti accidentalmente pescati durante le attività di Fishing for Litter portate avanti presso il porto di Santa Margherita Ligure dai pescatori Ogyre in collaborazione con Findus, lo studio individuerà alcune categorie di rifiuti maggiormente rappresentative, per i quali verranno delineati scenari di trasformazione e riuso che considerino il loro utilizzo alternativo e opzioni di recupero/riuso, in linea con i principi dell’economia circolare.
L’attività di Fishing for Litter è il cuore dell’attività di Ogyre, resa possibile grazie alla sua flotta di 49 pescatori, distribuiti tra Italia (Santa Margherita Ligure, Cesenatico e Teulada in Sardegna), Bali (Benoa) e Brasile (Guanabara Bay), che si occupano della raccolta e del corretto smaltimento dei marine litters, in ottica di riciclo e rigenerazione.
Con la partnership con Ogyre, continua il percorso di sostenibilità che Findus porta avanti da anni e di cui Capitan Findus si fa promotore con il programma “Fish For Good, per il futuro degli oceani”, un vero e proprio manifesto articolato su tre pilastri: garantire una filiera responsabile e trasparente (il 98% delle materie prime ittiche proviene oggi da pesca sostenibile certificata MSC e acquacoltura ASC), prendersi cura attivamente dell’oceano con progetti tangibili e avere a cuore la salvaguardia dell’ambiente (il 98% degli imballaggi oggi è riciclabile e per tutte le scatole di cartone prodotte si utilizza carta proveniente da foreste gestite in modo sostenibile, come da certificazioni PEFC e FSC).
«Quello dell’inquinamento marino è un problema di cruciale importanza che come azienda, attraverso progetti e azioni concrete, cerchiamo di affrontare da anni provando a fare la nostra parte – ha dichiarato Manuel Rubini, Marketing Manager Findus – la partnership con Ogyre sottolinea il nostro impegno in questa direzione. L’installazione che abbiamo ideato vuole rendere visibile il tema della presenza di plastiche e altri materiali nei nostri mari, attraverso un viaggio ‘come un pesce nell’acqua’».
“Ogyre permette a chiunque – persone e aziende – di contribuire alla pulizia dell’oceano. Partnership come quella con Findus rappresentano perfettamente un esempio virtuoso di collaborazione tra due realtà che hanno a cuore la salvaguardia dei mari – ha dichiarato Ilaria Squicciarini, Marketing and Strategic Partnerships Director Ogyre -. È anche grazie a queste attività che possiamo porci – e raggiungere – obiettivi sempre più ambiziosi e continuare a migliorarci: per il 2023 vogliamo raccogliere 350 tonnellate di rifiuti marini”.
FINO AL 29 GENNAIO UNA “SEASCAPE ROOM” IN PIAZZA XXV APRILE A MILANO PER ACCENDERE I RIFLETTORI SUL TEMA DELL’INQUINAMENTO MARINO
Per la durata di 5 giorni, fino al 29 gennaio, tre container marittimi collegati fra loro ospiteranno un’esperienza immersiva attraverso le profondità di un mare inquinato.
Findus, in collaborazione con Ogyre, inaugura oggi una Seascape room dedicata al tema dei rifiuti in mare, una struttura labirintica con una scenografia realizzata ad hoc in grado di simulare l’immersione simbolica di un pesce in un mare affollato da plastiche, rifiuti tessili e pesanti. Un percorso impattante attraverso tre sale, illuminate da fasci di luce, che offrono al visitatore una duplice lettura: un viaggio nel mare attraverso gli occhi di un suo abitante ma anche la difficoltà di sopravviverci perché ormai impraticabile.
Ad ospitare il percorso tre container, anch’essi parte del messaggio, dal momento che aumenta il numero di quelli dispersi in mare che causano l’immissione di migliaia di tonnellate di plastica, tra prodotti, imballaggi e piccoli pellet.
LA NUOVA CONSUMER PROMO “INSIEME PER UN MARE PIÙ PULITO”
Nell’ambito della collaborazione avviata con Ogyre, Findus lancia la nuova consumer promo “Insieme per un mare più pulito”, con in palio un premio speciale: un Ojacket, giacca realizzata con 100% filati riciclati e certificati, quindi senza immettere nuove plastiche nell’ambiente. Ogni Ojacket corrisponde alla raccolta di 6 kg di rifiuti dal mare, equivalenti a 35 bottigliette di plastica. Partecipare al concorso è molto semplice, basta acquistare un prodotto Capitan Findus, collegarsi al sito Insieme per un mare più pulito, e provare a vincere uno dei 100 Ojacket in palio. Il concorso è valido fino al 31 marzo 2023.
DAI CESTINI MANGIA RIFIUTI A SPECIALI DISPOSITIVI NEI PORTI ITALIANI: L’IMPEGNO CONCRETO DI FINDUS PER LA SALVAGUARDIA DEI MARI
L’attenzione alla sostenibilità è da sempre parte integrante del DNA di Findus che, attraverso il Capitano, è costantemente impegnata in un percorso per tutelare il futuro dei nostri mari.
Centrale nel programma Fish For Good è mettere in campo azioni concrete per prendersi cura dell’oceano. Ne è una dimostrazione, oltre alla collaborazione avviata con Ogyre, l’adesione al programma Plasticless di LifeGate, che ha portato Findus ad “adottare” i Seabin – cestini mangia rifiuti – in diverse località italiane, raccogliendo lo scorso anno circa 10.000 kg di rifiuti pari a circa 700 mila bottigliette da 0,5L. Inoltre, l’azienda si è resa protagonista dell’installazione di speciali dispositivi innovativi nelle acque, tra i primi esemplari al mondo, come il “Pixie Drone” – un dispositivo di ultima generazione in grado di raccogliere fino a 60 kg di rifiuti galleggianti per ogni missione – attivo a Venezia e il “Trash Collec’Thor”, un grande cestino mangia-plastica con una capienza fino a 100 kg presente a Rimini.
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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