Di Luca De Rossi

La prma scossa, di magnitudo 5.7, si è verificata poco dopo le 07:00. A percepirla, forte e paurosa, i cittadini delle Marche, da Fano ad Ancona. La seconda scossa, più leggere – 4.0 – si è verificata alle 07;12.

L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato la localizzazione al largo delle coste marchigiano-pesaresi. Il terremoto è stato avvertito distintamente in buona parte dell’Italia centro settentrionale. Diverse le segnalazioni anche da Bologna, Rimini, Ravenna e Cesena ma le scosse sono state avvertite anche in Umbria e nel Lazio.

Tante le segnalazioni giunte alla centrale dei vigili del Fuoco dal territorio marchigiano, per verificare crepe nei muri delle abitazioni. Una clinica privata, Villa Igea, è oggetto di sfollamento per evitare pericoli ai degenti. Alcune persone hanno segnalato blocchi degli ascensori e la caduta di quantitativi du calcinacci.

Il panico ha generato una decina di feriti, che per scappare in maniera concitata hanno riportato piccoli traumi e sono stati curati presso l’Ospedale regionale di Ancona.

A ogni episodio simile, si dovrebbe attentamente riflettere su cosa non viene fatto in Italia per tutelare la sicurezza della popolazione. Il territorio italiano, da Nord a Sud, è ad alto rischio sismico, se ne parla da anni, si analizza la situazione, si pubblicano analisi, ma cosa viene messo in campo concretamente per sviluppare, finalmente, un progetto di sicurezza nazionale?…