Vivere in armonia con se stessi

Vivere in armonia con se stessi

Rubrica settimanale a cura del dottor Claudio Rao

«Per essere sopportabile la vita deve essere vissuta intensamente. La sensibilità se ne impossessa in ogni momento e, se cambia come l’acqua che scorre, ci trascina in una corrente che può sembrarci uguale ed eterna».

(G. Papini)

Lorenza, brillante trentenne, saputa la mia attività di Pedagogista Clinico®, mi confidò un’illuminante esperienza di vita che ci illustra come sovente il cambiamento sia alla portata di tutti.

« Da diversi anni vivacchiavo, giorno dopo giorno. Le mie giornate iniziavano abbastanza bene, ma poi versavano in un estremo piattume. Galleggiavo in una  serena insoddisfazione senza ambizione. Le amiche mi consigliavano diverse attività, ma io ignoravo consigli ed esortazioni. Quando scorrevo le offerte di lavoro, nulla attirava la mia attenzione, niente sembrava corrispondermi. Nelle richieste c’era sempre qualcosa che mi mancava. Poi, un giorno, così – di punto in bianco – ho deciso di darmi una mossa. Al posto di pensare “Non fa per me”, mi sono messa a pensare “E perché no?”. Insomma, ho spostato il mio asse di orientamento, aprendomi delle possibilità. E mi sono trovata a mille miglia da quello che avrei mai immaginato di fare! Non solo, ma sono felice della mia nuova vita! Ogni giornata è diversa dalle precedenti. Il mio capo mi ha detto che aveva capito subito che ero la persona adatta a quel posto. Ah, sì?! Ovviamente le ho celato la mia sorpresa. Da allora ho cambiato radicalmente il mio modo di pormi fronte alla vita, scoprendomi attraverso le esperienze che ogni giorno mi regala. Anche se il mio attuale impiego non corrisponde proprio a quelle che sono le mie aspirazioni e i miei obiettivi, approfitto di ogni esperienza per conoscermi meglio. A volte basta un raggio di sole per far germogliare i talenti, no? ». 

Essere felici nel presente può indurci a credere che l’unica via sia quella di  aderire acriticamente alla realtà quotidiana. In realtà il primo passo è fare chiarezza, focalizzando serenamente ma chiaramente i nostri desideri. Uscendo dalle nostre contraddizioni interiori tra bisogni, desideri e scelte. Come Lorenza.

Nel corso degli anni, nel mio studio, ho conosciuto autentici sabotatori della propria felicità. Nel momento in cui si sentivano in armonia con loro stessi, si impedivano di viverla, di approfittarne. Rimorsi, sensi di colpa, educazione… sono tanti gli alibi o le ragioni che ci possono impedire di vivere istanti che potrebbero essere di pura magìa. A molti sarà capitato di partecipare fisicamente ad una festa, ad un evento gioioso o di vivere semplicemente un momento sereno senza sentirsi veramente presenti al 100%. Di essere spettatori passivi dei propri desideri, insomma. Di giocare col figlio e di pensare ai crucci lavorativi, per esempio.

Per sbloccare la situazione è necessario assumere pienamente i nostri desideri, aderire anima e corpo ai momenti privilegiati (e così brevi) che la vita ci offre. Vivere in armonia con se stessi significa innanzitutto sintonizzarsi coi noi stessi.

Denise Desjardins, specialista in cultura tradizionale cinese ed indù, autrice del libro « Le Bonheur d’être soi-même »¹ (La gioia di essere se stessi) ci offre qualche utile suggerimento. Studiosa di confucianesimo e taoismo, afferma: « Per godere del momento presente, è indispensabile concentrarsi sui proprî desiderî. Quando agiamo in contraddizione con i nostri desiderata, perdiamo il piacere di essere noi stessi, di essere in totale armonia con la nostra identità profonda. In questo modo non possiamo essere felici. La totalità dell’essere sta in questa coerenza con sè. Essere pienamente noi stessi. Godere del piacere di essere rappacificati con sè, per ritrovare la via della pace interiore ».

In buona sostanza, il percorso verso la piena presenza al momento presente, passa attraverso il rispetto della propria natura. « Un me stesso che percepisco più vero; il piacere di un me soddisfacente; un sapore di tranquillità; un’armonia, come delle note musicali che si tessono in una sinfonia » precisa Desjardins.

Per giungere a questo, l’autrice suggerisce di “vivere secondo se stessi”, spontaneamente, seguendo la propria indole, “rinunciando alle imitazioni”, ai tentennamenti, alla superficialità, all’apparenza. Accogliendo ciò che viene, senza bloccarlo o modificarne la traiettoia. Un savoir vivre che richiede l’acquisizione di un art de vivre non immediata, soprattutto per individui metropolitani, abituati a prevedere e pianificare.

Nei nostri studi abbiamo sovente accòlto persone smarrite al punto da non sapere ciò che volevano, incapaci di ri-conoscere le proprie esigenze e talora perfino i disagi da cui ambivano a liberarsi. Per questo è necessario un percorso in autonomia o con il sostegno di un professionista qualificato, sia esso Coach, Pedagogista Clinico®, Psicologo od altro.

Vivere non è sempre e soltanto obbligarsi a fare ciò che non si vuole! Per orientare le proprie scelte verso i nostri desideri è necessario ampliare la percezione di sè e l’immagine che rispecchiamo. Ci illudiamo di conoscere perfettamente la nostra natura, di sapere esattamente ciò che di cui abbiamo bisogno, ma riflettendoci bene non è così. Quello che vediamo è soltanto il velo di Maya, dietro al quale c’è la nostra vera identità, più complessa, spesso inquieta, talora persino tormentata.

Quanti di noi s’impediscono nuove esperienze perchè non corrisponderebbero all’immagine che hanno elaborato di se stessi? Così facendo perdono preziose occasioni di vivere altre vite, di sperimentare nuove sensazioni, di ri-scoprirsi, di ri-visitare le proprie idee, di acquisire nuove competenze.   

Una coscienza limitata di sè significa una rappresentazione statica della propria personalità.

Immaginate di fare un  “fermo immagine” su voi stessi, qui ed ora. Direste che questa immagine vi rappresenta al 100%? Difficilmente, credo. Tuttavia, quando vi sforzate di allineare i vostri atti su quello che pensate di essere, in base all’immagine che vi siete costruiti di voi stessi, in una qualche misura vi autocensurate. Anche senza rendervene conto. Impedendovi così vissuti nuovi e diversi, esperienze arricchenti ed essendo artefici della vostra insoddisfazione !

Allora, come Lorenza, lasciamoci sfidare dall’avventura che la vita ci propone ogni giorno, offrendoci istanti unici ed imprevedibili: realizziamo la nostra vera natura nell’inebriante piacere di essere noi stessi.  

¹ Denise Desjardins, Le Bonheur d’être soi-même, La Table ronde, Paris, 2003.

***Immagine di copertina: da un post pubblico su Facebook che l’autore ha estratto dal profilo di un conoscente

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