Di Alessandro Maola
Superato l’effetto pandemia, ora il caro vita minaccia le famiglie: il 65% ha un reddito inadeguato. Avvocato Ruggiero: “Oggi è un lusso separarsi, si vive insieme forzatamente, e stanno aumentando i casi di violenza domestica. Necessari interventi immediati”
Con lo scoppio del covid si era parlato non solo di emergenza sanitaria, ma anche sociale, con particolare attenzione alle famiglie. Il lockdown aveva portato ad un boom di divorzi (+36% di separazioni e +33% di divorzi). Sebbene ora i dati sembrano essersi stabilizzati, tornando simili a quelli del 2019, continua a calare il numero dei matrimoni, denunciando una crisi della famiglia.
Negli ultimi mesi un’ulteriore minaccia alla sua stabilità sta arrivando dalla crisi economica, tra aumenti in bolletta e carovita. Secondo gli ultimi dati Nomesia, il 65% delle famiglie percepisce un reddito inadeguato a sostenere le spese per le necessità di base, circa 1 su 4 ha avuto una riduzione del reddito nell’ultimo anno e 6 su 10 non riescono a mettere da parte dei soldi, o, comunque, l’importo è inferiore al passato.
Una situazione di tensione continua tra le mura domestiche per decidere quali spese tagliare, innescando liti e contrasti sulla gestione dei soldi. Una crisi della famiglia che denuncia un malessere profondo. Sempre più persone, nonostante il clima di rottura palese, rimangono insieme, non per salvare la famiglia, ma perché la crisi economica sta rendendo la scelta di separarsi ad appannaggio solo dei benestanti
“Come avvocato familiarista ho notato un netto peggioramento dei conflitti dall’estate 2022 in poi. Neanche le vacanze estive hanno dato sollievo a queste tensioni, anzi, in alcuni casi hanno peggiorato la situazione. Del resto, in molti le hanno trascorse in casa, non potendo permettersi di partire. – Ha commentato l’Avvocato Valentina Ruggiero, esperta in diritto di famiglia. – Un clima che, soprattutto per chi ha figli minori, diventa sempre più tossico e disfunzionale, con conseguenze psicologiche anche serie per tutti i membri. Ma si è costretti a restare sotto lo stesso tetto. Oggi per molti vivere in due appartamenti è un lusso, dovendo pagare due affitti o mutui, doppie bollette, che negli ultimi mesi sono raddoppiate se non triplicate”.
La crisi, dunque, sta costringendo a vivere insieme molte persone ormai ai ferri corti, che quotidianamente devono poi confrontarsi con una situazione economica difficile, in cui insieme si deve scegliere quale spesa tagliare e quale mantenere. Il rischio è che questo porti all’aggravarsi e all’aumento degli episodi di violenza domestica.
“Ascoltando i racconti di persone che si sono rivolte a me e al mio studio negli ultimi mesi, ho notato una preoccupante escalation di violenza, che deve essere fermata con strumenti più efficaci introdotti dalla legge. Si è compreso, oramai, che i femminicidi aumentano anche a causa dell’inefficacia degli interventi proposti, che non pongono la dovuta attenzione ai campanelli di allarme che dovrebbero essere gestiti nell’immediato. – Prosegue l’Avvocato Ruggiero – Ma, come sappiamo, le riforme sono bloccate e intanto i problemi aumentano e si cronicizzano. Viaggiando in altri paesi ho notato come altrove vi siano sempre tutele maggiori rispetto al nostro paese e una giurisdizione molto più efficiente e pronta a bloccare i fatti illeciti. E questo è sempre un dispiacere, perché penso alla situazione in cui molte persone che vivono qui sono costrette ad affrontare. Quando ci renderemo conto che necessita porre al primo posto la giustizia e dare la possibilità alle famiglie di poter vivere decorosamente?”.
Una necessità sociale, quella di aiutare le famiglie, che storicamente sono state il fulcro dell’assistenzialismo e della cura verso i più bisognosi (anziani, bambini, figli in difficoltà…).
“Tutte le sovvenzioni e i contributi concessi alle famiglie stanziate dalle varie forze politiche in questi anni non prevedevano simili rincari in ogni ambito della vita, e quindi oggi risultano del tutto inadeguati. Le famiglie sono in reale difficoltà, anche per separarsi e condurre una vita dignitosa autonomamente con i propri figli. Auspico un cambio di scenario e degli interventi mirati al più presto” conclude l’avvocato Valentina Ruggiero.
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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