Di Natalia Buendia Calvillo
Il mercato globale della cannabis ha un valore di 28,1 miliardi di dollari nel 2021 e raggiungerà i 197,75 miliardi di dollari entro il 2028, secondo un nuovo rapporto di una società di consulenza.
SkyQuest Technology Consulting Pvt, Ltd. ha pubblicato un rapporto del mercato ed ha scoperto che la forza trainante è il segmento ricreativo con stati come la California e il Colorado in testa. La crescita è dovuta all’accettazione dell’uso di cannabis poiché la legalizzazione continua ad espandersi in tutto il mondo.
Secondo SkyQuest, il 40% dei maggiorenni negli Stati Uniti crede che l’erba possa aiutare un’ampia varietà di condizioni mediche. Questa accettazione ha portato a un aumento della domanda di prodotti CBD e THC.
“Sebbene questa crescita del mercato della cannabis sia impressionante, non è priva di sfide. Ad esempio, ci sono ancora molte persone che non hanno familiarità con i benefici della cannabis e dei suoi usi”, si legge in una dichiarazione degli analisti di SkyQuest.
L’azienda afferma che la domanda di prodotti ha creato una carenza di coltivatori e produttori che producono prodotti di alta qualità.
Il rapporto afferma come sono state sollevate preoccupazioni per la salute sull’uso di cannabis in Thailandia e Germania con i più recenti aggiornamenti politici che sostengono una mancanza di ricerca poiché il Ministero della salute pubblica thailandese non ha pubblicato alcuno studio a sostegno della sicurezza dell’uso.
Allo stesso modo, alcuni funzionari tedeschi ritengono che non ci siano livelli sicuri di consumo di THC
Secondo il rapporto SkyQuest, le principali società nel mercato della cannabis includono TerrAscend Corp. (CSE: TER) (OTCQX: TRSSF), Canopy Growth Corporation (TSX: WEED) (NASDAQ: CGC), Aurora Cannabis Inc. (NASDAQ: ACB) (TSX: ACB), MedMen Enterprises Inc. (CSE: MMEN) (OTCQB: MMNFF) tra gli altri.
DONA ORA E GRAZIE PER IL TUO SOSTEGNO: ANCHE 1 EURO PUÒ FARE LA DIFFERENZA PER UN GIORNALISMO INDIPENDENTE E DEONTOLOGICAMENTE SANO
Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
Lascia un commento