Italia: la nazione dove nulla funziona come dovrebbe – Una storia vera

Italia: la nazione dove nulla funziona come dovrebbe – Una storia vera

Editoriale di Claudio Rao

Noi tutti sappiamo i progressi compiuti e i benefici sociali che ne derivano. Tuttavia, senza la correzione di alcuni meccanismi perversi di una burocraiza cieca sorda e muta, nessuno è al riparo da situazioni assurde, kafkiane e profondamente ingiuste ed umilianti. Prendiamo il caso di Clara (nome fittizio, ma storia vera).

La signora Clara, ultranovantenne e disabile certificata, già gravemente menomata a livello visivo, sentendo la vista spegnersi quasi completamente, ha richiesto tramite il suo medico di base, una visita oculistica in data 19 luglio scorso. Siamo nel Nord-Overt del Paese, nella civilissima Padania bossiana.

Da notare che, per essere seguita, Clara ha stabilito il suo domicilio e richiesto il medico a Cuneo, dove affitta un modesto appartamento che, dopo il decesso del marito, le consente di essere seguita dal suo unico figlio. Questa sua non-residenza (lei è torinese), le ha valso l’impossibilità di usufruire dei suoi diritti. Nonostante la Regione sia la stessa, il Piemonte, la signora ha dovuto provvedere a proprie spese all’acquisto del deambulatore indispensabile alla sua mobilità. La sedia a rotelle (la sfortunata si è recentemente procurata una frattura del bacino) le è stata apertamente rifiutata: pur non potendo più deambulare, deve provvedere a presentare la documentazione e la richiesta a Torino!

Torniamo alla visita oculistica. Questa persona disabile, ultranovantenne, pressocchè non vedente, ha ottenuto come prima data utile il 4 aprile 2023! La primavera prossima. Lunga vita ai nostri anziani! A onor del vero, la ricetta medica non prevedeva l’urgenza.

Interpellato da un familiare, il medico gli ha precisato che qualora avesse messo la clausola dell’urgenza, sarebbe stato possibile ottenerla – forse un po’ prima – ma in qualunque altra ASL regionale! “Una signora ottantasettenne – ha confidato – si è vista prenotare un ecodoppler a… Domodossola”! Ben 291 chilometri di distanza!

Ergo, per un supporto indispensabile alla deambulazione, è assolutamente necessario recarsi nella città di residenza (da notare che Clara ha già la “residenza temporanea” a Cuneo!) e per un banale esame medico i servizî si possono usufruire su tutto il territorio regionale!

Non credo sia necessario aver vissuto diversi anni all’estero per realizzare l’assurdità di questa situazione. Una situazione di cui nessun politico che si candida per cambiare il mondo lottando strenuamente tra guerre e pandemìe si occuperà mai.

Italia, Italia! Sarebbe bastata una lettura “ad personam”, un’interpretazione meno becera dei burocrati preposti per evitare questa vergogna. Ma siamo in Italia, verrebbe da dire tra il serio e il faceto…

Già, in Italia. Dove nulla funziona come dovrebbe. Peccato che con la pandemìa abbiamo constatato l’efficienza che ASL e medici vaccinatori hanno dimostrato nella loro missione salvifica. Uno Stato con la maiuscola, in grado di gestire tamponi e vaccini con una rapidità e una precisione sorprendenti. Dopo un po’ di smarrimento iniziale.

Per mia curiosità personale feci un esame sierologico in farmacia un venerdì di luglio dello scorso anno: ebbene la domenica mattina mi telefonarono dalla ASL per prenotarmi un tampone, senza il quale sarei automaticamente entrato in quarantena! Nel mio sangue erano presenti il 53,8% di anticorpi Covid. La domenica mattina! In barba a privacy e riposo nelle feste comandate! Allora l’efficienza – anche in Italia – è possibile!

Curioso e sorprendente. Un Paese che sembra impotente contro le cosche mafiose perchè la sua Costituzione garantisce i diritti inviolabili anche a chi calpesta quelli altrui, è capace di escludere dall’oggi al domani dei lavoratori dal proprio luogo di lavoro perchè costituiscono una minaccia alla salute pubblica. E senza garantir loro neppure il minimo di sussistenza dovuto! Un Paese con le palle! Insomma, l’Italia si era mostrata efficace ed efficiente, coraggiosa e temeraria.

Allora, come si spiega tanta ottusità per la prenotazione di visite in tempi ragionevoli e la fornitura del materiale protesico richiesto da medici abilitati nei luoghi di degenza dei malati?

Evidentemente le cause non sono da ricercare nei mali endemici del pianeta Italia. Forse allora le ragioni rispondono a logiche più perverse!

Com’è possibile ad esempio che un italiano debba richiedere i suoi diritti? Se i suoi doveri gli vengono imposti, ricordati e scanditi dall’alto, perchè i suoi diritti non gli vengono concessi se non su domanda (spesso e volentieri reiterata)?! I diritti concessi generosamente dal potere evocano il termine di “sudditanza” più che quello di “cittadinanza”. O no?

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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