Texas: strage in una scuola elementare. 23 morti tra 19 bimbi, due maestre, il killer di 18 anni e sua nonna

Texas: strage in una scuola elementare. 23 morti tra 19 bimbi, due maestre, il killer di 18 anni e sua nonna

Di Angela Frazzetta

19 bambini e due maestre hanno perso la vita per mano del killer, il dicottenne Salvator Ramos che alla fine di una lunga giornata di sangue e violenza, è stato ucciso da una squadra tattica delle forze dell’ordine.

La strage dentro una scuola elementare di Uvalda

Ramos aveva compiuto 18 ann il 18 Maggio scorso. La prima cosa che ha fatto, non appena conquistata la maggiore età, è stata quella di acquistare armi: due fucili d’assalto comprati in due giorni diversi presso un rivenditore di armi.

Le forze dell’ordine, dopo la morte di Ramos, hanno rinvenuto uno zaino zeppo di munizioni e uno dei fucili nell’auto del ragazzo. Il 18enne è entrato nella scuola elementare di Uvalda, in Texas, ha fatto irruzione dentro l’aula di una classe quarta e avrebbe detto ai bambini: “State per morire”. Poi avrebbe iniziato il massacro…

Le prime ricostruzioni

Dalle prime ricostruzioni effettuate dopo la strage, il ragazzo avrebbe avuto dei contatti tramite Instagram con una ragazza, il cui nick è @epnupues, a cui avrebbe scritto “Ho un segreto che ti voglio dire”. La giovane ha poi detto di non conoscere Ramos se non virtualmente, e ha denunciato tutto alla polizia.

Ecco lo scambio di messaggi intercorsi tra i due sulla chat di Instagram (Da Il Corriere della Sera online)

@salv8dor: «Hey».
@salv8dor: «Non riposti le mie foto delle pistole?».
@epnupues: «Cosa?».
@salv8dor: «Non riposti le foto delle mie pistole?».
@epnupues: «Cosa? Ma cosa c’entrano le tue pistole con me?».
@salv8dor: «Volevo solo taggarti».
@epnupues: «Sono confusa».
@salv8dor: messaggio che non si vede
@epnupues: «Ma perché?».
@salv8dor : «Non lo so. Sii grata che ti ho taggata».
@epnupues: «No, fa paura amico».
@salv8dor: «In che modo?».
@epnupues: «So a malapena chi sei e mi tagghi in una foto con delle pistole».
@salv8dor: «ugh»

IL GIORNO DELLA STRAGE
@salv8dor: «Sto per».
@epnupues: «Cosa? Stai per cosa? Buongiorno».
@salv8dor: «Te lo dico prima delle 11, buongiorno».
@epnupues: «Buongiorno cosa?»:
@salv8dor: «Ti scrivo fra un’ora»
@epnupues: «Ok, ok».
@salv8dor: «Ma devi rispondere. Ho un piccolo segreto che ti voglio dire».
@epnupues: «Sto per fare un riposino perché non sto bene, ma se sono sveglia ti rispondo».
@salv8dor: «Scommettiamo?».
@epnupues: «Scommettiamo».
@salv8dor: «Sono fuori».

Il racconto del tenente Olivarez

Il portavoce del Dipartimento di Pubblica sicurezza del Texas, tenente Chris Olivarez, intervistato durante il programma Today della Nbc, ha raccontato alcuni dettagli, ecco cosa ha riferito il Guardian. «Il ragazzo aveva avuto un litigio a casa con la nonna, a cui ha sparato. Poi è fuggito a bordo di un’auto, e quando è arrivato nelle immediate vicinanze della scuola abbiamo ricevuto chiamate dalle forze dell’ordine locali. Al dipartimento di polizia di Uvalde abbiamo ricevuto la chiamata che riferiva di un veicolo schiantato e di un individuo armato che stava entrando nella scuola. A quel punto abbiamo allertato le forze dell’ordine locali, gli ufficiali della scuola, così come le truppe statali, che sono arrivate per prime sulla scena e hanno sentito gli spari all’interno dell’aula. Hanno cercato di entrare nell’edificio. Sono stati accolti con colpi di arma da fuoco dall’assassino. Alcuni di quegli ufficiali sono stati colpiti. A quel punto hanno cominciato a rompere le finestre, cercando di evacuare i bambini, gli insegnanti, per cercare di farli uscire dall’edificio. Quello che sappiamo è che il tiratore è riuscito ad entrare in un’aula, barricandosi all’interno. E ha iniziato a sparare ai bambini e agli insegnanti che erano in quella classe. Non ha avuto alcun riguardo per la vita umana, sparava a chiunque fosse sulla sua strada, è una persona malvagia. Poi è arrivata una squadra tattica delle forze dell’ordine, che è stata in grado di forzare l’aula ed entrare in quella classe. Sono stati accolti con colpi di arma da fuoco, ma sono riusciti a sparare e uccidere il ragazzo. E in questo momento abbiamo 19 bambini deceduti e anche due insegnanti».

***Immagine di copertina: Ansa

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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