Recensione dell’editore Mario Pascale
Latina sospesa tra conservazione, mito della fondazione ed il suo futuro. Una disamina precisa, puntuale, della recente storia nazionale e cittadina. Dal caso Moro alla nascita del PD, all’impegno dei cattolici in politica. Ma anche le amministrazioni locali da Finestra a Zaccheo e alla riconferma di Damiano Coletta come sindaco. Questo il quadro nel quale si inscrive la biografia “provvisoria” di Enrico Maria Forte, due volte consigliere regionale e più volte dirigente locale del PDS-PD, raccolta da Mario Michele Pascale. Non solo politica, ma anche l’infanzia a Priverno, la giovinezza a Latina, l’esperienza da catechista. Una vita, quella di Enrico Maria Forte, fin qui piena di stimoli, che ha attraversato, criticamente, le contraddizioni del suo tempo.
Recensione dell’editore, Mario Pascale
1960-2022. Questo il perimetro temporale in cui si inscrive la biografia del consigliere regionale Enrico Maria Forte Vita (poco) standard di un consigliere regionale, scritta con Mario Michele Pascale. Le biografie di chi fa politica fanno registrare, in genere, un forte autocompiacimento. Con questo hanno la pretesa di regolare il mondo, di disporlo secondo una precisa sensibilità ideologica o peggio di tramutarsi in vile propaganda. Da Renzi a Calenda, in su o in giù, a seconda della nostra prospettiva visuale, siamo abituati a queste operazioni. Si tratta di volumi che funzionano come novità, per poi scomparire sia dal mercato librario che dalla memoria di chi li ha letti.
Oggi, alla politica, si richiede un esercizio stilistico baricentrato sulla contingenza, sul post facile facile capace di calamitare like annoiati o di fomentare barbaramente le tifoserie.
La politica intesa come riflessione sulle cause e costruzione delle prospettive, capace di fare il pendolo virtuoso dal passato al futuro, non è più di moda. Porta con sé una complessità che è forestiera in questo mondo. Identico il destino della capacità di progettare un mondo diverso.
Il volume di Enrico Maria Forte rompe questo schema. E’ anzitutto una riflessione sulle grandi trasformazioni e i grandi eventi del nostro tempo. Il binomio paese-centro urbano, la “serietà” della politica degli anni ‘70, il caso Moro, l’impegno dei cattolici in politica, il grande spartiacque rappresentato da Tangentopoli. Su questo si innesta una riflessione, potente, sul senso dell’essere nel mondo, sul nostro essere creatura, sul rapporto tra l’umano e il divino.
Vita (poco) standard di un consigliere regionale è anche una galleria figurale: vengono passati in rassegna alcuni protagonisti della vita intellettuale e politica italiana, da David Sassoli a Pietro Scoppola, a Pierre Carniti.
Il volume analizza, anche, senza fare sconti, i segretari del Partito Democratico. Da Veltroni a Zingaretti le politiche dei democrats, con molta onestà intellettuale, vengono messe sotto la lente d’ingrandimento.
Il libro parla anche della realtà di Latina, esprimendo un concetto coraggioso: il capoluogo pontino non è una città di destra, ma è città della conservazione. Viene fuori un’immagine di comunità che non riesce a trovare un equilibrio tra mito della fondazione e contemporaneità. Forte ne segue le diverse fasi analizzando le diverse amministrazioni, da Finestra a Zaccheo a Coletta.
Vita (poco) standard di un consigliere regionale è una biografia in forma di intervista, come recita il sottotitolo. L’intervista, svolta da Mario Michele Pascale, è un’arma a doppio taglio: da un lato rende la conversazione più fluida, più semplice, dall’altro corre il rischio di banalizzarla. Occorre fare le domande giuste per ottenere le giuste risposte e domande capaci di scavare in profondità per ottenere, come risposta, concetti intellettualmente pregni.
Il binomio Forte-Pascale funziona, restituendoci un’opera pienamente all’altezza di essere considerata documento storico.
Enrico Maria Forte con Mario Michele Pascale
VITA (POCO) STANDARD DI UN CONSIGLIERE REGIONALE
Una biografia provvisoria in forma di intervista
Mario Pascale editore
Pagg. 124, 12 euro
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