Gli Scomunicati International – Lettera aperta a Vladimir Putin (italiano/francese)

Gli Scomunicati International – Lettera aperta a Vladimir Putin (italiano/francese)

A margine della guerra in Ucraina, ospitiamo una lettera, scritta da un nostro collaboratore a puro titolo personale e rivolta al presidente russo.

(La redazione conferma che dietro allo pseudonimo Grognard si cela un giornalista e che tale lettera è stata effettivamente inviata, tramite l’ambasciata russa in Francia, al destinatario indicato. Procediamo alla pubblicazione rammentando ai lettori il vigente art. 21 della Costituzione ItalianaAl seguene link il testo: art. 21 della Costituzione Italiana)

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Signor Presidente Putin,

Sono un cittadino italiano di lingua francese. Da lustri non mi riconosco più nella politica del  mio Paese e ancor meno in quella dell’Unione europea. Da sempre mi sono sentito legato ai valori della Repubblica francese ma ormai, con gli ultimi presidenti e il Sig. Macron in particolare, ho perso ogni speranza di vedere questo popolo così fiero e ammirevole riprendere il timone del proprio destino nazionale, politico e storico.

Non sono un grande conoscitore della cultura russa né della lingua che avrei peraltro auspicato apprendere, tuttavia nutro nei confronti del vostro Paese e della sua millenaria cultura una forma di rispetto e di ammirazione.

So bene che lei, Signor Presidente Putin, ha la reputazione di un capo di Stato che non è né empatico né democratico. La mia intima convinzione è che lei sia, al contrario, un uomo di Stato lucido e determinato a perseguire il bene del suo popolo, nel solco della vostra storia e per la difesa della nazione russa. Tutte cose incomprensibili per un’Europa al soldo della mondializzazione e del mercato, in nome dei quali ha sacrificato il proprio genio, la propria storia e il futuro delle giovani generazioni!

So bene che la Russia nel corso della propria storia non ha mai fatto delle guerre, ma le ha sempre subíte. È per questo che ho difficoltà a credere alla propaganda del Media occidentali e che condivido invece piuttosto gli accordi che avevano garantito a voi e al vostro Paese di non subire il progressivo accerchiamento della NATO. Accordi che sono stati deliberatamente ignorati da USA e UE, nonostante i suoi richiami pacifici.

Non conosco le vere ragioni che l’hanno spinta a un intervento militare in Ucraina, ma mi rifiuto di condividere ciò che i nostri Paesi di residenza stanno provocando e favorendo. Come molti altri europei, ne sono certo.

Non sono più giovanissimo e ho [omissis]. Sono il signor Nessuno, intendiamoci. Non sono un politico né un diplomatico. Sono semplicemente un [omissis] e soprattutto un giornalista. È questo che mi urta di più. Vedo i miei colleghi della televisione e della carta stampata diffondere il pensiero unico senza neppure offrire un minimo di contraddittorio alle nostre menti, anesterizzate da anni di silenzio (quando non di menzogne).

Il mio sogno più grande in questo momento storico così difficile e perverso (perché pervertito dai Media di ogni sorta) sarebbe quello di avere il privilegio di incontrarla. L’onore di un breve incontro con lei. Intendiamoci: mi rendo conto che si tratta di una missione impossibile. Tuttavia, come si dice in francese, nessuno può impedirci di sognare.

Parlarle per capire. Capire per spiegare, spiegare per informare, informare per illustrare ciò che in molti nascondono o distorcono. Sarei lieto ed onorato di poter spiegare alla sordità elettiva degli occidentali il suo punto di vista e alla testardaggine degli intellettuali la sua filosofia politica e la sua visione del futuro.

So bene che “Niente al mondo è più pericoloso della sincera ignoranza e della cosciente stupidità” ma continuo a credere che arricchirsi con la diversità dell’altro dovrebbe essere una regola per ogni intellettuale che si rispetti.

Detto questo, Signor Presidente Putin, sappia che in questa civiltà decadente che ricorda la fine dell’Impero romano, vi sono ancora persone capaci di ragionare con la propria testa e desiderose di capire veramente i fatti per sapere come collocarli nella Storia.

Se, come auspicato dal Generale De Gaulle, avessimo costruito l’Europa dall’Atlantico agli Urali, nonostante gli USA, oggi non saremmo arrivati a questo punto.

Riguardo a me, piccolo uomo qualunque, posso solo augurarmi che – per il bene delle giovani generazioni (che ci guardano con occhi innocenti e pieni di speranza) – lei e gli altri dirigenti del pianeta siate all’altezza del ruolo che la Storia vi richiede.

Nell’assicurarla del mio più grande rispetto, voglia gradire, Signor Presidente Putin, i miei deferenti saluti.

Firmato: Grognard

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Monsieur le Président Poutine

Je suis un citoyen italien de langue française. Depuis des lustres je ne me reconnais plus dans la politique de mon Pays et encore moins dans celle de l’Union européenne.

J’ai toujours été très attaché aux valeurs de la République française mais désormais avec les dernières présidents et M. Macron en particulier, j’ai perdu tout espoir de voir ce peuple pourtant si fier et admirable reprendre la barre de son destin national, politique et historique.

Je ne suis pas un grand connaisseur de la culture russe, ni de la langue que j’aurais pourtant souhaité apprendre, néanmoins je nourris envers votre Pays et sa culture millénaire une sorte de respect et d’admiration.

Je sais bien que vous avez, Monsieur le Président Poutine, la réputation d’un chef d’État qui n’est pas emphatique ni démocratique. Mon intime conviction c’est que vous êtes, au contraire, un homme d’État lucide et déterminé à faire le bien de son peuple dans le sillon de votre histoire et pour la défense de la nation russe. Toutes choses incompréhensibles pour une Europe qui s’est mise à l’heure de la mondialisation et du marché, sur l’autel desquelles a sacrifié son génie, son histoire et le futur des jeunes générations!

Je sais bien que la Russie au cours de son histoire n’a jamais fait des guerres, mais les à toujours subies. C’est pour cette raison que j’ai du mal à croire à la propagande des médias occidentaux et que je me range plutôt derrière les accords qui avaient garanti à vous et à votre Pays de ne pas subir l’encerclement progressif de l’OTAN. Accords qui ont été sciemment ignorés par les USA et l’UE nonobstant vos rappels pacifiques.

J’ignore les raisons de fond qui vous ont poussé à une intervention militaire en Ukraine, mais je me refuse de partager ce que nos pays de résidence sont en train de provoquer et de favoriser. Comme beaucoup d’autres européens, j’en suis certain.

Je ne suis plus tout jeune et [omissis]. Je suis monsieur Tout-le-Monde, entendons-nous bien. Je ne suis ni un politicien, ni un diplomate. Je suis [omissis] et surtout un journaliste. C’est cela qui me heurte le plus. Voir mes confrères de la presse et de la télévision diffuser la pensée unique sans même pas prendre la peine d’offrir un minimum de contradictoire à nos cerveaux anesthésiés per des années de silence (si ce n’est carrément de mensonges).    

Mon plus grand rêve en ce moment historique si difficile et pervers (car perverti par les medias de toute sorte) serait celui d’avoir le privilège de vous rencontrer.  Avoir l’honneur d’un bref entretien avec vous. Je sais bien que cela relève de mission impossible, entendons-nous bien. Mais, comme l’on dit en français, on peut toujours rêver.

Vous parler pour comprendre. Comprendre pour expliquer, expliquer pour informer, informer pour illustrer ce que beaucoup cachent ou pervertissent.  Je serais ravi et honoré de pouvoir expliquer aux sourdes oreilles occidentales votre point de vue et aux intellectuels bornés votre philosophie politique et votre vision d’avenir.

Je sais bien que « Rien au monde n’est plus dangereux que l’ignorance sincère et la stupidité consciencieuse », mais je persiste à croire que s’enrichir de la diversité de l’autre devrait être une règle pour tout intellectuel digne de ce nom. 

Cela dit, Monsieur le Président Poutine, sachez que dans cette civilisation décadente qui rappelle la fin de l’Empire romain, il y a encore des personnes capables de réfléchir par leur propre tête et soucieuses de comprendre véritablement les faits pour les colloquer dans l’Histoire.

Si, comme l’avait souhaité le Général De Gaulle, on avait bâti l’Europe des Nations de l’Atlantique à l’Oural en dépits des USA, nous n’en serions pas là aujourd’hui.

Quant à moi, petit homme de rien du tout, je ne peux que souhaiter que – pour le bien des jeunes générations (qui nous regardent avec leurs yeux innocents et plein d’espoir) – vous et les autres dirigeants du monde poussiez être à la hauteur de la grandeur que l’Histoire vous réclame.

Avec l’assurance de ma plus haute considération, veuillez agréer, Monsieur le Président Poutine, l’expression de mes respectueuses salutations.

Grognard

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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