Putin, questo (s)conosciuto!

Putin, questo (s)conosciuto!

Dialoghi tra Claudio Rao e Luca Dior

Intimità tra amicichiacchiere e riflessioni su tutto e su niente ad uso, abuso e stimolo delle menti più tormentate perché meno intorpidite.

« Ma tu sei matto Luca! ». E’ la prima volta che mi rivolgo a lui così e già me ne sento in colpa. Vorrei scusarmi, ma resisto alla tentazione perché sono preso dalla foga della discussione e perché non voglio sembrare abbassare la guardia. « Qui la cosa è palese: c’è un aggressore e un aggredito! Non puoi negare l’evidenza » – insisto.

Abbiamo entrambi una grande ammirazione per la storia e la cultura russa. Una volta c’eravamo persino riproposti di impararne la lingua insieme. Poi, la vita e i miei spostamenti paneuropei ce lo hanno impedito.

« Conosci la Storia e sai che la Russia non ha mai dichiarato le guerre, ma le ha sempre subìte » dice. Rifletto, poi concedo: « Questa è la cosa che mi ha più sorpreso in questa vicenda! ».

« Dal colpo di stato del 2014 – pontifica – l’Ucraina è passata sotto il controllo degli USA, rifiutando di ottemperare alla parte politica degli accordi di Minsk. Sai di che si tratta, vero? Un protocollo per porre fine alla guerra dell’Ucraina orientale sottoscritto da Russia, Ucraina, Repubblica popolare di Doneck e Repubblica popolare di Lugansk. Questo “accordo” tendeva ad assicurare un cessate il fuoco, un decentramento del potere centrale, il rilascio degli ostaggi, la continuazione del dialogo nazionale inclusivo, la rimozione dei gruppi illegali armati, lo svolgimento di elezioni locali … ». Lo interrompo, fingendo di conoscere, almeno per sommi capi, l’argomento.

« Dopo la caduta dell’URSS – riprende – il presidente USA aveva assicurato che la NATO non si sarebbe più estesa all’Est. NATO che, essendosi originata per contrastare il Comunismo sovietico, avrebbe a mio avviso dovuto semplicemente cessare di esistere! Attualmente la Confederazione russa è letteralmente circondata da missili, direttamente puntati su Mosca! Ricordi che nell’ottobre del 1962 il presidente Kennedy ha rischiato di far scoppiare la Terza guerra mondiale quando Krusciov fece la stessa cosa a Cuba?! ». Lo interrompo di nuovo un po’ stizzito da queste divagazioni per riportarlo a proseguire il discorso iniziato poc’anzi in gran pompa.

« Sì, sì, va bene! Però ricorda che chi non conosce la Storia, è destinato a ripeterla! – replica stizzito – Allora, ti dicevo che il governo ucraino filo-americano (per non dire fantoccio!) ha letteralmente perseguitato i connazionali russofoni, non esitando a impiegare efferati gruppi paramilitari per atterrire la popolazione. Ora, per oltre un lustro – otto anni per la precisione – la Russia con colui che ci è additato come il guerrafondaio per antonomasia e nostalgico del regime sovietico, Vladimir Putin, ha sollecitato soluzioni diplomatiche per una soluzione pacifica di situazioni di una gravità inaudita. Ma evidentemente né la democratica UE né l’impero del Bene USA hanno ritenuto di dover ascoltare alcunché !».

« Non rifugiarti dietro espressioni cattedratiche e il tuo stile volutamente accademico, Luca! Sai bene che non sono aprioristicamente pro o contro qualcuno! E che soprattutto non mi nutro dei media come un pollo allevato in batteria. Certo, so perfettamente che nel 2050 chi si mangerà in insalata gli Stati Uniti (e qui uso appositamente un vocabolario piatto e colorito per contrastare il suo!) non sarà la Russia, ma la Cina. Economicamente, politicamente e militarmente. Ma vuoi dirmi allora quali oscuri interessi spingono i Paesi occidentali ad essere “uno per tutti e tutti per uno” pro Ucraina? Insomma, insisto, per quanti torti possa avere, l’Ucraina resta pur sempre un Paese aggredito, invaso, violentato! O no? Insomma: parliamo di geopolitica e non di bieca tifoseria! ».

Si ricompone, abbassa il tono e si fa più riflessivo e… dialogico. « Intanto mi guarderei bene dal confondere il popolo russo con Putin. Come non confonderei gli italiani con Draghi. Tuttavia questo zar dei tempi moderni rappresenta il suo paese e quindi bisogna necessariamente tirarlo in ballo, almeno un po’. Ma parliamo dei Paesi occidentali, come hai sollecitato. Ora che perfino la Svizzera sembra abbandonare – per la prima volta nella Storia – la sua proverbiale neutralità. Mi sembra di poter affermare – e in ogni caso è la mia ferma opinione – che la politica estera degli Stati dell’Unione sia succube degli interessi americani; statunitensi per essere precisi. »

Lo interrompo impaziente con questa domanda : « Ammesso e non concesso, Luca, tenendo conto degli accordi e del diritto internazionale, chi avrebbe ragione secondo te? »

« Pur ammettendo che torti e ragioni non stanno mai da una parte sola – continua imperterrito con una flemma britannica – i maggiori responsabili della crisi in atto non sono i Russi, ma Stati Uniti e Unione Europea. Vogliamo considerare la progressiva estensione della NATO verso i confini della Federazione Russa? Ci hanno fatto credere che l’allargamento della NATO sia una libera scelta dei Paesi dell’ex Patto di Varsavia… nessuno tuttavia ricorda la promessa fatta alla Russia sul fatto che essa non si sarebbe estesa all’est dell’Oder, il fiume che segna il confine tra Germania e Polonia. Lo documenta un verbale del 1991 tra i direttori dei ministeri degli esteri statunitensi, britannici, tedeschi e francesi. Inutile precisarti che invece, nel 1999, la NATO ha accolto Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca! E questo, poco prima di lanciare – senza l’avallo dell’ONU! – un attacco aereo contro la Serbia! Non contenta, nel 2004 la NATO ha incorporato anche Estonia, Lettonia e Lituania; sai le tre repubbliche baltiche dell’ex URSS?! Ma non finisce qui, come diceva il buon Corrado ne “La Corrida”! Nel 2008 gli USA hanno annunciato la futura adesione al Patto Atlantico di – tieniti bene – Georgia e Ucrania! Non paghi di tutto ciò, gli Americani hanno caldeggiato il colpo di stato contro il presidente ucraino Janukovich! Dopo le degenerazioni (ad hoc!) di Maidan, gli Statunitensi hanno continuato a sostenere economicamente la società civile e inondato di armi il Paese facendo partecipare il suo esercito a manovre militari con le truppe NATO! ».

« Vorrei essere preparato come te per suffragare le mie di opinioni, anche se quello che dici sembra ampiamente documentato e documentabile, Luca – gli ribatto con sincera ammirazione – ma non mi vorrai dire che questo giustifica l’invasione bellica né le violenze ai civili! »

« Assolutamente no. Però, da quanto ne so io, l’esercito russo non bombarda obiettivi civili, ma invece laboratori battereologici! Comunque sia, vogliamo parlare del Donbas, russofono, bombardato per 15 anni dagli Ucraini e di cui nessuno diceva nulla fino all’altro giorno?! Parliamo di almeno quattordicimila morti tra cui donne e bambini! Sentito nulla prima di questo scandaloso attacco russo in Ucraina?! ».

« Mi documenterò meglio anch’io Luca per rispondere adeguatamente a questa tua discutibile posizione. Pur non negando che la ragione non stia da una parte sola, come hai giustamente premesso tu. Però gli interessi economici degli USA non li ho chiari. Verificherò, non temere vecchio mio! ».

« Già che ci sei verifica anche questo. Il presidente Biden che un anno fa definì Putin “un killer”, ha un figlio investitore di gasdotti in Ucraina! Dulcis in fundo, ricerca anche se la mia affermazione che il colpo di stato in Ucraina fu voluto dagli USA per ripicca di non aver voluto aderire all’UE! »

« Che vi sia un’ossessione americana della serie “tutto fuorché la Russia”, condivisa dalla Polonia, avevo già avuto modo di capirlo sotto la presidenza Obama, Luca. Comunque se Paesi tradizionalmente neutrali come la Svezia, la Finlandia, il Principato di Monaco e la stessa Confederazione elvetica si sono unanimemente schierati contro la politica militare Russa, una ragione ci sarà! Ragione che, al momento caldeggio anch’io. Anche se con molte riserve. L’invio di armi per favorire la pace, per esempio! Una cosa saluto con commosso rispetto e tuo malgrado: coloro che nel popolo russo si sono apertamente pronunciati contro questo attacco militare, rischiando letteralmente la vita per le loro affermazioni, le loro manifestazioni e le loro proteste. Lo sapevi, per esempio che un nutrito gruppo di grandi prìncipi del foro russo ha apertamente preso posizione per reclamare il rispetto del diritto internazionale?! »

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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