Scambi epistolari tra Vittorio Feltri ed Emilia Urso Anfuso – Draghi al Colle? Le ragioni della ragionevolezza…

Scambi epistolari tra Vittorio Feltri ed Emilia Urso Anfuso – Draghi al Colle? Le ragioni della ragionevolezza…

Rubrica settimanale di scambio di riflessioni tra i giornalisti Vittorio Feltri ed Emilia Urso Anfuso

I giornalisti Vittorio Feltri ed Emilia Urso Anfuso

Caro Vittorio,

nel tuo editoriale pubblicato su Libero del 26 Gennaio hai scritto una serie di cose su cui mi trovi d’accordo, a cominciare dal fatto che, come te, non mi appassiono alla bagarre sulle presidenziali, dal momento che al massimo, possiamo giocare alle previsioni al pari di quelle relative ai mondiali di calcio.

Sappiamo infatti che, per quanto i calciatori della squadra del cuore possano essere più o meno in forma, non è detto che tirino il pallone dritto dentro alla porta. Il goal può essere desiderato, previsto, ma non garantito.

Molti lettori chiedono perché Draghi nel ruolo di Presidente della Repubblica sarebbe la persona giusta, anche se, contemporaneamente, le stesse persone restano in silenzio su altri possibili candidati desiderabili per questo alto ruolo istituzionale.

L’Italia si trova all’ennesimo bivio, in una situazione economica interna che va gestita sapientemente, oltre a tutto il resto delle faccende che coinvolgono direttamente i rapporti della nazione col resto del mondo.

Diamo ai lettori di Gli Scomunicati la tua riflessione, ossia le ragioni di un “Sì” a Draghi Presidente della Repubblica

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Cara Emilia,

l’elezione del presidente della Repubblica è quanto di più stucchevole. Una noia infernale.

I nostri politici costituiscono un coacervo di inetti, totalmente incapaci di pensare all’interesse nazionale. Le votazioni in corso non mi appassionano affatto. Per quel che mi riguarda , vorrei che Draghi fosse il prescelto per un motivo semplice.

Se lui passa al Quirinale sarà obbligato poi a designare il nuovo premier, che sarebbe ovviamente una persona di sua fiducia, capace di fare continuità al governo attuale. Nessuno scossone. Niente elezioni anticipate che terrorizzano i parlamentari timorosi di perdere la cadrega. Il gioco sarebbe semplice e indolore.

Ma i nostri politici, poveretti, non sono in grado di comprendere le cose più semplici. Fossi il in Draghi mi dimetterei da Palazzo Chigi se non altro per evitare la fine di Monti. Quanto al bis richiesto da molti a Mattarella, trovo che non sia una soluzione bensì una pia illusione.

L’unica candidata all’altezza della situazione è la Moratti, che ha un curriculum di tutto rispetto. È stata presidente della Rai e ha pareggiato i conti, è stata ministro della istruzione con merito, è stata sindaco di Milano e ha organizzato l’Expo.

Per il resto un mare di squallore.

L’editoriale di Vittorio Feltri pubblicato su Libero in edicola il 26 Gennaio 2022

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