Rubrica settimanale di scambio di riflessioni tra i giornalisti Vittorio Feltri ed Emilia Urso Anfuso
Caro Vittorio,
bello il tuo editoriale pubblicato su Libero in edicola il 20 Gennaio e dal titolo: “Giù le mani dai cinghiali – Puliscono Roma”. Mi ha colpito perché anch’io, vivendo nella capitale da molti anni, ho pensato più volte a qualcosa di simile alle tue considerazioni.
Mi capita di parlare con cittadini romani, e di chiedere loro come facciano a sopportare quintali di immondizie, pur pagando tariffe della nettezza urbana tra le più alte. Amministrare una capitale non è certo facile, ma il problema della mancanza dei termovalorizzatori non è mai stato sanato.
Si chiacchiera tanto, si fa sempre meno. Le tasse però si devono pagare.
Ci teniamo i cinghiali e abbattiamo le amministrazioni locali? (In senso ironico ovviamente)
A tuo parere da cosa dipende questo andamento, ormai stabile, che non fa progredire la Capitale d’Italia? È un problema di ordine politico o di altro genere?
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Cara Emilia,
non c’è nulla di misterioso nella sporcizia che sommerge Roma.
Il problema si spiega in poche parole. La monnezza bisogna distruggerla oltre che raccoglierla. Ma se mancano i termovalorizzatori non è possibile incenerirla e rimane nelle strade dove solo i cinghiali sono in grado di fare un po’ di pulizia. Non ci vuole molto per capire che non bastano le discariche periferiche per ricevere i rifiuti, non è sufficiente accumularle, prima o poi esorbitano e bisogna trovare altri luoghi dove accatastarli.
A Brescia già quaranta anni fa è stato costruito un impianto modello capace non solo di azzerare la spazzatura di ogni genere, ma anche di produrre – grazie alla combustione – energia che consente a un intero quartiere della Leonessa d’Italia di usufruire gratis del riscaldamento.
Il Nord del nostro Paese si è dotato negli anni di apparati simili a quello bresciano. Non vi è alcuna città settentrionale che oggi non disponga di tecnologie capaci di azzerare gli scarti.
Non si capisce perché il Lazio e la Capitale non abbiano provveduto a dotarsi di macchinari adatti ad aiutare la nettezza urbana.
Tocca alle amministrazioni comunali investire in questo settore, chi non lo fa deve accontentarsi della fattiva collaborazione dei cinghiali, più efficienti dei politici da strapazzo che abbiamo.
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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