Inchiesta del direttore Emilia Urso Anfuso
Il governo italiano ha deciso: gli over 50 sono obbligati a vaccinarsi contro la malattia Covid-19. Una prevenzione un po’ particolare: se sei sano, non positivo al SarsCov2, sei obbligato a farti inoculare questi farmaci innovativi, che si trovano attualmente nella quarta e importante fase sperimentale, quella di osservazione degli effetti, anche collaterali, sulla base del tempo e NON del numero di dosi inoculate nel mondo.
Italia prima al mondo a obbligare alla vaccinazione con farmaci ancora in fase sperimentale. In un periodo storico in cui ciò che sta emergendo, è semmai una volontà ferrea all’accanimento terapeutico – o sperimentale, a questo punto il dubbio è lecito – su una malattia che è stata narrata in maniera spesso distorta, contorta. Per non parlare dei toni utilizzati ormai da mesi da politici e virologi in TV i sui giornali: va bene tutto, ma la pressione psicologica, il senso di angoscia e di terrore, il caos, provocati da questi metodi autoritari, anche no, grazie.
La gravità di certe affermazioni va condannata
A chiudere il cerchio delle pressioni psicologiche ci si è messo pure l’ex coordinatore del CTS Miozzo, che si è spinto, e permesso, di dichiarare: “I no vax andrebbero ARRESTATI”.
Ecco il link a uno degli articoli con la sua aberrante dichiarazione https://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/30024684/no-vax-agostino-miozzo-cretini-non-vaccinati-arresto.html e di seguito l’immagine del titolo apparso anche su Libero:
Vi state rendendo conto della gravità di dichiarazioni simili oppure no?
Altra considerazione: da quando assumete farmaci senza leggere il bugiardino? Da quando i medici di base, gli specialisti, i virologi NON consigliano di “Leggere attentamente il foglietto illustrativo”? In massima sintesi: da quando in qua non dobbiamo preoccuparci del fatto che un farmaco, peraltro così poco conosciuto negli effetti, visto che li stanno ancora analizzando (Fonte: EMA, l’ente di certificazione dei farmaci a livello EUROPEO) dovremmo farcelo inoculare a occhi chiusi, senza alcun tipo di dubbio, manco stessimo parlando del verbo divino, e con un’obbligatorietà diffusa che solo in Italia ora è stata varata?
Obbligo vaccinale ma resta lo scudo penale: cittadini mai tutelati. Non si può fare…
Lo scudo penale, riconfermato nel recente Decreto Legge che obbliga alla vaccinazione gli over 50, tutela tutti tranne i cittadini, costretti a firmare il “Consenso informato”, quindi ti assumi pure le responsabilità su eventuali effetti avversi, ma sei obbligato a vaccinarti. Tutto questo è contrario a qualsiasi norma di diritto: è utile leggere questo articolo pubblicato sul sito Studio Cataldi – Il Diritto Quotidiano (Cliccare sul seguente link per leggerlo) https://www.studiocataldi.it/articoli/43607-la-befana-porta-il-carbone-ai-non-vaccinati.asp
La Francia ha pensato bene di NON imporre l’obbligo, scegliendo altre misure. E cito la Francia dal momento che da qualche tempo siamo diventati più che cugini con questa nazione…
Ecco il link di accesso a una delle notizie sul tema: https://www.ilgiornaleditalia.it/news/esteri/326386/covid-francia-governo-non-imporra-obbligo-vaccinale.html
E per approfondire meglio, consiglio anche la lettura di questo articolo apparso sull’HuffPost il 15 Marzo 2021: https://www.huffingtonpost.it/entry/i-medici-chiedono-lo-scudo-penale-per-i-vaccinatori-colleghi-spaventati-da-inchieste_it_604f4194c5b60e0725f9038a
Le sanzioni e le condanne a Pfizer nel corso degli anni: di queste cose non si parla mai…
Nel corso degli anni Pfizer è stata sanzionata per una serie di scorrettezze:
- Nel 2013 avrebbe patteggiato 55 milioni di dollari di risarcimento per pratiche di marketing off-label legate al prodotto Protonix per sospette lesioni renali.
- 10mila le cause contro la multinazionale americana sono state aperte per il farmaco Prempro contro il cancro al seno, 3mila per lo Chantix, contenente la vareniclina, farmaco utilizzato per trattare la dipendenza da nicotina.
- Pfizer avrebbe poi pagato nel 2009 2,3 miliardi di dollari in seguito alle responsabilità civili e penali derivanti dalla promozione illegale di quattro farmaci: Bextra, un farmaco antinfiammatorio; il Geodon, un farmaco antipsicotico; il Zyvox, un antibiotico; e Lyrica, un farmaco antiepilettico. Infine, ha ricevuto accuse per l’ipotesi di aver sperimentato su bambini nigeriani un nuovo antibiotico, il Trovan, che portò alla morte di alcuni bimbi e a gravi patologie per altri.
Il Codacons è molto attivo per ciò che riguarda indagini su questo tema, e ricorre spesso alla segnalazione e alla pubblicazione di questo tipo di informazioni: è sufficiente accedere al sito dell’associazione e leggere direttamente certe informazioni
Volendo, potremmo anche parlare del farmaco sviluppato da Pfizer contro la ludopatia, e che – non essendo stato inserito sul bugiardino un grave effetto collaterale – ha portato l’azienda a dover risarcire un paziente con 600.000 euro. Ecco un articolo che ne parla: https://www.medicalfacts.it/2021/05/07/pfizer-ludopatia-provacata-da-farmaco-per-parkinson-azienda-condannata-a-risarcire-paziente/
Di notizie simili, relative a condanne o a comportamenti deontologicamente scorretti, ne accadono talmente tanti da non poterli elencare tutti, e non solo riferiti a Pfizer. Il motivo per cui cito alcune cose su quest’industria è semplice: ha preso il dominio sul mercato della ricerca e distribuzione di cure contro il Covid-19, sbaragliando aziende storicamente specializzate nel settore dei vaccini…
Leggere attentamente i foglietti illustrativi dei farmaci, specialmente di QUESTI farmaci
A parte queste considerazioni, eccovi di seguito i bugiardini, o se preferite i foglietti illustrativi, dei tre principali farmaci in uso attualmente per la prevenzione, o meglio, per tentare di mitigare i sintomi della malattia Covid-19 ammesso che te la becchI: buona e attenta lettura, è per la salute di tutti.
Sarà sufficiente leggere ciò che vi è scritto per comprendere che, come per l’assunzione di qualsiasi farmaco, anche questi ne hanno eccome, e che in considerazione del fatto che sono farmaci talmente innovativi da essere ancora sotto lunga osservazione, la campagna di demonizzazione contro chiunque si sia fatto venire un dubbio lecito, visto che parliamo di vite e di salute umana, e non del colore di smalto da scegliere per la prossima estate, avremmo tutti gradito il massimo rispetto, in tutti i sensi.
ATTENZIONE: leggere attentamente anche la raccomandazione a NON SOMMINISTRARE A BAMBINI AL DI SOTTO DEI 12 ANNI
Il consenso informato
Altra riflessione: si parla in queste ore del “Consenso informato”, e dal governo le voci che arrivano vorrebbero tranquillizzare tutti. In caso di reazioni avverse lo Stato risarcirebbe i danni.
Uso il condizionale per tre ovvie ragioni:
- lo Stato per risarcire chi si beccò l’epatite C a causa delle sacche di sangue e plasma infetti, scandalo Poggiolini/De Lorenzo, ha fatto di tutto per non riconoscere gli indennizzi ai poveri infettati e di una patologia GRAVE. Chiedete a chi ha dovuto intraprendere una vera battaglia legale, e chiedete loro se è stato facile…
- lo Stato risarcirebbe le reazioni avverse e le morti causate dall’inoculazione di questi farmaci innovativi? Primo: è evidente che la CORRELAZIONE è veramente difficile da provare, quando non si intende tutelare il cittadino e addirittura risarcirlo. Secondo: per quale ragione uno Stato che da un anno circa urla, attraverso i vari virologi e opinionisti, che questi farmaci sono “Garantiti, sicurissimi e sperimentatissimi” (…) sarebbe dell’idea di riconoscerne i difetti? (Tutti i farmaci possono avere gravi effetti collaterali, come è ben chiarito nei bugiardini che inserisco di seguito…)
Ecco i link all sito di AIFA da cui potrete accedere per leggere gli stessi foglietti illustrativi di questi farmaci:
***Immagine di coperatina da Farmcontrento
ATTENZIONE: per leggere tutte le puntate di questa inchiesta lanciata nel Marzo del 2020 (Prima puntata il 20 Marzo 2020) cliccare sul seguente link: INCHIESTA SULLA PANDEMIA – A CURA DI EMILIA URSO ANFUSO
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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