Riflessioni in punta di penna tra Vittorio Feltri ed Emilia Urso Anfuso

Riflessioni in punta di penna tra Vittorio Feltri ed Emilia Urso Anfuso

LiberaMente – scambi epistolari tra Vittorio Feltri ed Emilia Urso Anfuso

Caro Vittorio, voglio iniziare questo rapporto epistolare con te su un tema che spesso hai trattato e che, come sai bene, è di grande interesse generale: donne e società.

Tu ci stimi, ci sostieni, ci rispetti come giornaliste, al punto da aver ammesso pubblicamente, più volte, che siamo molto brave, persino più dei nostri colleghi di genere maschile. Eppure, persino quando ti rivolgi a certe signore con l’educazione che ti contraddistingue da sempre, alcune reagiscono come se avessi attentato ai loro diritti e dignità. A tuo parere, perché?

La mia opinione è questa: al giorno d’oggi sembra tutto basato non tanto sui diritti delle donne, che essendo prioritariamente persone non dovrebbero recriminarli ma semplicemente assumerli, quanto su un sistema di prevaricazione e rabbia contro il genere maschile, a prescindere.

Abbiamo sbagliato qualcosa anche noi giornalisti, nella narrazione del genere femminile, o sono gli effetti di politiche atte a generare artatamente queste dinamiche? Se così fosse, a quale scopo?

Risposta di Vittorio Feltri

Cara Emilia secondo me il problema è che molte persone e non solo donne basano i loro giudizi, anzi pregiudizi, su stereotipi pseudoculturali. Quando dico che in Italia è radicata l’abitudine di scherzare su tutto e su tutti, e che prendere in giro i carabinieri (fonte inesauribile di barzellette), i preti, il papa , i politici e il colleghi di lavoro è considerato un esercizio lecito, mentre se sfotti un omosessuale sei uno sporco omofoba, fotografo la realtà per quanto assurda.

Allo stesso modo succede che se io affermo quanto siano stolte le ragazze che frequentano discoteche fino alle cinque del mattino e poi, non paghe, accettano inviti all’alba in casa di sconosciuti, passo per misogino, irrispettoso e nemico delle fanciulle.

Invece mi limito a descrivere la verità. Non tutte, ma certe donne mi detestano solo perché esse sono di sinistra mentre io sono io e basta.

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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