Nel 2020 l’uso di oppio e derivati ha provocato oltre 93.000 morti per Overdose negli USA, oltre 5.700 in Europa di cui circa 300 in Italia (quelli registrati); l’85% della produzione mondiale derivata dal papavero è afghana, i talebani, ora al potere nel paese, ne ricavano il 65% delle loro entrate.
“Nel mondo solo il 7/8% della droga circolante viene sequestrata, quindi pensare di risolvere il problema con la repressione è utopia”, spiega Massimo Barra Fondatore Villa Maraini-CRI e Inviato Speciale per la Salute della Federazione Internazionale di Croce e Mezzaluna Rossa, che prosegue: “Tutti i nostri sforzi per salvare vite da overdose devono essere finalizzati in quello che chiamo ‘take care’ cioè prendere in carico il paziente, occuparsi della persona, facilitando per esempio l’accesso alle cure e l’utilizzo di farmaci salvavita come il Naloxone (antagonista degli oppiodi).”
Villa Maraini-CRI aderisce anche quest’anno alla giornata mondiale del contrasto all’overdose del 31 Agosto, promossa in tutto il mondo dal “Penington Institute” in Australia e lo fa aderendo alla campagna video lanciata nell’ambito del “Rome Consensus 2.0”, manifesto firmato già da oltre 1.000 persone in 5 continenti, per influenzare i governi verso una politica umanitaria sulle droghe e pubblicati sul sito www.romeconsensus.com.
“A Villa Maraini siamo orgogliosi di essere stati i primi al mondo negli anni ’90 a fare qualcosa per fermare le morti da Overdose nel nostro paese, mandando in strada personale non medico, soprattutto ex tossicomani, ad intervenire in caso di Overdose con il farmaco Naloxone (privo di controindicazioni ed acquistabile in farmacia senza bisogno di ricetta medica) appellandoci allo stato di necessità, che ci ha consentito di salvare fino ad oggi oltre 3mila esseri umani, che hanno avuto solo la sventura di incontrare la droga.” conclude Barra.
***Immagine di copertina: RomaDailyNews
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