Piemonte: il discreto urlo della democrazia

Piemonte: il discreto urlo della democrazia

Di Claudio Rao

In Italia, come nella vicina Francia, continuano le manifestazioni di cittadini che denunciano l’illegittimità dell’imposizione di vaccini e greenpass.

Anche in Piemonte, regione solitamente discreta da cui ha preso il via l’unificazione politica italiana, dopo Torino, Saluzzo e Cuneo manifestano così il loro attaccamento alla Libertà.

E non è un caso, crediamo – senza voler azzardare nessun parallelo – che questi “risvegli democratici” si esprimano in provincie decorate al Valor militare dalla nascente Repubblica italiana.

Queste manifestazioni, poco relatate dai Media e per nulla pubblicizzate, avvengono per lo più sulla base di gruppi di volontari che si organizzano spontaneamente grazie ai Social networks.   

Sabato scorso a Saluzzo, cittadina che diede i natali a Silvio Pellico, si sono pacificamente riuniti nelle vie e nelle piazze cittadine 200 persone (fonti de “La Stampa”, confermate da una nostra inviata).

Secondo alcune testimonianze, la prevalenza sembrava essere costituita da ultracinquantenni, i nati nei favolosi anni Sessanta per intenderci. Presenti anche diversi giovani e persone affluite a causa di altri appuntamenti e spettacoli cittadini.

Gli slogan e alcuni cartelli recitavano “Libertà” e “No green pass” come a richiamare l’attenzione sul rischio di un’imposizione a tappeto a tutta la popolazione.

La manifestazione, regolarmente monitorata dalle forze dell’ordine, si è svolta pacificamente ed è durata complessivamente poco più di un’ora.

Monica ha parlato con un partecipante che ha preso la parola in pubblico e che le ha confermato la sostanziale spontaneità della dimostrazione: “Questa è una cosa libera, non è stato organizzato nulla”. E ancora: “Io sono uno come voi, parlo per tutti, per fare un po’ il punto della situazione; non sono qui per parlare dei vaccini non sono un “no vax”. Questa non è  una polemica sul vaccino, i miei genitori sono vaccinati, io e i miei figli no, ma l’ argomento è un altro: i nostri diritti fondamentali sono stati lesi, la Costituzione non viene più rispettata, ci dicono che possiamo lavorare, ma poi ce lo impediscono con il green pass!”.

Insomma un soprassalto democratico di coloro i quali auspicano informazione, riflessione, discussione e autonomia di scelta sulla questione.

Mercoledì sarà Cuneo, città Medaglia d’Oro per la Resistenza a ospitare un’altro stimolo alla riflessione democratica. Auspicabilmente pacifico, ma altresì incisivo per una discussione aperta e concertata tra amministratori pubblici e cittadini, tra Paese legale e Paese reale. 

***Immagine di copertina e nell’articolo: di Claudio Rao

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