Roma: sette colli di immondizia

Roma: sette colli di immondizia

Di Primo Mastrantoni

E’ la nuova linea informativa che viaggia sui social: i rifiuti, che si accumulano giorno dopo giorno sulle strade romane, sarebbero gli effetti di  una strategia volta a danneggiare la candidatura di Virginia Raggi alle prossime elezioni comunali.

Un complotto, dunque…

La storia ci porta indietro negli anni, all’inizio del mandato della Raggi, nel 2016, quando si paventava il “complotto dei frigoriferi”. Dichiarava, infatti, la neosindaca: “Non ho mai visto tanti rifiuti pesanti, divani, frigoriferi, abbandonati per strada.. ma è strano.”

Insomma, si lasciava intuire che c’era un complotto per screditare l’Amministrazione comunale. La verità, invece, era semplice: l’Ama, l’azienda comunale che si occupava dei rifiuti ingombranti, ne aveva sospeso il ritiro per motivi contrattuali, così i cittadini romani provvedevano autonomamente, scaricandoli accanto ai cassonetti, il che è un atto di inciviltà, ma di qui a pensare a complotti ci vuole fantasia.

Sono passati esattamente 5 anni e la situazione è la stessa: rifiuti ingombranti continuano ad adornare le strade della Capitale d’Italia, contornati da sacchetti di rifiuti sui quali banchettano, felici e sazi, gabbiani e topi.

All’epoca, sollecitammo la sindaca ad affrontare il problema rifiuti guardando alle capitali europee, ma la Raggi seguiva scelte ideologiche sul “materiale post consumo”, come veniva definito il rifiuto. Oggi, i risultati sono sotto gli occhi e il naso dei romani che continuano a pagare l’addizionale Irpef più alta d’Italia per avere la “monnezza” in casa.

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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