Articolo con intervista di Emilia Urso Anfuso – Direttore responsabile
Papa Francesco è il Papa del rinnovamento della Chiesa Cattolica. I tempi cambiano, e la Chiesa – che sotto molti aspetti è molto avanti nel percorso di modernizzazione rispetto alla civiltà laica – affronta un tema delicato e molto importante: quello della fondazione di un ministero ad hoc per i catechisti.
Con il motu proprio Antiquum ministerium, giunto a fronte di anni di lavoro e riflessioni, Papa Francesco istituisce quindi il ministero di catechista. Circa 50 anni fa Paolo VI si era già espresso favorevolmente in merito all’idea che la funzione di catechista dovesse trasformarsi in un vero ministero. Forse i tempi non erano maturi, o forse è stato necessario comprendere meglio come la figura del catechista sia fondamentale per lo sviluppo della comunità cristiana.
Secondo quanto ha recentemente dichiarato Monsignor Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione: “In questo ruolo non ci si improvvisa. Non tutti quelli che lo fanno oggi saranno confermati, ma solo quelli che hanno alcuni requisiti, in primis la vocazione a servire la Chiesa“. Talmente vero che la creazione di un ministero dedicato a questa figura così importante nell’insegnamento dei principi della religione Cristiana. Trasferire la conoscenza, in special modo quando si tratta di dottrina religiosa, è una missione delicata e importante che, appunto, non può lasciare nulla al caso.
Nel periodo storico attuale, è di fondamentale importanza la scelta degli strumenti necessari a formare e informare le persone. Un tempo il fondamento della catechesi passava unicamente per la divulgazione attraverso la parola ed era necessario il contatto diretto con le persone. Oggi la digitalizzazione permette a tutti di potersi collegare da remoto per dialogare e comunicare, e offre dunque una serie illimitata di possibilità nel campo della divulgazione sulla bellezza della Fede Cristiana.
Esistono strumenti simili? La risposta è: sì. Si tratta della Videocatechesi della Chiesa Cattolica, una monumentale produzione cine-televisiva realizzata e prodotta dal noto regista Gjion Kolndrekaj e da Tania Cammarota, che s’incastona alla perfezione in questo nuovo modo di affrontare la catechesi.
L’opera è suddivisa in 46 episodi e della durata complessiva di 25 ore, è stata realizzata dalla Società CrossInMedia con il patrocinio del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione, sui testi della Libreria Editrice Vaticana. Per completare tutto il lavoro, girato con tecnologia in 4k, sono stati necessari circa 6 anni e con un tour che ha toccato 70 diverse nazioni e ha coinvolto 60.000 persone.
La lettura del catechismo è stata realizzata in 37 lingue diverse, con la lettura della catechesi da parte di 4.000 persone di tutte le etnie. Anche personaggi noti del panorama italiano sono stati lieti di poter dare il loro contributo, come Mogol e Raffaele Cantone.
1.200 attori in costume hanno reso possibile la ricostruzione di scene del Vecchio e Nuovo Testamento: un’opera unica nel suo genere e di fondamentale importanza per la divulgazione del catechismo, ed è lo strumento fondamentale per i catechisti del terzo millennio, che ora si preparano a indossare un rinnovato abito, grazie al ministero della catechesi.
Perché l’idea di girare il mondo per un lavoro simile? L’ho chiesto direttamente a Gjion Kolndrekaj e a Tania Cammarota.
Avete girato il mondo per più di 6 anni per realizzare quest’opera: la bellezza della fede può essere inoculata nei cuori della gente anche facendo scoprire loro che le diverse realtà conservano il medesimo criterio sui temi religiosi?
Certamente sì. La bellezza dei Testi del Catechismo, composto da 2800 enunciati, fa emergere oltre all’ universalità dei testi , la ricchezza della fede Cristiana e quanto essa sia inclusiva, oltre all’esistenza del pluralismo religioso, nonché la grandiosità dell’uomo che opera per il bene della comunità.
Qual è stata la reazione delle popolazioni di religione diversa alla richiesta di leggere il catechismo?
Collaborativa. Naturalmente è stato necessario, attraverso un attento lavoro dello staff, trovare i testi adeguati al proprio Credo. Infatti, i testi del Catechismo sono stati letti da 4000 persone in 37 lingue diverse, ortodossi, evangelici, protestanti, anglicani, ebrei sui testi dei comandamenti, alcuni credenti di fede indù, sul rispetto del creato e anche fedeli appartenenti alla religione islamica sul tema di Maria.
Con quest’opera in qualche modo si conferma che Dio è unico e indivisibile…
Senza dubbio! Unico e universale! Come recita la Costituzione Lumen Gentium : “Tutti gli uomini sono chiamati a formare il popolo di Dio. Perciò questo popolo, pur restando uno e unico, si deve estendere a tutto il mondo e a tutti i secoli, affinché si adempia l’intenzione della volontà di Dio…In tutte quindi le nazioni della terra è radicato u solo popolo di Dio, poiché di mezzo a tutte le stirpi egli prende i cittadini del suo regno non terreno, ma celeste” . Dai testi del Catechismo: “ Dio ha eletto Abramo come padre di tutte le stirpi, e ha concluso un’Alleanza con lui e la sua discendenza. Ne ha fatto il suo popolo al quale ha rivelato la sua Legge per mezzo di Mosè. Lo ha preparato, per mezzo dei profeti, ad accogliere la salvezza destinata a tutta l’umanità” ( Professione della Fede- Io Credo)
Com’è cambiato il mondo del sacro anche grazie alle nuove tecnologie?
Le nuove tecnologie sono uno strumento di diffusione per una nuova evangelizzazione attraverso il digitale. Il Videocatechismo è un esempio. La Chiesa Cattolica ha sempre dimostrato di adeguarsi ai continui cambiamenti della società e per costruire nuove forme di comunicazione, condivise con le nuove generazioni, che sono sempre più orientate a un linguaggio dell’immagine diffuso attraverso i media.
Infatti, lo slogan del Viideocatechismo è: dalla carta al digitale. Come già detto da S.E. Mons. Rino Fisichella Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione: L’opera Videocatechismo è la risposta più aggiornata alla domanda su come i media possono essere a servizio della nuova evangelizzazione”. “Ciò che la Chiesa ha creduto, celebrato e testimoniato è anche una provocazione per l’uomo contemporaneo
Il ministero del catechismo troverà nel Videocatechismo della Chiesa Cattolica lo strumento più adatto alla divulgazione della religione Cristiana: sarà più facile arrivare alla mente e al cuore delle persone?
Il Videocatechismo è uno valido strumento per i Catechisti nella prospettiva della formazione. ”. La sua multimedialità in 7 versioni differenti dalla Enciclopedia formata dai 4 libri illustrati che rappresentano le quattro parti del Catechismo alla Piattaforma LearninGod , alle app per i cellulari e all’audiobook alla serie per TV, rappresentando non solo i il primo grande progetto di evangelizzazione inteso come primo strumento divulgativo multimediale e universale nel trasmettere i valori cristiani con i mezzi moderni e alla portata di tutti, ma offre soprattutto alle future generazioni la conoscenza della nostra fede e della nostra storia.
Uno strumento davvero unico per trasmettere il contenuto del Catechismo e di diffusione di quelli che sono i valori, l’etica e la storia della nostra fede.
**Immagini e video sono stati forniti dalla produzione cine televisiva CrossInMedia
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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