Di Andrea Pascale
Le note del 71° Festival della Canzone italiana invaderanno le case di milioni di Italiani. Tutti sul divano, incollati a seguire uno spettacolo che, come ogni anno, si dimostrerà capace di andare ben oltre la competizione canora.
Sul fatto che sarà un’edizione del tutto particolare, ci sono pochi dubbi: l’assenza del pubblico in sala non potrà passare inosservata e non soltanto per i telespettatori che seguiranno l’evento da casa. Ma soprattutto per le centinaia di locali e le migliaia di lavoratori dei pubblici esercizi per i quali il Festival 2021 rischia di avere un retrogusto amaro.
Negli ultimi anni, infatti, le cinque serate dell’Ariston, con i circa 350 eventi collaterali organizzati da Casa Sanremo, sono state in grado di sviluppare circa 1 milione di euro di fatturato per le imprese della ristorazione, catering e banqueting. Merito di un piccolo esercito di 19mila persone nei giorni della kermesse canora passano abitualmente almeno due notti nella città ligure, alimentando un’economia locale fatta di agriturismi, bar, locali e ristoranti. Quest’anno, al contrario, sarà una doccia fredda, con i pubblici esercizi che, secondo le stime di Fipe-Confcommercio, dovranno fare a meno di circa 800mila euro di incassi.
Un colpo tutt’altro che trascurabile per un comparto che, da ormai un anno, soffre una crisi senza precedenti, con 43,3 miliardi di euro perduti nel solo 2020 e che, per il momento continua a non vede alcuna luce in fondo al tunnel.
Ciò nonostante, seppur in scala molto ridotta, il mondo della ristorazione continuerà a lavorare al fianco dei professionisti che daranno vita al 71° Festival della Canzone italiana, con la consueta professionalità e garantendo qualità ed eccellenza sia nei prodotti che nel servizio.
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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