Tariffe dell’energia: il servizio di tutele graduali non conviene alle PMI

Tariffe dell’energia: il servizio di tutele graduali non conviene alle PMI

Di Emilia Urso Anfuso

Le tariffe di gas e luce sono una delle voci che, nel bilancio delle piccole e medie imprese rappresentano spese fisse che a volte si ritiene difficile poter abbattere. Purtroppo, persino in tempi di crisi economica come quella che stiamo attraversando si continua a parlare di aumenti. Possibile che non vi siano soluzioni a questo trend in salita costante? Le soluzioni esistono, ma è necessario conoscere meglio il mercato di riferimento, e attuare una strategia che possa portare a un risparmio globale su base annua.

Ecco, nei paragrafi che seguono, un’analisi sulla situazione prevista per il 2021, con le evidenze che emergono da un recente studio sviluppato sul tema degli incrementi tariffari.

Una ricerca evidenzia gli incrementi tariffari di luce e gas

Grazie a una recente ricerca realizzata dalla web company Selectra che è specializzata nello sviluppo di sistemi di comparazione tariffaria delle offerte attive sull’energia elettrica, la fornitura di gas e GPL e dei servizi di connessione al web, in collaborazione con la Athesys, azienda che si occupa di consulenza nel settore dell’energia e dell’ambiente, ma anche di economia e finanza, è stato possibile evidenziare gli incrementi tariffari del primo periodo del 2021.

Ecco quali sono i dati più interessanti che sono emersi grazie a questo studio. Le piccole e medie imprese, nel primo trimestre del 2021, troveranno tariffe di luce e gas rincarate del 20%. Il dato è messo in confronto con le tariffe relative al mese di Gennaio dello scorso anno.

Attenzione però, perché si tratta di un aumento che vede protagoniste le PMI che fanno parte del cosiddetto servizio di tutele graduali, previsto come regime transitorio da ARERA – Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente – che è stato pensato per permettere alle piccole e medie imprese di poter passare con maggior semplicità al mercato libero, passaggio reso obbligatorio dal 1° Gennaio 2021. Per le tariffe residenziali questo passaggio sarà obbligatorio dal 1° gennaio 2022.

Bollette più care per le piccole e medie imprese con tariffe a tutele graduali

L’incremento previsto per il mese di Febbraio 2021 è del 14% sulle bollette di luce e gas di piccole e medie imprese che fanno parte del servizio di tutele graduali. Ma da cosa derivano questi aumenti? Secondo i dati emersi dalla ricerca Selectra-Athesys, dall’aumento del PUN – Prezzo Unico Nazionale – riferito all’energia elettrica, elemento chiave su cui sono poi calcolate le tariffe energetiche di chi fa parte del mercato a tutele graduali.

Poiché il Prezzo Unico Nazionale è soggetto a oscillazioni costanti, ecco che non esiste una garanzia di stabilità sul sistema delle tariffe applicate ai consumi.

L’impatto dell’emergenza sanitaria sulle tariffe di luce e gas

Una delle leggi di mercato, applicabile a ogni settore produttivo, è quella della domanda e dell’offerta. Secondo questa regola, a minor richiesta corrisponde un crollo dei prezzi, ed è ciò che è accaduto durante il 2020, quando a fronte della drastica e prolungata chiusura delle attività produttive, si è verificato da un lato il crollo dei consumi energetici, e in parallelo quello del PUN, che per la prima volta è sceso significativamente, giungendo al suo minimo storico, consentendo un certo risparmio sulle bollette.

Mercato libero e PMI: le bollette diventano meno care

Solo le PMI passate al mercato libero, e che hanno deciso per la soluzione della fornitura differenziata secondo le diverse fasce orarie, hanno ottenuto un prezzo minore sulla fornitura di energia di circa il 10%, e di circa il 6% per le imprese che invece hanno deciso di optare per le tariffe senza distinzione delle fasce orarie.

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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