Il Dentista diventa “estetico”: In Italia sempre più donne cercano su Google il sorriso da star

Il Dentista diventa “estetico”: In Italia sempre più donne cercano su Google il sorriso da star

Di Alessandro Maola 

Faccette dentali in ceramica e il sorriso di Belen. Cambia il rapporto con il dentista, che implica oggi anche aspetti estetici e psicologici. Dott. Chiellini: “Per molte, ottenere il sorriso dei sogni equivale ad un radicale cambiamento di vita”

“Denti da vip”, “faccette dentali Belen” “denti rifatti”, “denti da star”. Queste sono alcune delle ricerche effettuate con maggior frequenza su Google dalle utenti donne, residenti principalmente in Lombardia, Lazio e Piemonte. A rivelarlo è una ricerca effettuata dalla Snyffo Pioneers Marketing Automatic, che evidenzia non solo un desiderio crescente di avere un sorriso smagliante come una star, ma anche un cambiamento culturale nei confronti della figura del dentista, visto fino a poco tempo fa solamente come il medico delle carie. 

In Italia siamo partiti un po’ in ritardo rispetto agli Stati Uniti per quanto riguarda il dentista estetico o la Cosmetic dentisty – Commenta il dottor Marco Chiellini, fondatore dell’unico studio dentistico italiano dedicato esclusivamente al sorriso femminile – Nel nostro Paese ci siamo sempre presi più cura dell’aspetto funzionale e meno di quello estetico. Io stesso, fino a quindici anni fa, eseguivo ancora le ricostruzioni in oro (intarsi) nei denti posteriori, ottimi dal punto di vista funzionale ma oggettivamente orrendi. Gli americani hanno il mito della clean face negli affari e quindi per fare business ci vogliono dei denti bianchi e delle scarpe lucide e puliteNegli States non è raro chiedere le faccette in ceramica per migliorare il sorriso, mentre in Italia ancora se ne parla molto poco. In molti non conoscono il tipo di intervento, pensano che siano simili alle unghie con copertura on gel, da rifare ogni 15 giorni”.

Che si tratti di business o meno, il sorriso sta assumendo un aspetto sempre più rilevante nella vita sociale anche nel nostro Paese. Secondo una ricerca condotta dall’Università del Minnesota e pubblicata sulla rivista Plos One, le persone con un sorriso esteticamente gradevole sono considerate mediamente più attraenti e vengono prese maggiormente in considerazione dagli altri, sia nella vita sociale, sia in quella lavorativa, ad esempio nei processi di selezione.

Un brutto sorriso – prosegue l’odontoiatra – mina il benessere psicologico, porta ad isolarsi, mette a rischio di depressione e declino cognitivo e molto altro. Una salute orale che lascia a desiderare è, dunque, un passo verso una débâcle su tutta la linea. Nei miei vent’anni di esperienza ho avuto modo di notare che le donne devono essere più seguite sotto questo punto di vista, poiché sono più soggette a deterioramento dentale più rapido rispetto agli uomini. Inoltre, solitamente si prendono molta più cura di sé stesse e, quindi, il loro sorriso deve essere all’altezza della loro immagine. Spesso ciò che mi chiedono non sono solo i denti belli. Vogliono la libertà, vogliono ‘girare pagina’ e lasciarsi alle spalle un periodo infelice o un’esperienza negativa. Un sorriso non all’altezza, spesso nasconde problematiche ben più profonde”. 

Ci sono donne che ridono tutta la vita mettendo la mano davanti alla bocca nel tentativo di nascondere dei denti un po’ storti o scuri. Alcune, addirittura, non sorridono mai quando vengono fotografate e cercano di farlo poco anche nella vita, altre ancora provano costantemente imbarazzo a causa di denti gialli, rovinati o addirittura mancanti. Vederle porsi tutti questi limiti e sentirsi profondamente a disagio a causa di un sorriso non proprio gradevole mi ha spinto a specializzarmi sul sorriso femminile, aprendo uno studio tutto ‘in rosa’. Il mio obiettivo non è solo quello di donare loro un sorriso esteticamente piacevole, ma aiutarle a migliorare l’autostima, la vita sociale e professionale” conclude Chiellini. 

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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