Obiettivo

L’epidemia di oppioidi miete vite ogni anno senza una strategia efficace per mitigare la mortalità. L’uso della cannabis medica è proposto come strategia per ridurre l’uso di oppioidi. L’obiettivo di questo studio è determinare in che modo la cannabis medica influisce sull’uso di oppioidi nei pazienti con dolore cronico.

Metodi

Sondaggio su pazienti di tre siti di pratica di cannabis medica che usano oppioidi. Su 1181 che hanno risposto, 656 sono stati esclusi per non aver usato cannabis in combinazione con oppioidi o per non soddisfare la definizione di dolore cronico, i restanti 525 hanno usato oppioidi e cannabis in combinazione.

Risultati

Il 40,4% (n = 204) ha interrotto gli oppioidi, il 45,2% (n = 228) ha riportato un certo calo nel consumo di oppioidi, il 13,3% (n = 67) non ha riportato cambiamenti nell’uso di oppioidi e l’1,1% (n = 6) ha riportato un aumento di oppioidi. La maggioranza (65,3%, n = 299) ha sostenuto il cambiamento di oppioidi per oltre un anno. Quasi la metà (48,2%, n = 241) ha riportato una diminuzione del 40-100% del dolore, l’8,6% (n = 43) non ha avuto cambiamenti e il 2,6% (n = 13) ha avuto un peggioramento del dolore. La maggior parte ha riportato una migliore capacità funzionale (80,0%, n = 420) e una migliore qualità della vita (87,0%, n = 457) con la cannabis medica. La maggioranza (62,8%, n = 323) non ha più assunto oppioidi. Il gruppo più giovane ha avuto una migliore capacità funzionale rispetto ai gruppi di età media e avanzata.

Conclusioni

La cannabis è stata utile complemento e sostituto degli oppioidi nel trattamento del dolore cronico, ed ha ulteriore vantaggio di migliorare le capacità funzionali e la qualità della vita.

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