In libreria: la nazione liquida – di Lorenzo Ait – Roi Edizioni

In libreria: la nazione liquida – di Lorenzo Ait – Roi Edizioni

“Da questo momento hai il piede in due nazioni: la tua e una nazione virtuale chiamata nazione liquida. La nazione liquida è ovunque, fa da cappello a ogni altra nazione e non ha confini. Tu la abiterai da cittadino o da turista?”

Finché la bilancia con la quale mi peso invia i dati al frigo di casa e li aggiorna col software del dietologo che programma il mio prossimo ordine al supermercato, possiamo ancora parlare di “internet of things”, perché possiamo ancora distinguere tra “analogico e digitale”. Quando non distinguo più questo passaggio e le mie azioni agiscono contemporaneamente a livello fisico e virtuale, in quel caso la divisione tra analogico e digitale si è liquefatta divenendo un ibrido che definiamo “liquido”. E questo cambiamento è già avvenuto (vero Alexa?!). Ne parla LORENZO AIT nel suo nuovo libro LA NAZIONE LIQUIDA. 17 indizi per capire la nuova realtà ibrida e viverla da protagonistiedito da Roi Edizioni.

Cosa si intende per nazione liquida? Non è altro che la Rete, il posto in cui ogni giorno passiamo sempre più tempo e facciamo sempre più cose. Lo abitiamo senza spostarci da casa e ci segue nei nostri viaggi. La community dei nostri social network ha più impatto sulle nostre vite di quanto non abbia la maggior parte degli enti statali. In questo libro LORENZO AIT – riferimento in Italia per il business liquido, imprenditore con all’attivo business milionari che gestisce dividendosi tra l’Italia e Londra, consulente per diverse aziende e autore di numerosi libri di settore – ci svela tutti gli “indizi” per capire questa nuova realtà ibrida, tra analogico e digitale, che plasma le nostre vite. E soprattutto ci spiega cosa fare e come comportarci all’interno di questa nazione. Sì, perché AIT ci esorta a concepire Internet come un vero “Sovra-Stato”, una struttura sovranazionale con regole proprie che possono permetterci di aggirare i limiti del mondo fisico.

In questo libro AIT non manca di analizzare business e imprenditorialità all’interno della nazionale liquida e i modi per utilizzare i suoi nuovi meccanismi intrinseci, non considerandoli come ostacoli, ma come risorse per progredire. Per esempio, analizza il modello di business cooperativo che nelle aziende tech della nazione liquida sta soppiantando il classico modello competitivo. Bisogna eliminare l’ego dai nostri ragionamenti, guardare ai competitor come a una risorsa, impostare modelli di business collaborativi: non bisogna fraintendere – anche l’obiettivo degli imprenditori che utilizzano il metodo collaborativo è quello di primeggiare sul mercato, ma per farlo preferiscono sfruttare la rete e gli interessi collettivi.

Nella nazione liquida, le piccole imprese devono organizzarsi per creare sistemi che all’interno delle nicchie costituiscano dei piccoli monopoli. Cosa fare? Individuare competitor sufficientemente lontani sul piano fisico, con i quali stabilire alleanze, prediligere i monopoli all’interno di una piccola nicchia governabile al mercato aperto, sostituire la tecnologia al marketing per impostare il proprio posizionamento.

Le piccole organizzazioni, aziende o imprese, devono trovare un modo per mettere in comune gli interessi mantenendo autonomia e ruolo. Realtà locali, regionali o nazionali possono stringere collaborazioni con realtà affini e geograficamente distanti; la nazione liquida annullerà le distanze dal punto di vista organizzativo mentre i chilometri manterranno separate le funzioni di ogni singola entità e impediranno che l’alleato si trasformi in competitor. Ciò che hanno saputo fare colossi come Amazon e Alibaba per sopperire ai limiti fisici della distribuzione, possono oggi applicarlo le piccole realtà, facendo tesoro della lezione.

Il ruolo della tecnologia nella nazione liquida è ovviamente fondamentale. La tecnologia non conferisce poteri diversi da quelli già in nostro possesso: li potenzia. Ci rende in grado di fare cose che da soli siamo già in grado di fare, ma in modo meno efficiente. Ogni qualvolta una nuova tecnologia rende obsoleti alcuni posti di lavoro, ne crea altri. Esistono nazioni nelle quali questo processo avviene più velocemente e grazie alla nazione liquida possiamo lavorare ovunque: ecco un superpotere che va assolutamente acquisito, l’ubiquità. Per usare la tecnologia e non essere sostituito da una macchina, occorre studiare e impegnarsi. Non è in corso nessuna guerra contro le macchine e, anche se lo fosse, esiste un piano assai semplice e poco rischioso per vincerla: studiarle (le macchine).

Le intelligenze artificiali, il digitale, le tecnologie, non le abbiamo inventate per sostituirci, ma per semplificarci la vita. Questo significa abitare consapevolmente la NAZIONE LIQUIDA.

L’autore:

©Signorino Fotografi

LORENZO AIT, imprenditore romano classe 1980 e TEDx speaker, è autore di vari libri di successo, tra cui Il business liquido non è una scelta, Startup in 21 giorni e La rivoluzione dei precari. È anche il maggiore azionista di LBG Holding, gruppo imprenditoriale che fornisce servizi di team as a service per lo sviluppo tecnologico e di scaling up a startup, acceleratori e fondi di investimento. Vive a Palermo con la moglie e i due figli. Da lì gestisce le sue molteplici attività, viaggiando spesso.

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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