Coronavirus: dal genocidio economico di Stato al suicidio di massa delle attività

Coronavirus: dal genocidio economico di Stato al suicidio di massa delle attività

Editoriale del direttore responsabile Emilia Urso Anfuso

Alla fine hanno fatto ciò che avevo predetto lo scorso 20 Settembre in questo articolo: per non dover sborsare nuovi bonus e sussidi, il governo ora ha cambiato rotta. Invece di un omicidio ha deciso di far suicidare i commercianti. Che si fottano tutti, altro che sostegni economici. Si sono inventati il lockdown a tempo, a zone, a eventualità. Così se fallisci la colpa è solo tua, mica del governo. Se chiudi per sempre la serranda devi prendertela con te stesso, non con chi amministra male la nazione.

Non era difficile da prevedere, ed è ciò che ho fatto lo scorso 20 settembre quando scrissi e fu pubblicato questo articolo: Italia: un nuovo lockdown? Forse no, ecco perché…

Ragioniamo: una settimana fa Conte disse una frase particolare, riferita alle palestre…”Attenderemo una settimana prima di decidere se chiuderle o meno, per verificare la situazione igienico sanitaria in questo tipo di attività”. Perché dire una cosa simile? Perché dirla se poi nessuno è andato a verificare la situazione all’interno dei centri sportivi? I titolari di palestre e piscine hanno speso denaro per la riapertura dopo il lockdown, per mettere in sicurezza i clienti e sanificare gli ambienti. Perché, ora, si torna alla chiusura, anche dei teatri, dove il distanziamento è garantito rispetto – per esempio – agli ammassamenti di persone sui bus, in special modo in città come Roma?

Altra cosa: quanto devono aver pressato i gruppi di potere affinché i centri commerciali non chiudessero nuovamente? Molto a quanto pare. Vale più in consumismo della cultura, ovviamente. Un popolo che consuma ma non si arricchisce di cultura, è il popolo perfetto, quello che non pensa, non medita, non riflette. Ma crede segue ogni parola, ogni editto, ogni imposizione senza mai pensare col proprio cervello.

Un matrimonio perfetto, uno di quelli basati sul “Basta che torni a casa la sera, poi può fare quello che gli pare”…Il timore di dover badare a se stessi deve essere il fantasma peggiore, per molti italiani. Tutto fuorché assumersi la responsabilità di esistere davvero come esseri pensanti. Le conseguenze di questo andamento mentale sono sotto gli occhi di tutti coloro che conservano intatta la lucidità mentale: conteremo molti morti. Non affetti da Sars Cov 2. Non solo. Saranno quelli che troppo tardi apriranno gli occhi su una situazione orribile.

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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