Il libraio che legge i libri agli anziani attraverso il telefono

Il libraio che legge i libri agli anziani attraverso il telefono

Di Anna Lisa Minutillo

Una libreria spagnola, una bella iniziativa che coinvolge gli anziani, donando loro qualche attimo di sollievo strappandoli da quella solitudine in cui troppo spesso si vengono a trovare. La solitudine è uno degli aspetti che maggiormente il periodo di lockdown ha fatto entrare, in modo prepotente, nelle loro vite.

Così, nasce l’idea di leggere loro attraverso il telefono i libri che sono loro stessi a scegliere.

Le tanto amate storie che non hanno età, ma anche i libri di avventura o i classici sempre attuali, li raggiungono nelle residenze di riposo attaverso il telefono.
Un’occasione per scambiare anche due chiacchiere con qualcuno, per riempire i giorni troppo silenziosi che la biblioteca Soto del Real attraverso il progetto «biblioterapia per anziani», manda avanti già da diversi anni. Prima del lockdown però, erano i volontari a recarsi nelle case di riposo per anziani per leggere favole, storie.

Con la diffusione del Covid, a causa del distanziamento sociale, questo servizio da reale è diventato virtuale. Il telefono è diventato uno strumento prezioso, e settimanalmente assicura attenzione donando compagnia a chi non può ricevere visite e si è ritrovato sospeso in questa bolla che pare non allentarsi mai.

Un volontario per ogni anziano, venti minuti di lettura, sempre la stessa voce che instaura con lui un rapporto di fiducia. Quattro chiacchiere a fine lettura e il giorno che cambia colore ed appare meno grigio. È proprio il proprietario della libreria ad aver avuto questa idea, che proseguirà fino a quando non sarà possibile recarsi nelle residenze per anziani e tornare a leggere dal vivo.

Alcune attività, svolte in presenza, regalano emozioni differenti, permettono di cogliere espressioni ma anche di bere una bibita insieme, di ritrovare quella normalità che a causa dell’isolamento fisico, ha perso il ruolo che ha sempre ricoperto.
Un’idea semplice, che impegna per pochi minuti i volontari, e che potrebbe anche essere presa in considerazione in altre nazioni.

Un’idea che, indipendentemente dal Covid, potrebbe essere attuata anche quando fuori fa freddo, quando gli anziani escono meno per timore di scivolare e farsi del male, o solo quando sono raffreddati e devono evitare di prendere freddo.
Auguriamo agli anziani di tornare ad avere momenti sereni, di poter tornare ad essere circondati dai sorrisi dei loro cari, ma anche e soprattutto che questa serenità esca dalle pagine di un libro per trasformarsi in una realtà che saranno loro a raccontare a chi, li andrà a trovare.

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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