Stupro: donne, non bevete altrimenti ve la siete cercata…

stupro

Di Anna Lisa Minutillo

Essere donne di per sé non è già cosa facile in un mondo in cui non si viene quasi mai considerate per ciò che si è realmente.
Quasi come fossimo oggetti su cui poter infierire liberamente.
Usate nelle pubblicità come simbolo di esplicito richiamo sessuale, nella moda, come se fossimo manichini senza anima, nelle fiere o nelle esposizioni per richiamare la possibile clientela, insomma ovunque senza mai considerare altro che avvenenza, e impatto, solo questo.

Ci regalano un mondo che dobbiamo solo guardare ma mai sognarci minimamente di vivere.
Spazi occupati da involucri dove a tirare i fili devono essere sempre gli uomini.
Guai poi se ci viene in mente di studiare, di informarci, di realizzarci, lì diventa un vero e proprio macello, perché nonostante siano trascorsi secoli, alla ricerca di questo riscatto, le menti continuano ad essere troppo chiuse e le bocche troppo grandi..
Hai fatto carriera? Ricopri un ruolo di tutto rispetto, che nulla ha da invidiare a quello maschile? Ma figurati se può essere per merito tuo, di sicuro devi essere andata a letto con qualcuno, non può essere che ci sei arrivata grazie alla tua intelligenza, allo studio, al tuo impegno.

Si considera tutto, tranne il risultato: ennesima conferma del saggio che indica la luna e dello stolto che guarda il dito.
Donne create per subire e mai per poter essere, donne che ancora devono lottare contro maldicenze e retaggi culturali duri a scomparire, donne che potrebbero essere ed invece devono soccombere all’ignoranza.
Luoghi da visitare, esperienze da fare, impieghi da ricoprire, ruoli da rivestire ed invece?
Invece non va così e lo sappiamo tutti bene.
Tutti autorizzati a “spalmarci” addosso sguardi viscidi se solo si scopre qualche centimetro di pelle in più.

Tutti autorizzati a fare battute non richieste sulle misure del nostro giro vita o sulla lunghezza delle nostre gambe.
Tutti assolti, nessuno coinvolto sulle brutture che ci vengono riservate ogni giorno che viviamo, e scusateci se occupiamo qualche spazio in più sul “vostro” prezioso suolo.
Va così che: volete uscire? evitate i luoghi bui, aspettatevi di tutto, non fate mancare spray urticanti nella vostra borsa, guardatevi sempre le spalle, e se ci riuscite tra lavoro, casa da gestire, figli da crescere, e compagno a cui dover badare, iscrivetevi in palestra e fate un bel corso di difesa personale, dato che su questo mondo non potete camminare serenamente, lo dovete solo guardare, al massimo, fatevelo raccontare…

Va così che: Non rispondete mai a sguardi o saluti, soprattutto se andate a ballare, perché se volete essere solo educate, correte il rischio poi di essere stuprate, e che diamine, anche voi, lo sapete che funziona così, smettete di andarvela a cercare..
Va così che: Fa caldo? Volete essere eleganti per una sera e smettere i panni della donna in carriera o dell’impiegata modello e ricordarvi di essere anche una donna? Negativo! Copritevi bene, non usate capi che lascino spazio alle fantasie maschili, perché quelle ( e non fate le vaghe perché lo sapete più che bene) vanno solo in una direzione.
Attente perché poi, se le cose si dovessero mettere male, la “colpa” sarà solo vostra, li avete provocati, questi bei maschioni ( anche un tantino coglioni) che non sanno conquistare ma solo aggredire e deturpare.

Decidete di frequentare qualcuno, volete una relazione? Occhio a dove conoscete le persone: la rete è piena di “volponi allampanati”( e pure un tantino sfigati), che quando va bene sono alla ricerca della “gallinella da spennare”.
Abili con le parole, e meno con altro, vi riempiono le chat di copia incolla, scritti anche male, a cui fanno fare il giro del mondo in pochi minuti, altro che essere l’unica ed essere speciale..

Avete la fortuna di frequentare qualcuno per anni, e decidete di “mettere su famiglia”? Attenzione perché dall’amore eterno al “devi essere solo mia” è davvero un attimo..ergo: se vi viene in mente l’istituto del divorzio, dovete avere una “bella fortuna” nel riuscire ad arrivare all’udienza vive.

Dovete andare a festeggiare un compleanno? Un addio al nubilato? Che non vi venga in mente di “alzare il gomito” e bere un bicchiere in più.

Dovessero mai decidere che la “festa vogliono farla a voi”, siete fregate! Se vi dovessero stuprare, sarà “colpa “solo vostra perché, loro, vi hanno già trovata ubriaca, non vi hanno fatto bere, quindi tutto normale, siete voi a non saper badare a voi stesse, siete voi a non essere lucide, quindi, loro “poverini” hanno visto che ci state, mica saranno così scemi da lasciarsela scappare, anche perché: quando gli potrebbe ricapitare?

Insomma: donne avvisate, mezze salvate!

Avete capito come dovete vivere? Capo chino ( quando l’unica persona che può dirvi : “abbassa la testa” dovrebbe essere il vostro parrucchiere! ), ignoranti come delle capre, senza offesa per le capre chiaramente, che non vi venga in mente di studiare di comprendere ciò che avete studiato e di metterlo in pratica vivendo.
Tenete sempre un profilo basso, impiegata, ma anche operaia o commessa, ma anche cassiera, senza pensare mai di poter gestire del personale, oppure di occuparvi di organizzazione aziendale, è già tanto così e vi deve bastare.

Occhio al look, non vi scoprite troppo, ma nemmeno troppo castigate, altrimenti a “castigarvi” ci pensano loro. Non vi sognate di ingrassare perché dopo è chiaro che si va altrove a cercare ciò che non avete più da offrire e sarà per “colpa vostra”, loro sono esenti da colpe, sempre, tenetelo bene in mente..

Attenzione se vi stancate di questa solfa trita e ritrita ad annunciare separazioni ed affini, ma attenzione anche ad innamorarvi nuovamente: quando va bene finisce in tragedia, quando va male morite voi, e ultimamente muoiono anche i vostri figli, e di chi è la colpa? Ma vostra chiaramente: avete dimostrato che voi riuscireste a vivere senza lui, state scherzando? lo volete rimettere sul mercato? E come farà? Chi se lo piglia? Chi lo accudirebbe come avete fatto per anni voi? Insopportabile, meglio radere tutto al suolo, e questo fanno..

Folli quando si tratta di sterminare l’intera famiglia ma fottutamente lucidi se si tratta di spegnere la loro di vita…Da ultimo: Non bevete, non sorridete mai, non li guardate nemmeno mai, altrimenti li avete provocati, li avete “invitati a nozze”, li avete circuiti e la colpa sarà solo vostra, non della loro bestialità!

Donne, attente davvero perché qui ci uccidono ogni giorno, ci violentano l’anima, ci trattano come bambole, ci privano dei sogni e delle realizzazioni personali, ci strumentalizzano, ci ammazzano. Accade per le loro debolezze, per le loro amarezze, per la loro impreparazione, per le loro fragilità, per la loro inadeguatezza, e la “colpa” sarà sempre NOSTRA!

Non cadete nella trappola, non abbiate paura di essere, ma soprattutto: Un bel calcio nel culo a chi fin da subito pensa che siete nate per subire e non per essere!

P.S : Non mi indigno per questo : “La pena è della reclusione da sei a dodici anni se il fatto descritto nell’art. 609 bis è commesso (…) con l’uso di armi, alcool o sostanze stupefacenti”, e nel caso di specie, nessuno aveva fatto bere questa donna, ma perché situazioni come il bere un bicchiere in più, (cosa che non spetta a me giudicare e che magari, guarda caso, è accaduta solo una volta), diventino il lascia passare per comportamenti deprecabili e discutibili.

Tanto per chiarire, grazie!

***Abbiamo stipulato un accordo con le autrici del blog cheventochetira.altervista.org per la libera ridiffusione di alcuni loro articoli. Il pezzo originale di Anna Lisa Minutillo si trova al seguente link: https://cheventochetira.altervista.org/stupro-non-bevete-altrimenti-ve-la-siete-cercata/?fbclid=IwAR2Bhz5VuCNSOg8qMWBMFwe35SbYitZybjayoXSEEu5ccmXWa_YdaONENsg

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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