Coronavirus: il popolo serbo si ribella a un nuovo lockdown

proteste in serbia

Di Emanuele La Fonte

Parlamento assaltato, lacrimogeni, cariche e manganellate della polizia. 153 le persone arrestate. A Belgrado si è scatenata la guerriglia dopo che il presidente Aleksandar Vucic ha minacciato di reintrodurre il lockdown.

Le proteste in Serbia contro il secondo Lockdown minacciato dal presidente Aleksandar Vucic

L’accusa dei cittadini è che il governo ha mentito sui dati relativi contagi allo scopro di andare alle elezioni il 21 giugno con il partito progressista serbo (SNS) che di fatto ha dato un colpo di grazia alla democrazia serba già fragile, ottenendo il 63% dei voti. Sono state peraltro le prime elezioni tenutesi in Europa da quando è scoppiata la pandemia.

A Belgrado la polizia ha ripreso il controllo della situazione dopo ore di scontri e attacchi violenti. I dimostranti sono stati respinti dalla spianata che si trova davanti al parlamento e i poliziotti stanno cercando di calmare gli animi anche nelle strade adiacenti. Gli scontri avvenuti durante la notte hanno fatto registrare diversi feriti anche tra i giornalisti presenti.


   

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