OpenAI ha rilasciato un’API per accedere ai suoi modelli AI

open AI

Di Luca Sambucci

OpenAI ha rilasciato un’API per consentire alle aziende e ai ricercatori di accedere ai modelli creati dal centro di ricerca californiano, in particolare il suo nuovo GPT-3.

L’interfaccia sarà una generica “text in, text out” e consentirà di integrare i modelli di OpenAI all’interno di siti, programmi, app delle aziende che ne faranno richiesta (esistono già alcuni esempi).

In pratica l’API al GPT-3 crea una sorta di NLP-as-a-service, dove qualsiasi input di testo (in inglese è meglio, ma funziona anche con altre lingue) riceve una risposta di testo come output. Gli si può porre una domanda per ottenere la relativa risposta, e se necessario si può prevedere un training specifico – con testi ed esempi forniti dal cliente – per ottenere risultati più in target. Può essere un chatbot, effettuare attività di customer care,  creare giochi DnD, riassumere testi, eseguire traduzioni, ecc.

L’accesso all’API non sarà gratuito (OpenAI iniziò come laboratorio di ricerca finanziato da miliardari quali Elon Musk, ora però deve rientrare almeno delle spese), ma per i prossimi due mesi sarà possibile provarla gratis, basta iscriversi alla lista d’attesa qui.

Abbiamo stipulato un accordo con l’autore, Luca Sambucci, per la diffusione dei suoi articoli. L’articolo originale si trova al seguente link: Notizie.ai

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