Nulla sopra lo Stato, nulla fuori dallo Stato, nulla contro lo Stato

italia

Di Bracco38  e Gatto46

La stampa economica oltre a informarci della nomina dell’avv. Michele Crisostomo a presidente dell’Enel , non ci ha nascosto che fra i compiti del nuovo presidente  c’è anche la “mission” di ammorbidire la posizione dell’AD di Enel, Starace, per unire Tim e OF nella costruzione di una rete unica in fibra.

Premesso che due reti in concorrenza, a detta di tutti gli esperti, sarebbero dannose per il paese e per gli operatori, premesso tutte le motivazioni pretestuose espresse in passato dall’AD di Enel  sino a valutare OF quasi  10 miliardi di euro dopo pochi lavori eseguiti,  tanto da impedire ogni tipo di trattativa, ci riesce difficile capire la riconferma dell’AD di Enel.

Non vorremmo che convincesse l’avvocato come fece con Bassanini a fare il venditore all’ingrosso di fibra. Persino in Cina con oltre 1,5 miliardi di utenti, con la moral suasion del governo, China Telecom e Unicom hanno deciso per la rete unica , con rilevanti sinergia e risparmi.

Sono solo capricci di boiardi di stato ai quali è del tutto indifferente il progetto industriale inserito nel sistema paese, come avviene in tutti i paesi evoluti. Diciamo solo capricci perché non possiamo pensare che ci sia una sola persona in Italia che consideri le telecomunicazioni nostrane come l’Eldorado.

La concorrenza è spietata , le bollette telefoniche negli ultimi 10 anni sono diminuite  di oltre 1/3 mentre  gas , luce ed acqua sono salite del 130 e 70 per cento e siamo in attesa di Sky che renderà il mercato ancora piu competitivo.

L’ultimo bilancio di Tim non fa sorridere e Niel di Iliad ha dovuto ripianare circa 1,5 miliardi di perdite,  e tutti gli altri arrancano, compreso OF che prepara un aumento di capitale di circa 500 milioni, più o meno pari alla perdita di CDP in Tim.

Questa è proprio l’ultima chiamata, il settore è alla canna del gas, fra costi delle frequenze e investimenti sono esauste e OF gestita fuori del SISTEMA PAESE potrebbe alla lunga diventare una nuova Alitalia.

La fortuna dei politici e dei boiardi di stato è che questo è un paese senza memoria, ecco la necessità di un libro dei ricordi per annotare  quelli che hanno arrecato danni rilevanti al paese scaricando i costi su questa e sulle future generazioni. Non per perseguirli ma solo per ricordare.

Proprio ieri su rai 3 la trasmissione Report ha trasmesso un servizio su OF chiedendo delle precisazioni. La risposta sebbene non esaustiva conteneva i toni di una” lesa maestà”.

Ma in genere c’è una strana calma, un certo assopimento della classe politico-manageriale. Perché? Forse perché fra non molto sarà Natale e occorre tempo per preparare la lista dei desiderata.

A Natale , si prevede, il buon vecchio con renne e slitta, scaricherà una cornucopia di circa 220 miliardi di euro (considerando anche il MES), di cui oltre la metà in regalo. La lista è lunga (Ilva, Alitalia,MPS,etc, etc ) ma i soldi sono tanti, anche se non li abbiamo ancora nel sacco. I paesi frugali, saranno pure frugali, ma non sono stupidi. Hanno detto che vogliono parlarne.

Non dimentichiamoci di quando l’algido Gentiloni andò a Londra per ricevere l’Agenzia del Farmaco a Milano , prima di pranzo era tutto ok , dopo pranzo l’agenzia era ad Amsterdam. Questi sono dei volponi che sono riusciti a creare un piccolo paradiso fiscale in piena Europa a danno di tutti gli altri e che rende oltre 10 miliardi annui.

Quando ci chiederanno le riforme fra le quali la prima è la digitalizzazione mandiamoli a parlare con l’AD di Enel, altrimenti babbo Natale non scarica, gira le renne e se ne va.

In passato si era solito dire: nulla sopra lo Stato, nulla fuori dallo Stato, nulla contro lo Stato. Ad maiora e che lo stellone ci assista.

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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