Governo, pandemia e memoria

coronavirus

 Di Primo Mastrantoni -Segretario nazionale Aduc

“La storia in verità è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra di vita, messaggera dell’antichità”.
E’ un tratto dell’opera De Oratore di Marco Tullio Cicerone (106 a.C- 43 a.C), avvocato, politico e scrittore latino, che ricorda come la Storia sia maestra di vita.

Non sembra che l’affermazione ciceroniana trovi adepti tra coloro che, in questa fase pandemica, propongono la riapertura delle attività economiche e l’uscita dal confinamento.

A memoria, per costoro, ricordiamo ciò che successe a San Francisco (USA) nel 1918, periodo pandemico da “influenza spagnola”. Dopo una prima fase di chiusura si decise di riaprire le attività economiche e revocare il confinamento. Fu un disastro perché il virus si diffuse più rapidamente e San Francisco divenne la città americana con il più alto numero di morti. 

L’influenza spagnola provocò quasi 50 milioni di morti e dovrebbe insegnare che la quarantena, il confinamento e la chiusura di determinate attività economiche sono necessarie per tutelare la salute e la vita dei cittadini. 

L’informazione e la trasparenza sono, inoltre, attività che i Governi dovrebbero perseguire per rendere credibile e accettabile le attività di contrasto al diffondersi del virus. 

Non è successo in Cina, almeno nella fase iniziale epidemica, e ci chiediamo se tale azione sia stata perseguita in Italia, infatti, il  Direttore della Programmazione del Ministero della Salute, Andrea Urbani, informa che “già dal 20 gennaio avevamo pronto un piano secretato e quel piano abbiamo seguito. La linea è stata di non spaventare la popolazione e lavorare per contenere il contagio”.

I piani sanitari non vanno secretati e l’informazione doveva essere diffusa in modo tale da rendere edotta la popolazione dei rischi che correva.  Ci saremmo evitate, inoltre, le dichiarazioni tranquillizzanti dei vari leader politici tese a sminuire la infettività del Coronavirus.

Si doveva agire in relazione alla pericolosità contagiosa del Coronavirus: sigillare da gennaio le aree interessate alla presenza del virus. 

Sembra che la Storia non sia maestra di vita.

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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