ATTENZIONE: ho scritto e lanciato questa petizione sulla piattaforma Change.org (cliccare sul link per accedere alla petizione)
Chiarisco alcuni punti:
– questa petizione NON è contro tutto ciò che il governo Conte sta attuando per arginare gli effetti disastrosi della pandemia mondiale, ma solo contro alcune misure che VANNO RIPENSATE
– Io stessa sono in AUTO ISOLAMENTO DAL 9 MARZO: sono uscita solo 4 volte per recarmi in farmacia, adeguatamente protetta da guanti e mascherina, e a piedi, il tempo di andare e tornare
(Dedicato a tutti coloro che su Twitter hanno iniziato a ingiuriarmi e oltraggiarmi per questa mia petizione)
Ecco il testo e il pulsante per poterla firmare qualora tu sia d’accordo:
Per firmale la petizione cliccare sul link: http://chng.it/JVgfWTmKYc
*********
Emilia Urso Anfuso ha lanciato questa petizione e l’ha diretta a Premier Conte – Parlamento Europeo
Dall’avvento del Covid-19 – o Coronavirus – il governo italiano capitanato dal Premier Conte ha varato una serie di DPCM a cautela della salute pubblica e per mitigare gli effetti della diffusione del virus.
Nulla da eccepire: in una situazione simile, mai accaduta prima a livello mondiale, il diritto alla salute è imprescindibile ed è giusto porre rimedi, così come stanno facendo tutte le nazioni al mondo.
ATTENZIONE: benché sia giusto preoccuparsi della tutela della salute pubblica, alcuni elementi sono palesemente contrari alla nostra Carta Costituzionale, quella Costituzione più bella del mondo che ha meritato questo appellativo proprio grazie al suo contenuto, che garantisce lavoro, dignità e libertà personale, e di pensiero, ai cittadini italiani.
Attraverso i decreti varati dal governo Conte bis, invece, alcuni diritti civili inalienabili sono stati negati. Un conto è decidere l’isolamento preventivo – come è accaduto in Cina e nel resto del mondo – un conto è imporre con autorità, a tutti i cittadini in maniera indiscriminata e con sanzioni penali, la negazione degli elementari diritti civili attraverso sanzioni penali e altre misure.
NON si può imporre ai cittadini:
– di NON poter passeggiare liberamente se essi rispettano il distanziamento sociale (Un conto è l’assembramento un altro conto è vietare di passeggiare, protetti da mascherine, per consentire al fisico umano di non subire altri problemi di salute)
– di “fare la spesa “Entro un raggio di 200 metri dal proprio domicilio“: i supermercati sono presi d’assalto quotidianamente e mancano le derrate dei prodotti fondamentali. Essere fermati ai posti di blocco e sentirsi dire che non è possibile recarsi presso un diverso supermercato NON rappresenta una soluzione alla diffusione del Covid-19
– di essere sottoposti a controlli da parte delle forze dell’ordine che, spesso, sono realizzati con metodologie da “1984 di George Orwell” e sottopongono a stress psicofisico i cittadini: RISPETTO. Il primo fondamento di una Repubblica in cui vige davvero il regime DEMOCRATICO.
– di utilizzare APP (come la IMMUNI) in modalità obbligatoria: ricordo a tutti che nessuna pandemia mondiale può essere risolta INCAMERANDO DATI SENSIBILI DI OGNI SINGOLO CITTADINO. Sappiamo molto bene, peraltro, come un’applicazione sul cellulare NON garantisca affatto l’anonimato. Esiste da tempo il problema, critico, delle applicazioni che tutti utilizziamo sui nostri Smartphone, e che – senza accorgercene – sono in grado di spiare tutto ciò che facciamo. Fidarsi di dichiarazioni del tipo: “Nessun dato sensibile e personale sarà registrato e incamerato” corrisponde a non conoscere a dovere le nuove tecnologie informatiche: qui un video che spiega alcune cose https://video.repubblica.it/tecno-e-scienze/le-app-del-nostro-smartphone-ci-spiano-ecco-come/330844/331441
– la VACCINAZIONE OBBLIGATORIA ANTINFLUENZALE E ANTIPNEUMOCOCCICA agli over 65 – come sta avvenendo nella Regione Lazio a partire dal 15 Settembre, pena “L’impossibilità di accedere a centri anziani o altri luoghi di aggregazione che non consentano di garantire il distanziamento sociale, inoltre vi è una forte raccomandazione per effettuare il vaccino antinfluenzale per tutti i bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni attraverso il pieno coinvolgimento dei pediatri di libera scelta“. La pena di negare l’accesso ai centri anziani, ha più l’odore di una forma dittatoriale, ed è comunque contraria a quanto recita l’art. 32 della Costituzione Italiana:
Articolo 32
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
********
In tutto ciò, è bene riflettere su alcuni criteri:
– esiste l’obbligo di indossare le mascherine e i guanti, ma sono introvabili e il loro costo, nelle farmacie, è aumentato vertiginosamente (NON si possono varare decreti che obbligano ma che non contengono le misure che consentano ai cittadini di ONORARE quanto stabilito per legge).
L’aumento di prezzi delle mascherine e dei guanti è DISCRIMINANTE per le fasce di reddito più basse. Il premier Conte ponga immediatamente un rimedio.
– l’imposizione dell’isolamento: molti nuclei familiari vivono in pochi metri quadrati: come possono, costoro, salvaguardare la propria salute e quella dei propri cari in assenza della reale possibilità di operare il “distanziamento sociale”? Se a questo si aggiunge la negazione alla libera circolazione, con le dovute cautele e indossando le mascherine, si sta chiedendo alla popolazione di AUTOFLAGELLARSI rischiando non solo di beccarsi un qualsiasi tipo di virus, che sia Covid-19 o meno, ma anche di contrarre altri tipi di patologie anche di ordine psichico: cosa dobbiamo fare, attendere – come sempre – che si scateni la criticità a livello sociale, per poi “trovare le soluzioni”?
– bonus a cittadini e imprese: molti lamentano di non aver ancora ricevuto il bonus di 600 euro, molti imprenditori sono già alla canna del gas: le risorse economiche sono talmente scarse – la solita “coperta troppo corta” – da immaginare fin da oggi quali saranno le terribili conseguenze per il tessuto economico nazionale, tenuto su da piccole e medie imprese, non certo dalle grandi industrie e dalle grandi imprese, che – genericamente parlando – lavorano delocalizzando, non dando lavoro agli italiani.
Al link seguente, la lettera aperta che ho ricevuto da un piccolo imprenditore calabrese, e che abbiamo pubblicato sul quotidiano che ho fondato nel 2006 e che dirigo (www.gliscomunicati.it http://www.gliscomunicati.com/Content.asp?contentid=12108
********
Rammento a tutti alcuni importanti articoli della Costituzione Italiana:
Articolo 1
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Articolo 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Articolo 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Articolo 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Articolo 13:
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria [cfr. art.111 c. 1, 2] e nei soli casi e modi previsti dalla legge [cfr. art.25 c. 3].
In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge l’autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all’autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.
E` punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà [cfr. art. 27 c. 3].
La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.”
Articolo 77:
“Il Governo non può, senza delegazione delle Camere [cfr. art.76], emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria. Quando, in casi straordinari di necessità e di urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni [cfr. artt.61 c. 2, 62 c. 2]. I decreti perdono efficacia sin dall’inizio, se non sono convertiti in legge entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione. Le Camere possono tuttavia regolare con legge i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti.”
********
Ritengo sia giunto il momento che ogni cittadino italiano studi, e impari, la Costituzione italiana, al fine di comprendere meglio i propri diritti civili e quanto accade, costantemente e da molti anni, conto di essi: dal seguente link tutti possono liberamente accedere alla sua consultazione: https://www.senato.it/1024
Il premier Conte assuma, oltre che i pieni poteri, piena responsabilità di quanto sta imponendo, e come, a circa 60 milioni di italiani.
Le conseguenze della pandemia mondiale non saranno solo nell’ordine del numero dei contagiati e dei morti, ma anche nella percentuale delle persone i cui diritti costituzionalmente riconosciuti sono ora negati, e le cui conseguenze saranno disastrose: esperti parlano già delle conseguenze sulla psiche, altri specialisti hanno analizzato la situazione a livello economico ed imprenditoriale: dobbiamo arrivare a far si che si sviluppi una pandemia di malattie psichiche e ad aumentare il livello dei suicidi?
Questa volta SI PENSI PRIMA piuttosto che generare POI le soluzioni.
Siamo italiani, ne abbiamo passate tante, ma non passeremo il futuro piangendo le conseguenze degli errori commessi da altri.
Emilia Urso Anfuso – Direttore responsabile
Giornalista, cittadina italiana, amo l’Italia e la popolazione italiana
Per firmale la petizione: Change.org
DONA ORA E GRAZIE PER IL TUO SOSTEGNO: ANCHE 1 EURO PUÒ FARE LA DIFFERENZA PER UN GIORNALISMO INDIPENDENTE E DEONTOLOGICAMENTE SANO
Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
Lascia un commento