Di Roberta Toraldo
«Le donne che ho incontrato in Egitto mi hanno colpito per la loro straordinaria resilienza. Per molte di loro, il lavoro non rappresenta solo una fonte di reddito, ma un’opportunità per affermare la propria indipendenza in una società ancora fortemente patriarcale. La loro storia merita di essere raccontata e ascoltata» Leslie T. Chang
Dopo il successo internazionale, arriva finalmente anche in Italia Egyptian Made. Donne, lavoro e una promessa di liberazione, il nuovo libro della giornalista e scrittrice Leslie T. Chang, pubblicato da Marietti1820 in libreria venerdì 28 marzo. Un’opera che scava nel cuore dell’Egitto contemporaneo per raccontare la vita delle donne che lavorano nelle fabbriche tessili, il loro rapporto con la società e la costante lotta tra emancipazione e tradizione.
Leslie T. Chang, autrice del bestseller “Operaie” – in cui aveva documentato la realtà delle giovani lavoratrici nelle fabbriche cinesi – torna a esplorare le dinamiche della globalizzazione e i suoi effetti sul mondo femminile. Questa volta il focus si sposta sull’Egitto, un paese dove il lavoro femminile è in costante crescita ma continua a essere fortemente condizionato da restrizioni culturali e sociali.
Attraverso un reportage di straordinaria profondità e sensibilità, Chang racconta le storie di donne che ogni giorno affrontano le sfide imposte da un sistema che le vorrebbe relegate alla sfera domestica. Chi sono queste donne? Perché scelgono di lavorare? Come riescono a trovare un equilibrio tra la necessità economica e il rispetto delle convenzioni sociali? Questi sono solo alcuni degli interrogativi a cui il libro cerca di rispondere.
Il libro non si limita a raccogliere testimonianze personali, ma offre anche una lucida analisi delle trasformazioni economiche e sociali che stanno investendo l’Egitto e l’intero Medio Oriente attraverso l’esperienza di tre donne che segue in prima persona. La crescente industrializzazione e l’influenza del mercato globale stanno cambiando il ruolo della donna nella società egiziana, creando nuove opportunità ma anche nuove forme di sfruttamento e oppressione.
Uno degli aspetti più interessanti di “Egyptian Made” è il confronto tra le diverse generazioni di donne egiziane: da quelle che hanno sempre vissuto secondo le regole della tradizione a quelle che cercano di costruire un futuro più autonomo e indipendente. Questo confronto svela le contraddizioni di un paese in bilico tra modernità e conservatorismo, dove le battaglie per i diritti femminili sono ancora lontane dall’essere vinte.
Secondo Chang, il lavoro può essere sia una via di emancipazione che una nuova forma di oppressione. Infatti, molte donne entrano nel mondo del lavoro non per scelta, ma per necessità economica, e spesso si trovano in condizioni di grande precarietà, con salari bassi e poche tutele. Tuttavia, anche in queste circostanze, il lavoro offre loro qualcosa di prezioso: la possibilità di uscire di casa, di costruire reti sociali e di acquisire una maggiore consapevolezza di sé.
«In un’epoca in cui si parla molto di diritti delle donne, è fondamentale ascoltare le voci di chi, ogni giorno, lotta per conquistarsi il proprio spazio. Questo libro è un tassello importante per capire come il lavoro possa essere uno strumento di emancipazione, ma anche di oppressione, se non accompagnato da reali cambiamenti sociali», osserva Chang.
L’approccio narrativo di Leslie T. Chang si distingue per la sua capacità di dare voce alle tre protagoniste che segue in prima persona, evitando stereotipi e semplificazioni. Attraverso dialoghi, aneddoti e ritratti dettagliati, l’autrice riesce a trasmettere tutta la complessità delle loro esperienze, facendo emergere non solo le difficoltà ma anche i sogni e le speranze di queste donne.

In libreria da venerdì 28 marzo
LESLIE T. CHANG
EGYPTIAN MADE
Donne, lavoro e una promessa di liberazione
Marietti1820, 370 pagine, 27 euro
L’uscita del libro arriva in un momento cruciale per il dibattito sulla condizione femminile nei paesi arabi e sulla necessità di politiche che favoriscano una maggiore inclusione delle donne nel mercato del lavoro. La pubblicazione di “Egyptian Made” si inserisce all’interno della collana Le Bussole, dedicata ai grandi temi del nostro tempo, e rappresenta un contributo fondamentale per chiunque voglia approfondire la realtà socio-economica dell’Egitto contemporaneo.
Leslie T. Chang scrive di donne nei paesi in via di sviluppo. Il suo libro Factory Girls è stato nominato New York Times Notable Book (è stato tradotto in Italia da Adelphi col titolo Operaie). Chang ha ricevuto il PEN USA Literary Award, l’Asian American Literary Award, il Tiziano Terzani International Literary Prize e il Quality Paperback Book Club New Visions Award. Dal 2011 al 2016, ha vissuto e lavorato al Cairo anche come corrispondente del Wall Street Journal.
DONA ORA E GRAZIE PER IL TUO SOSTEGNO: ANCHE 1 EURO PUÒ FARE LA DIFFERENZA PER UN GIORNALISMO INDIPENDENTE E DEONTOLOGICAMENTE SANO
Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
Lascia un commento