Rubrica a cura dell’avvocato Carlo Boetti VIllanis
Subire un danno a causa di un comportamento illecito o di un inadempimento contrattuale può comportare conseguenze significative. Il risarcimento danno è il meccanismo legale che consente di ottenere una compensazione per la perdita subita, sia essa di natura economica o non patrimoniale.
Comprendere le diverse tipologie di danno e i criteri per la loro risarcibilità è essenziale per tutelare i propri diritti e agire consapevolmente.
Lo Studio Legale Boetti Villanis-Audifredi declina ogni responsabilità per un utilizzo improprio delle informazioni qui riportate da parte di eventuali fruitori privi della necessaria consapevolezza e competenza tecnica.
Risarcimento danno: quando è possibile ottenerlo?
Il risarcimento danno è riconosciuto nei casi in cui un soggetto subisca una perdita ingiusta a causa di un fatto illecito o di un inadempimento contrattuale. Affinché un danno possa essere risarcito, devono sussistere tre elementi fondamentali:
- Certezza: il danno deve essere reale e dimostrabile, non ipotetico.
- Attualità: deve riguardare una perdita già subita o prevedibile con certezza.
- Nesso causale: deve esistere un collegamento diretto tra l’evento dannoso e la perdita subita.
Tipologie di danno risarcibile
Il risarcimento danno può riguardare due categorie principali: danno patrimoniale e danno non patrimoniale.
Danno patrimoniale
Il danno patrimoniale rappresenta una perdita economica subita dal danneggiato e si distingue in:
- Danno emergente: indica il danno economico effettivo subito, come spese mediche, riparazioni di beni danneggiati o costi sostenuti a causa dell’evento illecito.
- Lucro cessante: corrisponde al mancato guadagno che il soggetto avrebbe potuto ottenere in assenza del danno. Ad esempio, un professionista impossibilitato a lavorare per un infortunio può richiedere il risarcimento del reddito perso.
Danno non patrimoniale
Il danno non patrimoniale riguarda pregiudizi che non comportano una perdita economica diretta, ma incidono sulla sfera personale del danneggiato. Le principali tipologie sono:
- Danno biologico: compromissione dell’integrità psico-fisica di una persona, valutata in sede medico-legale.
- Danno morale: sofferenza interiore subita dal danneggiato, come nel caso di diffamazione o perdita di un familiare.
- Danno esistenziale: alterazione delle abitudini di vita e delle relazioni sociali causata dall’evento dannoso.
L’onere di limitare il danno
Un principio cardine in materia di risarcimento danno è l’obbligo, per il danneggiato, di adottare tutte le misure necessarie per evitare un aggravamento della situazione.
Se, ad esempio, un’attività commerciale subisce un’interruzione per un evento illecito, il titolare deve cercare soluzioni per ridurre il danno economico. In caso contrario, potrebbe vedersi riconosciuto solo un risarcimento parziale.
Risarcimento danno: l’importanza di un supporto legale
Il risarcimento danno è un diritto fondamentale per chi ha subito una perdita ingiusta, sia essa economica o non patrimoniale. Tuttavia, la valutazione e la quantificazione del danno possono risultare complesse e richiedere un’analisi accurata del caso specifico.
***Abbiamo stretto un accordo di divulgazione dei testi con l’autore. L’articolo originale è pubblicato sul sito dello studio legale Boetti Villanis-Audifredi al seguente indirizzo: https://www.boetti-villanis.it/lesioni-personali/risarcimento-danno-quando-spetta-quali-tipologie/
Per maggiori informazioni sul tema trattato in questo articolo, rivolgersi direttamente allo studio legale ai contatti pubblicati sul sito ufficiale: https://www.boetti-villanis.it/
DONA ORA E GRAZIE PER IL TUO SOSTEGNO: ANCHE 1 EURO PUÒ FARE LA DIFFERENZA PER UN GIORNALISMO INDIPENDENTE E DEONTOLOGICAMENTE SANO
Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
Lascia un commento