Di Elisa Stefanati
L’ecocolordoppler è un esame diagnostico non invasivo che unisce la valutazione morfologica e funzionale delle strutture vascolari con lo studio emodinamico del flusso sanguigno. Nel giorno di San Valentino una riflessione su una metodica che permette di avere a “cuore” la salute del cuore e del sistema circolatorio.
La prevenzione resta la principale arma contro le malattie cardio-vascolari. Gli stili di vita salutari rappresentano l’arma più efficace per contrastare l’insorgenza e la progressione di queste malattie. In Italia, il 41% delle persone tra i 18 e i 69 anni ha almeno tre fattori di rischio legati a problematiche cardiovascolari. Per questa ragione esiste un esame estremamente mininvasivo che consente di rilevare eventuali ostruzioni delle arterie del collo, uno screening efficace per la prevenzione cardiovascolare. La metodica di cui stiamo parlando è l’ecocolordoppler dei tronchi sovra/aortici.
Ecocolordoppler dei tronchi sovra/aortici: di cosa si tratta?
L’ecocolordoppler dei tronchi sovra/aortici- spiega la dottoressa Serena Frezza specialista in chirurgia vascolare presso il Poliambulatorio Aesthe Medica di Ferrara- è un esame ecografico, non invasivo, mirato allo studio delle arterie che portano il sangue al cervello (carotidi, arterie vertebrali, arterie succlavie). Viene inoltre utilizzato per la diagnosi di ostruzione delle vene del collo. La valutazione delle arterie viene eseguita sia da un punto di vista morfologico (dimensioni, decorso, caratteristiche della parete) che del flusso del sangue (direzione e velocità).

Perché è importante questo esame?
Attualmente non esistono cure in grado di invertire il processo di formazione delle placche di aterosclerosi, tuttavia il cambiamento dello stile di vita può rallentare l’evoluzione della malattia in modo da evitarne l’aggravamento.
L’esecuzione di una visita chirurgica vascolare- spiega la dottoressa Laura Mazzotta direttore sanitario del poliambulatorio- insieme all’ecocolordoppler TSA, che è un esame rapido, indolore e privo di rischi, permette di individuare precocemente quei pazienti che presentano le condizioni predisponenti allo sviluppo della malattia cardiaca, e di inquadrare quei pazienti senza sintomi ma che presentano segni iniziali di malattia, in modo da poterne prevenire o rallentare l’evoluzione verso danni d’organo permanenti.
Aterosclerosi: cos’é?
Si tratta di una malattia cronica e degenerativa, su base infiammatoria dovuta a molti fattori, che colpisce i pazienti in età adulta o avanzata, causando l’irrigidimento della parete delle arterie fino alla formazione di placche (ateromi) che rappresentano un ostacolo ed un rallentamento della circolazione del sangue o con il rischio di una possibile rottura del vaso stesso.

Le manifestazioni cliniche dell’aterosclerosi, prosegue la dottoressa Frezza, possono essere: infarti, ictus, disturbi circolatori arteriosi alle gambe, dilatazioni patologiche (aneurismi) soprattutto a livello delle arterie principali.
Di cosa stiamo parlando?
L’analisi della struttura della parete arteriosa e del flusso di sangue all’interno delle arterie permette di individuare precocemente la presenza di lesioni aterosclerotiche ostruenti l’arteria o dilatazioni della stessa.
Ciò consente di individuare i pazienti a rischio di patologia cerebro-vascolare, quale l’ictus.
Viene, inoltre, usato per lo screening di pazienti con fattori di rischio cardiovascolare quali diabete, ipertensione, ipercolesterolemia, fumo, familiarità per patologie cardiovascolari.
Quali tipi di cambiamenti rileva?
Con questo esame- prosegue la specialista- siamo in grado di valutare, attraverso l’ecografia, come si modifica la struttura della parete del vaso, di studiarne la dimensione, riconoscere la presenza di ispessimenti di parete o di lesioni aterosclerotiche (placche) che possono diminuirne la pervietà, le caratteristiche morfologiche delle placche stesse ed il relativo grado di restringimento che esse condizionano, insieme alla loro evoluzione.

Per quanto riguarda la valutazione dei flussi, questa è possibile grazie all’effetto doppler che, attraverso l’utilizzo convenzionale di colori (blu per le vene e rosso per le arterie), insieme ad altri parametri, permette di determinarne le caratteristiche.
Come si svolge?
Per l’esecuzione di questo esame non è necessaria alcuna preparazione specifica. Inoltre non esiste alcuna controindicazione. È un esame relativamente veloce (circa 15 minuti), indolore, che si esegue da distesi. L’esame dei vasi del collo avviene tramite l’utilizzo di una sonda ecografica che, passata sulla pelle, ci fornisce immagini in tempo reale.
Fattori protettivi
Una alimentazione sana ed equilibrata- aggiunge la dottoressa Mazzotta- l’attività fisica regolare e l’astensione dal fumo e dall’alcool, proteggono contro l’insorgere della malattia cardiovascolare, mettendo a riparo il paziente dallo sviluppare condizioni predisponenti (obesità, diabete, livelli di grassi alterati nel sangue, pressione alta)
Quando è raccomandata l’esecuzione di un ecocolordoppler TSA?
E’ indicato in tutti i pazienti con storia clinica di malattia cardiaca o cerebrovascolare; nei pazienti dai 50 anni in poi con storia familiare di malattie cerebrovascolari o malattie cardiache, o se sono presenti alterazioni del metabolismo dei grassi e dei carboidrati (colesterolo e trigliceridi alti, alterata glicemia a digiuno). Viene inoltre consigliato all’interno di uno screening cardiovascolare anche nei pazienti con pressione alta, obesi e fumatori.

La terapia dopo l’esame
Il riscontro di placche ateromasiche è seguito, solitamente, dalla prescrizione di farmaci antiaggreganti (aspirina a basso dosaggio o clopidogrel) che evitano la formazione di trombi intra-arteriosi; oltre alle statine per il controllo delle dislipidemie. Nei pazienti affetti da ipertensione e diabete- conclude la dottoressa Frezza- si associano cure farmacologiche per il trattamento di queste patologie.
***Nelle foto la dottoressa Serena Frezza chirurgo vascolare presso Aesthe Medica che esegue un ecocolordoppler e la dottoressa Laura Mazzotta direttore sanitario della struttura
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