Vita da fuori sede: Stefano Maiolica e Subito.it stilano la lista degli indispensabili must-have dell’indipendenza

Vita da fuori sede: Stefano Maiolica e Subito.it stilano la lista degli indispensabili must-have dell’indipendenza

A cura di Luca Marvulli

Anno nuovo, vita nuova: quanti di noi l’hanno detto in questi giorni? Per alcuni questo detto è una realtà, che emoziona e spaventa allo stesso tempo. Con l’aumento di studenti e professionisti che si trasferiscono per motivi di studio o lavoro dal proprio luogo natale ad altre città, la figura del “fuorisede” è ormai diventata un classico nel panorama urbano. Chi non ha un amico o conoscente che ha lasciato tutto per inseguire un sogno?! La vita da fuorisede non è solo party universitari e happy hour, ma nasconde anche un sacco di insidie e difficoltà.

Da qui nasce il connubio tra Stefano Maiolica – fondatore della pagina social @unterroneamilano, che nel 2016 ha lasciato la sua terra d’origine per inseguire i suoi sogni in una nuova città – e Subito, leader in Italia per comprare e vendere in modo sostenibile e seconda piattaforma di e-commerce con oltre 18,7 milioni di utenti unici al mese[1].

La second hand può infatti rappresentare una validissima opzione per chi vive lontano dalla propria città d’origine ed un partner come Subito può essere un vero e proprio alleato per chi ricerca la propria indipendenza, ovviamente puntando al risparmio e perché no, magari anche divertendosi incontrando persone nuove con gli stessi interessi. Vendere e comprare oggetti pre-loved non solo consente di gestire il proprio bilancio in modo intelligente, ma offre anche l’opportunità di generare qualche entrata extra, fondamentale per chi è studente e magari deve pensare a dividere le spese con i coinquilini trovando un modo smart per essere sempre più indipendente. 

sostenere che il risparmio sia il principale driver di acquisto quando si parla di second hand, confermando questa pratica un importante alleato nella gestione del bilancio domestico, è il 57% dei rispondenti all’Osservatorio Second Hand Economy 2023 condotto da BVA Doxa per Subito[2]. In particolare, il risparmio percepito avvalendosi della second hand è pari al 40% rispetto all’acquisto di beni nuovi. Ed è importante soprattutto per la GenZ, che grazie alla second hand può permettersi oggetti indispensabili che difficilmente riuscirebbe ad acquistare nuovi, ma anche ottenere un piccolo guadagno extra, magari vendendo quegli oggetti dimenticati in casa dal vecchio coinquilino o che ormai fanno parte di una vita precedente.

Entrando in una casa o stanza in affitto, il più delle volte trovata dopo una disperata ricerca online, i fuorisede si trovano a dover fare acquisti anche importanti. Ma quali sono gli oggetti di cui proprio non si può fare a meno una volta lontani da casa di mamma e papà? Stefano Maiolica suggerisce una lista di must-have, alla portata di tutti grazie a Subito, a cui nessun fuorisede riesce proprio a rinunciareper iniziare al meglio la sua avventura verso l’indipendenza.

Gli indispensabili must-have dell’indipendenza

  1. La moka del caffè non è solo un oggetto, ma un vero e proprio simbolo di ogni fuorisede. Sa essere il rituale che trasforma il caos del mattino in un momento familiare – quando il caffè inizia a gorgogliare, tutto sembra un po’ più sopportabile. È quel tocco di casa che rende meno pesante la distanza e le notti insonni: senza di lei sarebbe impossibile affrontare le piccole e grandi sfide quotidiane, come rimanere svegli sui libri durante le notti di studio.
  2. Nessuno avvisa il fuorisede che il bucato non si stende da solo… lo stendino diventa molto velocemente uno dei suoi migliori amici! Spesso è uno degli oggetti lasciati in eredità dagli affittuari precedenti o comprato d’urgenza dalla mamma quando per caso è passata a trovarlo e ha visto i panni stesi sulle sedie della cucina. Quando la lavatrice sforna lenzuola, jeans e magliette, lo stendino è lì, discreto, indispensabile per non trasformare la stanza in una discarica di vestiti.
  3. Il ferro da stiro sembra ormai diventato un apparecchio d’epoca. Troppo impegnativo per un fuorisede sempre di corsa. La stirella verticale è la soluzione rapida e indolore per avere vestiti presentabili e soprattutto in pochissimi minuti. Perfetta per il giorno di quell’importante colloquio di lavoro o per preparare la camicia in poche mosse prima di un appuntamento galante. E no, a volte non basta stendere bene!
  4. Quando vai a vivere da solo, nessuno ti avverte di quanto velocemente la polvere riesca ad accumularsi in casa. Il robot aspirapolvere – una vera e propria manna dal cielo – mentre si è intenti a studiare (o più probabilmente procrastinare sul divano) si occupa della pulizia, rendendo la tua vita più semplice e la casa più vivibile.
  5. Il re indiscusso della cucina rapida? Il microonde, migliore compagno d’avventure per chi ha poco tempo, poca voglia di cucinare e soprattutto non ha idea di come si usi una padella.
  6. Per i più golosi e aspiranti chef di ricette light e salutari, c’è invece la friggitrice ad aria: il tocco moderno nella cucina del fuorisede, perfetta per le preparazioni per un unico commensale. Poco olio e tante verdure, si cuociono da sole in pochi minuti mentre si fa altro… La mamma del sud potrebbe non essere d’accordo ma in fondo la tecnologia serve per facilitare la vita quotidiana, no?
  7. Coinquilini, traffico e biblioteche affollate… nelle grandi città per vivere bene sono indispensabili le cuffie wireless. Non solo per lo studio, sono l’alleato perfetto per isolarsi nel proprio mondo, con la propria musica o serie preferita nelle orecchie. Un piccolo lusso tech che ritaglia spazi ovunque ci si trovi, anche in una cameretta in condivisione.
  8. La vita di un fuorisede scorre veloce, tra esami, lavoro e uscite con gli amici servirebbe un’assistente personale che ricordi di mangiare e fare attività sportiva… ed è per questo che esiste lo smartwatch. Tiene traccia degli appuntamenti, motiva a fare movimento e manda dei reminder mirati quanto la pigrizia si impossessa del nostro corpo. Non è solo un accessorio cool, ma un vero e proprio compagno di sopravvivenza. Per essere indipendenti, ma anche disciplinati.

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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