Influenza: come si fronteggiano i sintomi? Il picco è previsto a fine anno

Influenza: come si fronteggiano i sintomi? Il picco è previsto a fine anno

Intervista a cura di Elisa Stefanati

È presumibile che questo abbassamento delle temperature sia il ‘trigger’ per l’arrivo dell’influenza vera e propria, con il picco che secondo gli esperti arriverà tra fine anno e le prime settimane del 2025. Come difendersi? Ne abbiamo parlato con gli esperti.

Ad oggi ancora non abbiamo avuto a che fare con il picco dell’influenza di stagione, ma i casi sono in crescita ed il picco è in arrivo, avvisano gli esperti, che si aspettano  quest’anno di dover affrontare un virus particolarmente insidioso, capace di lasciare strascichi importanti. Gli specialisti spiegano che l’influenza può presentarsi con diverse forme di gravità e alcune fasce di popolazione, ad esempio i pazienti con malattie croniche possono facilmente sviluppare gravi complicanze influenzali come polmonite virale, polmonite batterica secondaria e peggioramento delle condizioni mediche sottostanti. È presumibile che questo abbassamento delle temperature sia il ‘trigger’ per l’arrivo dell’influenza vera e propria, con il picco che secondo gli esperti arriverà tra fine anno e le prime settimane del 2025. La situazione oggi vede diversi isolamenti di virus dell’influenza vera e propria, «anche del famoso A/H3N2 di origine australiana che  preoccupa di più, visto che è immunoevasivo e ha la possibilità di creare sintomatologie più pesanti. Quest’anno il virus prenderà il decollo proprio sotto le feste, anche se il picco sarà nel mese di Gennaio. Il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto, oltre che dai virus influenzali, anche da altri virus respiratori, ha recentemente precisato l’Istituto superiore di sanità.    

Come difendersi? Si può innanzitutto fare prevenzione rinforzando il sistema immunitario?

Il sistema immunitario, spiega la dottoressa  Heide De Togni Farmacista con Master in Fitoterapia Clinica Università di  Siena  e direttore scientifico di Schwabe Pharma Italia, è costituito da una complessa rete di cellule che hanno la funzione di proteggerci dagli agenti infettivi. Circa il 70% del nostro sistema immunitario risiede nel microbiota intestinale, risulta quindi necessario avere un microbiota intestinale sano e con una stabilità e biodiversità sia in termini di composizione che di funzione batterica.

È possibile modulare la risposta immunitaria, permettendo di tenere “sotto controllo” la quantità di molecole necessarie per mediare l’infiammazione, in modo da avere una corretta risposta alle infezioni, attraverso una dieta equilibra ricca di micronutrienti contenenti zinco, selenio e vitamine del gruppo B, C e D, preferibilmente combinati ad estratti vegetali e ceppi probiotici selezionati per target di popolazione, come il Bifidobacterium animalis subs. lactis BI-04 o il Lactobacillus rhamnosus CRL 1505.

E se si viene contagiati, quali i consigli per fronteggiare i sintomi?

In presenza di sintomi, prosegue l’esperta,  è opportuno seguire alcune semplici regole: rimanere a riposo e al caldo, bere molta acqua o liquidi per evitare la disidratazione, seguire una dieta che cerchi di escludere quanto più possibile cibi pesanti, fare scorta di vitamine e sali minerali per sostenere il sistema immunitario.      

Ci sono campanelli d’allarme che possano suggerire un peggioramento delle condizioni e una possibile involuzione in forme gravi come bronchiti o broncopolmonit?

I primi sintomi delle infezioni respiratorie sono sempre rappresentati da starnuti e scolo nasale, ma compare anche il mal di gola, a volte la febbre, la spossatezza generale e, successivamente la tosse. Se non adeguatamente trattata, questa infezione può portare a disturbi più complessi come la bronchite o la sinusite. Nel caso in cui i sintomi persistano o peggiorino è sempre necessario consultare il medico, per indagare in modo accurato ed approfondito.

Quali i rimedi più efficaci?

Esistono in commercio diverse molecole utili ad alleviare i sintomi correlati alle infezioni respiratorie, prosegue la specialista, ma  esistono anche estratti, derivati da piante medicinali, che hanno anche un’azione antivirale, immunomodulante e secretolitica.

Un esempio è un farmaco tradizionale di origine vegetale, precisa la farmacista,  contenente l’estratto standardizzato di Pelargonium sidoides EPs 7630. Il Pelargonium sidoides è una varietà di geranio di origine sudafricana con efficacia comprovata nel trattamento di sintomi come raffreddore, tosse e mal di gola.

Altre indicazioni per un recupero più veloce?

Per contrastare l’astenia profonda che lascia il virus influenzale di questa stagione può essere utile il supporto di uno adattogeno dal profilo farmacologico unico: Rodhiola rosea, nota come “oro giallo” per il colore accesso dei suoi fiori. Questa pianta medicinale agisce riequilibrando il nostro sistema di adattamento allo stress, anche quindi lo stressor è lo stato influenzale. Agisce sia a livello fisico nel riattivare l’energia metabolica, sia a livello mentale favorendo l’equilibrio dei neurotrasmettitori come serotonina e dopamina. Il beneficio raggiunge anche i livelli di cortisolo, chiamato appunto ormone dello stress.

L’importanza del microbiota

È fondamentale inoltre- conclude la dottoressa De Togni-  sostenere l’organismo con micronutrienti essenziali per recuperare più velocemente le energie. E non dimenticare di riportare in salute il microbiota interinale, specie dopo terapia antibiotica, attraverso la scelta di ceppi probiotici mirati: la combinazione di lattobacilli e bifidobatteri permette di ripristinare rapidamente l’integrità della barriera intestinale e favorire la crescita di microrganismi benefici, Saccharomyces boulardii è invece un alleato durante la terapia antibiotica.

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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