Beviamoci Sud 2024 – a Roma dal 7 al 9 Dicembre presso l’Hotel Palatino

Beviamoci Sud 2024 – a Roma dal 7 al 9 Dicembre presso l’Hotel Palatino

Rubrica a cura di Susanna Schivardi e di Massimo Casali

Una conferenza stampa per presentare la sesta edizione dell’evento dedicato ai vini del Sud. Quest’anno si riparte con grande slancio all’insegna della qualità.

Un incontro con la stampa al Mercato Centrale di Roma, lunedì 25 novembre, alla presenza di Andrea Petrini, Marco Cum e Saula Giusto per presentare e raccontare la sesta edizione dell’evento, ormai collaudato e apprezzato, Beviamoci Sud.

Ideata da Luciano Pignataro, Marco Cum e Andrea Petrini, vedrà come protagonisti 50 vignaioli del meridione, con etichette di aziende note e molte invece ancora poco conosciute che vale la pena di scoprire.

Saranno quattro le masterclass per gli appassionati, sabato sarà la volta dei 20 anni di Rocca del Principe con una magnifica verticale storica di Fiano di Avellino dalla 2007 alla 2022, poi si passerà il calice ai Sapori dei Castelli Romani grazie alla competenza di Saula Giusto che ha, in parte, presentato Rete V.I.P., la nuova rete di impresa dei Castelli Romani per mettere in contatto diverse realtà del territorio, in degustazione saranno 17 aziende delle 21 presenti nella rete. Domenica si farà un viaggio nella Sardegna enoica, la cultura, i vitigni e il terroir, grazie alla collaborazione del Movimento Turismo Sardegna con due banchi di cooperative e venti aziende; si terminerà la giornata con un approfondimento sul Nero di Troia, un vitigno ancora poco conosciuto nelle sue diverse sfumature, grazie al contributo della neonata Associazione Terre d’Alta Puglia, presente con sei aziende.

I giorni 7 e 8 saranno dedicati agli appassionati e il 9 dicembre dedicato agli operatori e stampa, giornata anche rivolta alle premiazioni delle eccellenze e della migliore cantina. Quest’anno, a detta degli organizzatori, la qualità è molto alta, sarà facile selezionare.

Una bella sorpresa per i presenti è stato l’intervento dell’enologo di origini campane Antonino De Gennaro Aquino, che ha mosso i suoi primi passi nella tenuta di famiglia a Vico Equense, sulle colline che affacciano sulla penisola sorrentina. Ha poi studiato e lavorato in Francia, acquisendo una profondissima cultura enologica. Per l’occasione ha portato un Aglianico in purezza dell’azienda di famiglia, non in commercio, per promuovere la cultura dell’Aglianico che non è ancora compreso e interpretato correttamente, pur essendo un vitigno a bacca rossa tra i più importanti dopo Nebbiolo e Sangiovese. La sponda biodinamica dei suoi studi attuali si sta rivolgendo a quelle aziende che chiedono la sua consulenza per produrre vini in questa chiave ma esenti da difetti. “Sono arrivato a lavorare presso cantine in crisi, abbracciando sempre il biologico. Per produrre i naturali è richiesta una grande tecnica, nel rispetto della volontà del produttore e del territorio su cui si lavora”. Fa un esempio pratico “le macerazioni troppo spinte coprono la territorialità; quindi, la ricerca è specifica per non commettere errori che poi non è possibile recuperare”. Il problema dei vini naturali e biodinamici è in parte dei ristoratori che spesso sono poco curiosi e con difficoltà propongono le novità sul mercato. Ma c’è spazio anche per questo “io cerco di fare vini che possano essere venduti ovunque”, conclude.

Assaggiamo un ottimo Asprinio, dai terreni vulcanici di Villa Laterno carichi di storia secolare, si tratta di un rifermentato in bottiglia senza sboccatura, il Publius 2023, Asprinio frizzante, Igt Terre del Volturno, molto fresco, leggero, dalla bollicina delicata ed elegante, piacevolissimo.

Passiamo a un fermo, Planities, Penisola Sorrentina Bianco Doc 2023, il suolo è limoso e ricco di lapilli sovrapposto a un carattere calcareo, caratterizzato da belle escursioni termiche. Scattante, agile, verticale e minerale. Una beva piacevole e appagante.

Terminiamo con l’Aglianico dell’azienda Antonino De Gennaro Aquino, azienda storica famigliare condotta dai genitori dell’enologo, che produce il Priatorio, Igt Aglianico, Campania 2021, un vino che non teme il tempo, dalla bella acidità che lo rende agile e ancora scalpitante, evita le sontuosità che spesso si riscontrano in questa varietà, tra qualche anno potrà fare un’ottima figura.

Grazie ancora al team di Beviamoci Sud. Appuntamento 7-8-9 dicembre a Roma con Luciano Pignataro, Percorsi di Vino di Andrea Petrini e Riserva Grande Marco Cum e la preziosa collaborazione di Saula Giusto.

Per info consultare https://www.beviamocisudroma.it/

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