Dii Sergio Ragaini
In questa Terza Parte del lavoro sull’Intelligenza Artificiale ci si preoccuperà più direttamente del suo utilizzo. Questo vuol dire parlare dei prodotti di Intelligenza Artificiale che non solo si “possono” provare, ma si “devono” provare”: anche per poter entrare “a ragion veduta” in un eventuale dibattito sull’argomento.
Poi, si passerà alla parte “applicativa” dell’Intelligenza Artificiale. Qui, parlerò anche della mia esperienza di utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, e di quanto qusto strumento mi abbia “aiutato” in moltissime circostanze, e continui a farlo.
Seguirà uno “sguardo al Presente” sulle applicazioni, già implementate, dell’Intelligenza Artificiale.
Si concluderà poi con uno sguardo al Futuro: quello prossimo, e quello più distante, quasi perso nel “sogno”. Un sogno, però, che le nuove generazioni potranno vedere prendere forma nella loro realtà.
Nota: l’Intelligenza Artificiale… si conosce solo “provandola”
Chi non lo vuole fare… si astenga dal giudicarla
Dopo avere, spero, compreso cos’è e come funziona l’Intelligenza Artificiale, è il momento, decisamente, di “provarla”, di “vederla all’opera”.
Infatti, solo provandola si può capire come funziona, cosa può fare e come può aiutarci nella nostra vita, ed entrare così, “a pieno titolo”, nel dibattito su questa Tecnologia.
Il non farlo, come ribadisco spesso, implica necessariamente che non sia lecito poterne esprimere dei giudizi, in quanto si parlerebbe di qualcosa che non si conosce.
Come ribadirò anche più avanti, non credo si possano accettare attacchi o giudizi negativi verso questo strumento senza averne conoscenza diretta. Sarebbe come affermare che un frutto tropicale è tossico, perché magari qualcuno ci ha raccontato questo, senza nemmeno sapere non solo cos’è quel frutto, ma nemmeno cos’è un frutto tropicale.
Per poi scoprire, magari, che quel frutto non solo non è tossico, ma è, oltre che delizioso, anche ricco di principi nutritivi e, quindi, molto benefico per la salute.
Quindi, come prima cosa, suggerisco di provare questi strumenti di Intelligenza Artificiale.
Di seguito qualche “consiglio” su quali strumenti utilizzare.
Diversi dei prodotti di Intelligenza Artificiale oggi disponibili sono non solo gratuiti, ma si possono utilizzare comodamente sul proprio Smartphone. Quindi non ci sono “scusanti” per non provarli.
Chi decide di non farlo… per favore si astenga da ogni possibile giudizio su questi strumenti: come dicevo, non è lecito farlo.
Personalmente, nei Gruppi che gestisco non accetto alcun giudizio negativo su questa Tecnologia da parte di chi non ne ha conoscenza, e i loro post vengono subito rimossi.
Suggerisco anche ad altri che gestiscono Gruppi di fare altrettanto. Più avanti vedremo i potenziali pericoli dei “detrattori organizzati” di questi strumenti. Credo che occorra “fermare sul nascere” la circolazione delle loro idee, in quanto sono fondate sul nulla e, nello stesso tempo, possono provocare danni, perché portano avanti falsi pregiudizi su questi strumenti: tra l’altro, utilizzando la Paura. Ne parleremo anche dopo, ma è il caso di “gettare qualche idea” sin da subito. Invitando, come ho detto, chi gestisce gruppi a non permettere giudizi sull’Intelligenza Artificiale a coloro i quali non ne hanno esperienza diretta. E a rimuovere subito i loro post in merito.
Ora, fatta questa premessa, per me necessaria, proseguiamo con qualche “consiglio di utilizzo” dell’Intelligenza Artificiale.
Intelligenza Artificiale: quali prodotti utilizzare?
Come dicevo nella parte precedente, dal 2023 l’Intelligenza Artificiale è disponibile sullo Smartphone. Come vedremo, in alcuni casi è perfettamente integrata anche su alcuni servizi di messaggistica.
In parecchi casi, tutte queste strutture sono gratuite: quindi, l’Intelligenza Artificiale, oggi, si può “provare” con facilità, se non immediatezza.
- Copilot: Sviluppato da Microsoft, ed evoluzione di “Bing”, è, secondo alcuni, il miglior Chatbot di Intelligenza Artificiale oggi esistente. Ne esiste anche una versione a pagamento, dal costo di circa 20 euro al mese. Tuttavia, la versione gratuita va già piuttosto bene.
Le risposte sono ampie ed estese, con riferimenti a siti o pubblicazioni dove poter approfondire.
Genera anche immagini, grazie al prodotto di generazione immagini DALL-E3
È disponibile sia come sito Web che come applicazione per Android e Iphone.
Da alcuni mesi, poi, il Chatbot è perfettamente integrabile con i servizi di messaggistica Whatsapp e Telegram.
Per aggiungere Copilot a Whatsapp è sufficiente scansionare il QR Code dalla pagina dedicata. Per aggiungerlo a Telegram, invece, basta cercare “@Copilot” nella ricerca Telegram.
Per quanto riguarda Telegram, il limite è di 30 interazioni al giorno; per quanto invece riguarda Whatsapp, il numero delle interazioni è illimitato.
Qualche “appunto” alla nuova versione di Copilot, di recente rilasciata. Prometteva di essere più “fluida”. In realtà rischia di essere più “confusa”. Le discussioni sono suddivise per giorni invece che per argomenti (anche se, di recente, è anche possibile passare alle nuove conversazioni), e diverse opzioni di condivisione non appaiono più disponibili.
Appare però che, sulla versione di “Edge” (il browser, vale a dire il programma per la navigazione internet, prodotto da Microsoft, ed evoluzione di Internet Explorer) per dispositivo mobile, dove Copilot è integrato, si utilizzi ancora la vecchia versione per argomenti. Chi, quindi, non vuole utilizzare la nuova versione, può usare questo “espediente” per continuare ad utilizzare, almeno per il momento, la vecchia versione.
In ogni caso, il vantaggio è che, ora, nella versione per Web non appare esserci più il limite delle cinque interazioni per argomento: un limite davvero “pesante” che rendeva di fatto impossibile qualsiasi “conversazione”.
In definitiva, comunque, è un buon prodotto, che risulta utile in tutte le cose.
Utilizza Modello Linguistico GPT-4.
- Gemini: Sviluppato da Google, è secondo alcuni, attualmente, il miglior prodotto di Intelligenza Artificiale.
Evoluzione di “Bard”, aveva un limite: quello di non potere generare immagini.
Oggi questo limite appare superato, grazie alla recentissima possibilità (introdotta nei primi giorni di ottobre 2024) di generazione immagini introdotta, mediante il prodotto di generazione Immagini “Imagen 3”.
Gemini fornisce risposte molto “dettagliate”, spesso divise per punti.
Nel caso di preparazione materiale, quali slide, in alcuni casi si può tranquillamente fare un “copia e incolla” di quanto viene fornito. Questo vale anche per Copilot: tuttavia, in alcuni casi, le risposte più “dettagliate” di Gemini permettono una maggior fruibilità anche in tal senso.
Questo prodotto è disponibile sia come sito web che come applicazione per Smarphone.
Gemini non è integrabile nei servizi di Messaggistica, ma è integrabile su diversi servizi del telefono.
Ad esempio, sostituisce, se lo si vuole, l’Assistente Vocale di Google, il classico “Hey Google”. Con quel comando vocale, o con l’apposito comando “tattile”, si aprirà così Gemini, pronto ad aiutarci per qualsiasi cosa.
Un altro prodotto da consigliare, per la sua versatilità e capacità di soddisfare ogni esigenza di risposta.
- Claude: Claude è un Modello Linguistico elaborato dalla Startup Statunitense “Anthropic”. Questo Modello Lingusitico ha tre “versioni”: Haiku, la più piccola, Sonnet, quella intermedia, e infine Opus, la più avanzata.
Se si utilizza Claude via Web, o via applicazione, i modelli disponibili sono Sonnet per la versione “base”, e Opus per quella a pagamento.
Ho potuto collaudare questo Modello Linguistico, che fornisce anche una buona “visione artificiale”. Non include però, almeno per ora, strumenti di generazione immagini (e questo è un limite), e non sembra poter fornire link a siti web per approfondire (un altro limite).
Le risposte sono piuttosto dettagliate e un pochino “auliche”. Comunque esaurienti.
Tuttavia, va segnalato che, nella versione “gratuita”, ci sono delle limitazioni alle domande che si possono porre. Si viene comunque avvertiti quando mancano poche domande da porre. Poi, la possibilità di inviarne di nuove avverrà solo dopo qualche ora.
Comunque, è da provare, perché gradevole.
Il sito ufficiale di Claude, giunto ora alla versione 3.5, è a questo indirizzo. Dalla pagina di Claude, visualizzata su dispositivo mobile, ho potuto scaricare l’applicazione per dispositivo mobile. In alternativa, visto che è perfettamente ottimizzato per dispositivo mobile, si può creare un collegamento alla Home Page del proprio Smartphone.
Da notare il fatto che Anthropic è molto attenta ai valori “Etici” dell’Intelligenza Artificiale. Ha, infatti, quella che la ditta definisce “la regola delle tre H”. Vale a dire che, secondo Anthropic, un prodotto di Intelligenza Artificiale deve essere “Helpful, Harmless, Honest”, che significa “Utile, Innocuo e Onesto”. Questo mettere l’accento sull’etica è molto interessante e, secondo me, un elemento di valore.
- Maia: Cito anche questo prodotto, elaborato dalla milanese “Synapsia”, e lanciato il 6 aprile 2024. Maia è frutto dell’impegno di diverse persone, e quindi merita di essere citato.
Non raggiunge sicuramente, almeno per ora, i livelli dei precedenti prodotti: tuttavia, dal suo lancio ad oggi ha già fatto registrare sensibili miglioramenti. E, sicuramente, migliorerà ancora. Quindi, secondo me, va sostenuto.
Lo si può utilizzare da sito web o da applicazione.
Per chi volesse sperimentare più prodotti, anche comparandoli, è disponibile l’applicazione per smartphone Poe. Questa applicazione permette di operare su più modelli linguistici, scegliendoli da un apposito menù.
Nella versione gratuita, si hanno a disposizione un certo numero di “crediti” da utilizzare. Il numero di domande che si possono fare con i crediti a disposizione dipende dall’applicazione che si utilizza. L’assistente base, corrispondente a Chat GPT-3.5, ha utilizzo illimitato.
Vi sconsiglio, invece, l’utilizzo di Chat GPT 3.5. Come già dicevo, è il primo prodotto di Intelligenza Artificiale generativa che ha “raggiunto” gli Smartphone. Tuttavia, ha funzionalità molto più limitate rispetto a prodotti quali Gemini e Copilot (che, tra l’altro, integra, come dicevo, il Modello Linguistico GPT-4). Inoltre, non può “ricevere” testi di più di 1000 caratteri: un limite molto inferiore a quello dei caratteri che possono ricevere Copilot o Gemini.
Quindi, chi la utilizza, passi ad altro: c’è di meglio, e quando c’è di meglio è il caso di cambiare. Soprattutto quando questo cambiamento è gratuito.
A questo punto… sperimentate!
E, se non volete farlo… lo ribadisco ulteriormente, evitate di esprimere giudizi sull’Intelligenza Artificiale
A questo punto, avete tutti gli elementi per iniziare a “sperimentare” questo “miracolo tecnologico”.
Come ribadirò anche all’inizio del prossimo articolo, e come ho già evidenziato all’inizio di questo, è importante, se non essenziale, che lo facciate. Solo così potrete rendervi conto di quello che è l’Intelligenza Artificiale e di cosa può davvero darvi. E potrete, poi, esprimerne giudizi “con cognizione di causa”.
Come già dicevo, e lo ripeto perché le volte in cui questo si ribadisce non saranno mai abbastanza, chi decide di non sperimentare (ovviamente ha il diritto di farlo) si astenga dal giudicare questo strumento tecnologico: non ha alcun diritto di farlo, ed è giusto che non ne abbia facoltà, visto che parlerebbe di qualcosa che non sa nemmeno cos’è.
Quindi, chi decide di non sperimentare, e non l’ha mai fatto prima d’ora, ha pieno diritto di farlo: tuttavia, è giusto che questa scelta gli tolga ogni diritto di esprimere giudizi su questa Tecnologia.
Invito nuovamente, e lo rifarò ancora, tutti coloro i quali gestiscono Gruppi, Piattaforme, Chat o altro ancora, a non permettere giudizi sull’Intelligenza Artificiale a coloro i quali non ne hanno esperienza diretta.
È vero, infatti, come qualcuno potrebbe far notare, che esiste la libertà di opinione (garantita, in Italia, anche dall’Articolo 21 della Costituzione). Tuttavia, non credo sia il caso di permettere la circolazione di idee comunque pericolose, oltre che permettere dibattiti non costruittivi, in quanto si basano su elementi che non esistono, visto che non cin sono prove a loro sostegno.
Inoltre, i gruppi e le chat sono strutture “private”, nel senso che hanno moderatori e amministratori. Quindi, è chi li gestisce che ne stabilisce le regole.
Ritengo, di conseguenza, che chi li gestisce non debba permettere dibattiti che, oltre che essere inutili, sono anche potenzialmente pericolosi, in quanto portano alla diffusione di ignoranza e idee errate e distorte. Quindi, come ribadirò anche nel prossimo articolo, credo sia importante che, chi gestisce questi Gruppi, permetta solo dibattiti costruttivi, basati su elementi che hanno un senso, e non su elementi che non ne hanno.
Almeno, questo è il mio consiglio. Poi, ovviamente, ognuno faccia come vuole.
Ora passiamo decisamente, alla parte “esperienziale”. Cominciando con il racconto della mia esperienza con l’Intelligenza Artificiale. Un’esperienza breve ma, sicuramente, intensa e significativa.
Utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nella vita quotidiana: la mia esperienza
Comincio la parte degli utilizzi dell’Intelligenza Artificiale parlando del suo utilizzo nella vita quotidiana.
Qui posso parlare della mia esperienza, visto che la utilizzo da non molto (diciamo dall’inizio del 2024, quindi oltre un anno dopo il suo “approdo” sugli Smartphone), ma ne posso già riportare un giudizio estremamente positivo.
Devo dire che semplifica moltissime cose. Ci si dimentica praticamente del tutto la “ricerca per parole chiave”, che era il modo per trovare informazioni in Rete. Qui si hanno risposte “immediate” ad ogni domanda si ponga. Risposte, come facevo notare nelle parti precedenti, di tipo “dinamico”: vale a dire, risposte che poi permettono ulteriori interazioni, e un vero e proprio “dialogo”: come dicevo, come se si dialogasse con una persona.
Inoltre, se si vuole sapere qualcosa su qualsiasi argomento, dagli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale a quelli dei motori a scoppio, alle tappe di periodi storici, a informazioni su un monumento che stiamo visitando o accanto al quale stiamo passando, anche solo con una foto, sino ai risultati tennistici o calcistici… lei è lì, pronta ad aiutarti.
A me ha aiutato anche per trovare informazioni su eventi, indicandomi i relativi siti dove effettuare prenotazioni, se necessarie.
Inoltre, mi ha aiutato a risolvere problemi di configurazione con diversi software, indicandomi cosa fare. Posso anche dire che, senza il suo aiuto, non avrei verosimilmente risolto questi problemi, almeno non da solo.
Per quanto riguarda la ricerca di informazioni, posso dire che, senza questo strumento, avrei probabilmente impiegato settimane per reperire le informazioni che ho potuto, invece, reperire in poche ore, se non in pochi minuti. Probabilmente, senza l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale per reperire informazioni e avere chiarimenti, la Conferenza sul Computer Quantistico, che ho tenuto di recente al Circolo Filologico, alla fine di settembre 2024 l’avrei tenuta… alla fine di settembre 2026, e nemmeno sicuramente. Lo stesso per la mia Conferenza tenuta a Rozzano (Milano), per l’Associazione Italiana Scientifica di Metapsichica, imperniata quasi interamente sull’Intelligenza Artificiale, e un webinar da me tenuto all’inizio di ottobre 2024. Non so come avrei ottenuto elementi, prospetti e altro ancora, senza questo strumento.
Anche quando ho dovuto fare un intervento sul tema dei Quattro Elementi, per introdurre una mostra di pittura, a febbraio 2024, le informazioni che mi ha fornito l’Intelligenza Artificiale sono state decisamente preziose.
Lo stesso per gli ultimi libri che ho scritto, dove l’Intelligenza Artificiale mi ha aiutato tantissimo nel reperire informazioni e nell’avere prospetti riguardanti la Storia e la Letteratura. Informazioni che mi sono poi servite nei miei libri. Senza l’Intelligenza Artificiale, ammesso di trovare comunque quelle informazioni (la cosa non è sicura), avrei impiegato settimane e settimane per reperirle, invece che ore o, al massimo, giorni (ma è più corretto dire ore).
Anche le immagini di copertina dei miei due ultimi libri sono state realizzate con l’Intelligenza Artificiale (precisamente con il citato DALL-E3, utilizzato mediante Copilot). Senza questo strumento avrei dovuto utilizzare le immagini “predefinite”, come avevo fatto per gli altri libri (e non sarebbe stata la stessa cosa) o rivolgermi a un Grafico, dovendo di conseguenza pagarlo, e attendere le sue tempistiche. Così ho potuto fare tutto da solo, e in pochissimi minuti.
Inoltre, cercavo un film da diverso tempo, del quale ricordavo solo qualche particolare, e non lo trovavo. Con l’Intelligenza Artificiale è bastata qualche indicazione per vedermi in pochi secondi “apparire” il titolo del film e tutti i suoi dettagli, con tutti i siti sui quali, eventualmente, approfondire.
Sempre per restare in termini di Cinema, avevo ricevuto un video relativo ad una scena di un film, del quale mi interessava conoscere il titolo. Sono bastati uno “screenshot” di una delle immagini del film, mentre scorreva, e una breve descrizione della scena che stavo vedendo, perché il film venisse identificato.
Quando seguo qualche Concerto, basta fornire all’Intelligenza Artificiale una foto del programma del Concerto, per vedersi giungere una descrizione dei brani in programma, dei compositori e degli esecutori. Inoltre, si possono poi porre altre domande sui brani, quali la tonalità dei singoli movimenti e altro ancora. Sempre in maniera del tutto “dialogica”.
Avevo provato anche a richiedere la pianificazione di un itinerario di un viaggio: era una prova, nel senso che non dovevo effettuare quel viaggio. Era solo per testare la sua capacità di pianificazione (che ricordiamo, è una delle caratteristiche richieste all’Intelligenza Artificiale dalla norma ISO/IEC42001:2023, da me citata nella Prima Parte di questo lavoro) . Ebbene: l’itinerario è stato pianificato nei minimi dettagli, compresi i riferimenti per l’acquisto dei biglietti aerei, con le tariffe più economiche, i luoghi da visitare, gli alberghi dove pernottare e persino i ristoranti dove mangiare. Inizialmente, mi era stato richiesto il “budget” di spesa entro il quale volevo stare, in modo da pianificare un itinerario in base al tetto massimo di spesa che mi ero posto.
Era solo una prova, come dicevo: tuttavia credo proprio che, quando dovrà pianificare un viaggio (e, a questo punto, anche altre attività), avrò dall’Intelligenza Artificiale un aiuto straordinario.
L’elenco di cosa nelle quali l’Intelligenza Artificiale mi è stata d’aiuto potrebbe continuare ancora a lungo. Mi fermo però qui per motivi “logistici”. Anche voi, quando utilizzerete questo strumento, penso possiate scrivere il vostro elenco di cose nelle quali sarete stati aiutati. E vedrete che sarà lungo.
Facevo notare prima un’altra delle cose molto belle dell’Intelligenza Artificiale: il fatto, cioè, che vengano forniti anche i siti dove approfondire, come già dicevo. Permettendo quel lavoro “a cerchi concentrici”, di cui parlavo nella Prima Parte di questo lavoro.
Questo, come già argomentavo, ne fa uno strumento che funziona molto meglio per quello che è l’apprendimento naturale. Infatti, come già facevo notare, questo è fatto molto di più per lavorare “a cerchi concentrici”, vale a dire partendo da una panoramica generale e poi approfondendo via via, piuttosto che a blocchi, vale a dire lavorando un blocco (argomento) dopo l’altro.
Per questo fatto, e lo ribadirò anche dopo, l’Intelligenza Artificiale è molto utile anche come supporto alla Didattica, e potrebbe risultare in un rapido e ottimo affiancamento degli Insegnanti.
Quelli che ho citato sono solo esempi delle davvero innumerevoli volte in cui, in questi mesi, l’Intelligenza Artificiale mi ha aiutato, davvero in ogni ambito.
Sicuramente, se la sperimenterete, non potrà che aiutare anche voi. Di questo ne ho l’assoluta certezza. E, sicuramente, dopo avere sperimentato l’avrete anche noi, e non potrete che consigliarne anche ad altri l’utilizzo.
Credo, a questo punto, che si sia capito perché, per così dire, mi “arrabbio” con quei “detrattori” che rifiutano questo strumento “a priori”, denigrandolo.
Dopo la mia esperienza personale, che avete potuto leggere (ed è molto “in sintesi”!), che mi hga permesso di “toccare con mano” l’aiuto che questo strumento può dare, le posizioni dei “detrattori”, di cui parlerò più in dettaglio nell’ultima parte di questo lavoro, mi sembrano decisamente “inaccettabili”. Come dicevo, ne parleremo più in dettaglio.
Ora “gettiamo uno sguardo” sulle applicazioni dell’Intelligenza Artificiale. Quelle di oggi e quelle di domani, il domani prossimo e quello più remoto e lontano: quello che, come dicevo, vedranno in forma compiuta le Nuove Generazioni.
Applicazioni attuali dell’Intelligenza Artificiale:
L’Intelligenza Artificiale ha tantissime applicazioni già ora. Pur essendo di fatto “fanciulla”, visto che, nella sua forma “generativa, ha davvero una manciata di anni, e nella sua forma più avanzata una manciata di mesi (in fondo è nata circa due anni fa) ha già tantissime applicazioni.
Vediamone rapidamente qualcuna, e poi proviamo a commentarla.
- Sanità: L’IA viene utilizzata per diagnostiche più rapide e accurate, personalizzazione dei trattamenti e gestione dei dati sanitari.
- Finanza: L’IA aiuta nella previsione dei mercati, rilevazione delle frodi e consulenza finanziaria automatizzata.
- Trasporti: L’IA è alla base dei veicoli autonomi, ottimizzazione dei percorsi e gestione del traffico.
- Educazione: Piattaforme di apprendimento personalizzate, tutoraggio virtuale e analisi dei dati degli studenti per migliorare l’istruzione (alcune implementazioni interessanti, quali in Inghilterra).
- Manifattura: Automazione dei processi produttivi, manutenzione predittiva e ottimizzazione della catena di fornitura.
- Agricoltura: Monitoraggio delle colture tramite droni, analisi dei dati per migliorare i raccolti e gestione delle risorse idriche.
- Customer Service: Chatbot e assistenti virtuali per migliorare l’assistenza clienti e l’esperienza utente.
- Sicurezza: Sorveglianza intelligente, rilevazione di minacce e sistemi di sicurezza avanzati.
- Marketing: Analisi dei dati per campagne pubblicitarie mirate, personalizzazione delle esperienze dei clienti e previsione delle tendenze di mercato.
- Giochi e Intrattenimento: Creazione di contenuti generativi, intelligenza artificiale nei videogiochi e personalizzazione delle esperienze di intrattenimento.
Tra tutti questi elementi, che come vediamo sono diversi, è interessante vedere come in alcuni campi l’Intelligenza Artificiale gioca un ruolo davvero importante.
Nel campo della sanità, l’Intelligenza Artificiale sta sostituendo molti dei test su prodotti farmaceutici. Soprattutto in alcuni casi. Anche mia nipote, laureata da poco in medicina con il massimo dei voti e la lode, ha trattato, nella sua Tesi di Laurea, il tema dell’Intelligenza Artificiale in Medicina.
L’Intelligenza Artificiale sta anche eliminando diversi test sugli animali, sostituendoli con test “virtuali”. In questo, quindi, l’Intelligenza Artificiale gioca un ruolo decisamente “etico” nello sviluppo umano e sociale.
Interessante è anche l’aspetto didattico/educativo. L’Intelligenza Artificiale, come fatto notare, lavora, in questo senso, “a cerchi concentrici”: vale a dire che parte da una panoramica generale e poi porta verso degli approfondimenti, anche indicando siti web e possibili pubblicazioni per approfondire.
Questo, come dicevo, è perfetto per il pensiero della persona.
In alcuni casi, l’Intelligenza Artificiale sta già affiancando i Docenti nella didattica.
Un progetto di grande interesse è quello che si sta portando avanti presso il Davide Game College di Londra. Qui è partito un corso innovativo dove la Didattica è gestita in gran parte dall’Intelligenza Artificiale.
Qui i Coach, sostanzialmente, fanno da “supervisori” all’Intelligenza Artificiale. Di fatto, quindi, monitorano la situazione di apprendimento.
L’Intelligenza Artificiale permette, in questo caso, un insegnamento “adattivo”, sostanzialmente “personalizzando” la Didattica su misura per lo studente.
Se volete qualche informazione in più potete trovarle a questo indirizzo.
Questo progetto, sotto certi aspetti, anticipa un possibile futuro. Un futuro in cui la cooperazione tra uomo è Intelligenza Artificiale sarà sempre maggiore.
Un futuro, quindi, dove l’Intelligenza Artificiale ci aiuterà sempre di più a migliorare le nostre vite.
Eliminando, direi sicuramente, la “schiavitù” di lavori, secondo me, indegni del nostro Essere Uomini.
Uno sguardo al prossimo futuro:
Ora proviamo a dare uno sguardo un pochino più avanti, nel futuro prossimo. Dove ci porterà l’Intelligenza Artificiale? Vediamo qualche possibilità. Poi, come sempre, commenteremo.
- AI Generativa: L’IA generativa continuerà a evolversi, migliorando la capacità di creare contenuti originali come testi, immagini e musica
Questo potrebbe rivoluzionare settori come la creatività, il marketing e l’intrattenimento.
- AI nella Salute: L’IA sarà sempre più integrata nel settore sanitario, aiutando nella diagnosi precoce delle malattie, nella personalizzazione dei trattamenti e nella gestione dei dati sanitari
- Automazione e Robotica: L’IA continuerà a migliorare l’automazione industriale e la robotica, rendendo i processi più efficienti e riducendo i costi operativi
- Intelligenza Emotiva: Gli sviluppi futuri potrebbero includere IA in grado di comprendere e rispondere alle emozioni umane, migliorando l’interazione uomo-macchina e rendendo le IA più empatiche
- Sicurezza e Cybersecurity: L’IA sarà utilizzata per migliorare la sicurezza informatica, rilevando e prevenendo attacchi informatici in tempo reale
- Educazione Personalizzata: L’IA potrebbe trasformare l’istruzione, offrendo percorsi di apprendimento personalizzati per ogni studente, adattandosi ai loro stili di apprendimento e necessità.
- Integrazione con IoT: L’IA sarà sempre più integrata con l’Internet delle Cose (IoT, acronimo di “Internet of Things”, appunto “Internet delle Cose”), consentendo una gestione più intelligente e automatizzata delle reti di dispositivi connessi.
Quello che appare da questi dati è, sicuramente, la capacità dell’Intelligenza Artificiale di agire in quella che si chiama “Umanizzazione”, riprendendo una bella definizione del Fisico Valerio Grassi, durante una sua Conferenza tenuta presso il Circolo Filologico di Milano in questo 2024. Questo vuol dire che l’Intelligenza Artificiale sarà sempre più in grado di agire “ad personam”, preparando elementi che siano proprio fatti per la persona in questione.
Contrariamente a quello che si può pensare, quindi, l’Intelligenza Artificiale sarà sempre più in grado di rendere le persone “protagoniste”, offrendo cose proprio pensate “su misura” per loro.
Questo varrà per la Didattica, per la Creatività, per la Medicina e per tanti altri campi ancora.
Sarà, quindi, un’Intelligenza Artificiale capace di lavorare proprio con le persone, al loro fianco, per offrire qualcosa che le faccia sentire speciali.
E questo è esattamente l’opposto di quello che i detrattori affermano, quando dicono che una cosa di questo tipo porta verso la spersonalizzazione. Invece sarà il contrario: questo strumento ci guiderà verso la possibilità di avere strumenti che rispondano sempre più alle nostre esigenze.
Per la Didattica, questo sarà qualcosa di meraviglioso.
Per quanto riguarda l’Intelligenza Emotiva, l’ultimo modello di Intelligenza Artificiale di Chat GPT,
GPT-4o (Omni), che è stato lanciato il 13 maggio 2024, pare sia in grado di “recepire” le emozioni delle persone, e di fornire risposte in linea con queste. Gli sviluppi, quindi, saranno in tal senso: vale a dire, nel senso di un’Intelligenza Artificiale che, sempre più, “capisca” le persone, e possa fornire risposte ed elementi sempre più “in linea” con quello che sono ed esprimono .
E questo, sinceramente, è davvero moltissimo!
Anche nell’Automazione, l’Intelligenza Artificiale si unirà sempre di più alla robotica: di conseguenza, ci saranno sempre più attività che verranno totalmente automatizzate. Molti passi avanti per l’Uomo, che sarà sempre più libero dalla schiavitù di determinati lavori, che non rientrano di certo nei suoi sogni, e, credo, in buona parte nemmeno sono, come già detto in precedenza, degni di lui.
Uno sguardo più lontano:
Se il futuro prossimo appare già notevole, quello più distante potrebbe riservare sorprese ancora più incredibili. Vediamo di esaminare qualche possibilità, e poi commentarla:
- IA Autocosciente: Anche se siamo lontani, si teorizza che un giorno l’IA potrebbe sviluppare una forma di autocoscienza, con una comprensione più profonda di sé stessa e del mondo circostante.
- Medicina Personalizzata: L’IA potrebbe evolvere fino a creare trattamenti completamente personalizzati basati sul profilo genetico di ogni individuo, eliminando malattie prima ancora che si manifestino.
- Interfacce Cervello-Computer: Potremmo vedere un’integrazione ancora più stretta tra IA e il cervello umano, consentendo il controllo diretto dei dispositivi attraverso il pensiero.
- Governance Automatizzata: In un futuro lontano, l’IA potrebbe aiutare a gestire interi sistemi politici ed economici, ottimizzando decisioni e risorse a livello globale.
- Esplorazione dello Spazio: L’IA potrebbe diventare un partner chiave nell’esplorazione spaziale, aiutando a risolvere problemi complessi e consentendo missioni autonome su altri pianeti.
- Ecologia e Clima: L’IA potrebbe monitorare e gestire ecosistemi complessi, aiutando a mitigare il cambiamento climatico e preservare la biodiversità in modi mai immaginati prima.
- Città Intelligenti: Un’evoluzione delle città intelligenti dove tutto, dal traffico ai servizi pubblici, sarà gestito in modo efficiente e sostenibile grazie all’IA.
Ovviamente, queste sono solo possibilità, perse, almeno un po’, nella “nebbia delle possibilità”. Anche se credo possano essere sicuramente verosimili.
Sul tema dell’interfaccia cervello-computer avevo parlato nel mio romanzo “Da Byron al Futuro: una strada “a doppio senso”. In questo Romanzo, ambientato in un ipotetico 2066, le interfacce cervello-computer erano già cosa realizzata.
Citerò questo romanzo in seguito, quando parlerò di “scenari” dell’Intelligenza Artificiale, e di futuri possibili grazie a questa.
Personalmente, sono piuttosto ottimista. E lo si vedrà molto bene più avanti.
Per quanto riguarda l’autocoscienza, sarebbe un discorso davvero molto lungo da fare. Anche perché, su questo tema, le persone sono piuttosto “divise”.
Quindi sarà il caso di affrontarlo non ora, ma nella prossima parte di questo lavoro, dove si inizierà a discutere di “scenari possibili”.
Interessante, credo, parlare dello sviluppo possibile nel settore dei profili genetici delle persone. Questo permetterà di capire quando potrebbero svilupparsi eventuali malattie, correndo ai ripari addirittura “in anticipo”.
Quello che è certo è che l’Intelligenza Artificiale, unita alla robotica, potrà sostituire l’Uomo in molti lavori, arrivando ad automatizzare grandi porzioni dell’attività lavorativa: non solo manuale, ma anche di livello decisamente “più alto”.
Cosa porterà questo? Lo vedremo nelle prossime parti, dove si delineeranno “scenari possibili” che l’Intelligenza Artificiale saprà riservarci.
Comunque, sia, l’Intelligenza Artificiale è destinata, senza dubbio, a “rivoluzionare” molti settori della nostra esistenza, oggi e sempre più nel divenire.
Questa rivoluzione, però, porterà a significativi cambiamenti a livello sociale. Infatti, automatizzando buona parte dei lavori, potrebbero porsi problemi di altro tipo.
Sicuramente, quindi, occorrerà “riformulare” la Società in modo da permettere al’Intelligenza Artificiale di poter espletare la sua meravigliosa opera di sviluppo.
Nelle prossime due parti ci occuperemo proprio di questi “scenari” che l’Intelligenza Artificiale prepara davanti a noi. E dei cambiamenti che, violente o nolente, saremo costretti ad attuare, per “accordare” la Società con l’Intelligenza Artificiale, il cui sviluppo è molto veloce.
Questo ci obbligherà ad agire relativamente rapidamente.
Comunque, vedremo tutto questo nelle prossime parti di questo lavoro.
Restate in contatto!
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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