Depressioni¹ stagionali

Depressioni¹ stagionali

Rubrica a cura del dottor Claudio Rao

Astenia, tristezza, scoramento, perdita di motivazione, stanchezza, problemi di concentrazione, turbe del sonno? Potrebbe trattarsi di depressione stagionale!

Cambio d’ora, riduzione della luminosità, giornate più brevi; aumento dell’umidità e riduzione delle temperature. Alcuni di noi sono più sensibili di altri a questi cambiamenti.

Lavorando per parecchi anni in Belgio, dove la luminosità non è sempre ottimale e la luce artificiale si rivela utilissima a ridurre il disagio manifesto di alcune persone, ho avuto modo di scoprire la cosiddetta SAD (Seasonal Affective Disorder), un tipo di depressione atipica legata ai cambiamenti di stagione.

Si tratta di un malessere generale avvertito nei mesi autunnali e invernali (da novembre/dicembre a gennaio/febbraio) che possono causare disturbi quali stanchezza mentale, insonnia, astenia², difficoltà di concentrazione, irritabilità.

Da non confondersi con uno stato di tristezza generalizzata o con gli sbalzi di umore che possono cogliere chiunque e sono passeggeri, questa forma depressiva è decisamente invalidante per tutte le attività quotidiane e, nelle sue forme più gravi, necessita di un aiuto terapeutico professionale.

È il nostro caso?

Quali sono i segni capaci d’indicarci se soffriamo di questo genere di depressione? Un segnale da considerare seriamente è la perdita di motivazione e d’interesse per tutte le attività quotidiane, compresi proprî hobby o passatempi favoriti. Faticabilità, tristezza, alterazioni alimentari che possono farci prendere o perdere peso, turbe del sonno, sono altrettanti campanelli d’allarme.

Alcuni di noi possono trovare rifugio nel sopore. Altri avere la sensazione di trovarsi davanti ad ostacoli insormontabili. Questo – indicativamente – per una durata superiore ai quindici giorni.

Che fare?

Le ricerche hanno dimostrato una connessione tra la diminuzione della luminosità e alcune turbe depressive, disturbi che possono arrivare alla depressione legata ai cambiamenti di stagione.

Come possiamo reagire? Cosa può aiutarci a superare questo blues stagionale?

Sempre in Belgio, ho scoperto la terapia della luce o luminoterapia.  Una fototerapia che consiste ad esporsi ad una luce artificiale simile a quella solare. Questo stimolerebbe degli ormoni come la melatonina e la sierotonina capaci di riequilibrare il ciclo sonno-veglia e l’umore. È stato dimostrato in effetti che la luce favorisce l’equilibrio del nostro organismo regolando l’appetito, il sonno, l’umore e perfino il desiderio sessuale. Il costo di lampade adeguate è alla portata di tutti.

Nulla potrà sostituire le consultazioni che si riveleranno necessarie, tuttavia la luminoterapia ha dimostrato la propria utilità anche in campi quali i disturbi del comportamento alimentare, le disfunzioni sessuali e perfino la sindrome pre-mestruale.

Risulta chiaro che tutto ciò non potrà sostituire la luce solare che potremo ritrovare con un’opportuna escursione domenicale in alta montagna o sulle nostre coste. Il ruolo della vitamina D resta essenziale.

Vincere la pigrizia e la voglia di restare a casa al caldo, isolandoci socialmente è un altro importante accorgimento: l’attività fisica e le realzioni amicali rivestono un ruolo fondamentale a tuttocampo.

Non dimentichiamo che la depressione è la malattia dell’immobilismo.

Concretamente dunque, mantenere una routine salutare, capace di cadenzare le nostre giornate: alzarci, lavarci, vestirci, fare movimento, alimentarci adeguatamente e mantenere i legami sociali. Tener duro su tutto ciò può permetterci d’invertire la rotta!

Non sottovalutiamo il ruolo, terapeutico in questi casi, di fare ciò che ci piace, “nutrirci” con letture gradevoli e film divertenti e stimolanti. Insomma, di ritrovare il sorriso.

Soprattutto, evitiamo di scoraggiarci al primo insuccesso. Privilegiamo la politica dei piccoli passi. Una passeggiata di dieci minuti può già costituire un grande successo. « Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo ». (Lao Tzu)

¹ Secondo la definizione del Nuovo Dizionario di Psicologia Psichiatria Psicoanalisi Neuroscienze di Umberto Galimberti (Feltrinelli, 2021), « La depressione, o melanconia, è un’alterazione del tono dell’umore verso forme di tristezza profonda con riduzione dell’autostima e bisogno di autopunizione » (pag. 351).

² Uno stato di debolezza con riduzione o perdita di forza muscolare che non scompare a riposo.

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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