Articolo, intervista e foto di Susanna Schivardi
Quando gli adulti ritornano bambini, Villa Borghese si anima delle attività organizzate dal Teatro San Carlino di Roma, nel cuore della città, sul Pincio, accanto alla fontana dell’orologio.
In una magnifica giornata d’ottobre, siamo andati a vedere lo spettacolo Il Mago di Oz, interpretato dagli attori della compagnia del teatro, coordinati dalla direzione artistica di Caterina Vitiello.
Lo spettacolo ricalca le orme della storia come la conosciamo nell’originale, instaurando un contatto costante col pubblico di piccoli, attraverso escamotage scenici avvincenti. Dorothy viene attirata in un gioco dell’oca in cui, attraverso le varie caselle, dovrà affrontare le diverse prove che la porteranno dal Mago. Prove di coraggio, intelligenza e sentimento, attraverso cui la protagonista avrà modo di mettersi a confronto con vari livelli di difficoltà. L’obiettivo sarà quello di liberare i bambini che la terribile Strega dell’Ovest tiene in ostaggio. Anche il Mago è terrorizzato dalla strega, dovrà quindi avvalersi di tutta la bravura di Dorothy per sconfiggerla e liberare i piccoli prigionieri. Il lieto fine è scontato, ma quello che rimane è un senso di pacificazione, nella semplicità del racconto e della messa in scena. Immancabili i burattini, protagonisti, insieme agli attori, delle varie vicende, e che da sempre caratterizzano la storia di questo teatro.
Caterina Vitiello è figlia d’arte, dietro le quinte ci sono ancora i suoi genitori.
Caterina, puoi raccontarci la storia del teatro san Carlino?
“L’attività – ci racconta la Vitiello – è gestita dalla famiglia, sul palcoscenico ci sono anche i miei figli, Greta che oggi ha interpretato Dorothy e Oliver, giovane apprendista burattinaio. La collaborazione è arricchita da giovani artisti, attori, musicisti e registi. L’attività – ricorda – risale al 1979 a Torino, e poi nel 2004 si è spostata a Roma con la giunta Veltroni, quando è nato il San Carlino come punto verde infanzia, quindi all’oggi sono vent’anni di attività, questa è la ventunesima stagione”.
Qual è il vostro repertorio?
“Partiamo da origini di commedia pulcinellesca e poi abbiamo ampliato il repertorio con spettacoli musicali ispirati all’Opera, alla letteratura per ragazzi che mischiano le tecniche di teatro di figura, burattini, pupazzi, attori e maschere”.
Oltre agli spettacoli della stagione, prevedete anche attività collaterali?
“Abbiamo creato un evento, Bimb’ in Burattin, tramite i fondi della Regione Lazio e a settembre sono state ospitate 16 compagnie da tutta Italia con 30 rappresentazioni in 9 giorni”.
Come si compone la formazione degli artisti?
“Gli attori sono scelti in base a formazione già avvenuta in ambito teatrale e poi qui, come avveniva nelle botteghe degli artigiani, l’apprendimento avviene strada facendo. Questi giovani apprendono affamati!”.
Manuel Reimann è il marito di Caterina.
Michele Vitiello e Vera Zamuner hanno fondato il Teatro nel 1979.
Antonio Accardo è controller e responsabile organizzativo.
Lina Corsaro responsabile scuole e laboratori.
Gli artisti: Marco Ciccotti, Francesco Picciotti, Emanuele Silvestri, Camilla Ribechi, Emanuela Vittori, Greta Reimann, Francesco Manfredi, Oderigi Lusi, Emanuele Menè, Soraya Secci, Damiano Angelucci, Cristina D’Agostino, Maurizio Ponziani.
Fino al 27 sarà in scena Il Mago di Oz, seguirà Giallo in casa di Babbo Natale, per il programma completo degli spettacoli, potete consultare il sito https://www.sancarlino.it/spettacoli/
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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