Pierluigi Canta: le elezioni all’Ordine dei Medici di Napoli, un’ingiustizia Elettorale

Pierluigi Canta: le elezioni all’Ordine dei Medici di Napoli, un’ingiustizia Elettorale

Intervista a cura di Elisa Stefanati

Le elezioni per il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici di Napoli hanno recentemente suscitato una serie di critiche riguardo alla rappresentatività e all’equità del processo elettorale.

La lista vincitrice, “Etica“, ha ottenuto meno della metà dei voti totali, precisamente il 48%, mentre le altre due liste, pur avendo raccolto complessivamente più voti, non avranno alcuna rappresentanza nel nuovo Consiglio Direttivo.

Ad intervenire è il dottor Pier Luigi Canta, Chirurgo Plastico alla Federico II con una nota alla redazione che pubblichiamo di seguito “questa situazione evidenzia una legge elettorale anticostituzionale od una errata interpretazione ed applicazione perché non garantisce la rappresentanza delle minoranze, e in questo caso specifico, della maggioranza

Un Consiglio Direttivo Monocolore

Il nuovo Consiglio Direttivo sarà composto esclusivamente dai membri della lista “Etica”.

“Questo scenario lascia fuori il 52% dei medici che hanno espresso il loro voto per le altre due liste” – prosegue il Dott. Canta – “Ordinatamente” e “Rinascita”, minando gravemente il principio democratico di rappresentanza e inclusività. Non solo è ingiusto, ma rappresenta anche una forma di dittatura non garantista, dove una minoranza relativa detiene il pieno controllo senza rispettare la volontà della maggioranza degli elettori. Questo non può essere accettato né passare inosservato”.

La Necessità di Modifiche Legislative

La legge elettorale per gli Ordini dei Medici necessita urgentemente di riforma.

Con la legge n°113/17 del 12 Luglio 2017 il senatore Ciro Falanga fu l’artefice della introduzione della nuova legge elettorale per gli ordini forensi, sancendo il principio garantista della tutela dei gruppi meno rappresentati .

È inaccettabile che il 52% dei medici votanti non abbia alcuna rappresentanza nel Consiglio Direttivo – precisa Canta – compromettendo così l’integrità del processo democratico. Proposte di modifica potrebbero includere la possibilità di ciascun elettore di esprimere un numero di voti non superiore ai due terzi dei consiglieri da eleggere garantendo così una rappresentanza più equa e inclusiva di tutte le correnti presenti nelle elezioni.

Paragone con una Situazione Nazionale

Immaginate un governo nazionale in cui il partito vincitore delle elezioni non affrontasse alcuna opposizione in parlamento. Sarebbe una forma di dittatura e una grave minaccia alla democrazia stessa.

Analogamente – conclude il chirurgo- quanto avvenuto a Napoli rappresenta un serio pericolo per l’equilibrio e la giustizia nel processo decisionale degli Ordini professionali.

Conclusioni

Questo è uno dei motivi per i quali si registra una grossa astensione dal voto. Viene meno l’attrattiva, i medici si sentono meno partecipi in un Ente rappresentato solo da una Coalizione dove le altre due vengono praticamente soppresse.

Le elezioni all’Ordine dei Medici di Napoli hanno evidenziato una seria distorsione nel sistema elettorale, mettendo in discussione la sua conformità costituzionale e il rispetto dei principi democratici. È essenziale agire con urgenza per riformare la legge elettorale, assicurando che tutte le voci della comunità medica siano rappresentate in modo equo e trasparente.

Solo attraverso un’immediata riforma legislativa sarà possibile ripristinare la fiducia nel processo elettorale e garantire una gestione più democratica degli Ordini professionali.

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