Piccole e grandi infedeltà…

Piccole e grandi infedeltà…

Rubrica a cura del dottor Claudio Rao

Dove incominciano infedeltà e tradimenti? Dalle parole, dai pensieri o dalle azioni? Per alcuni di noi l’infedeltà inizierebbe con le fantasticherie erotiche che il nostro partner avrebbe pensando a un altro. Per altri è il passaggio all’atto che segna il punto di non ritorno.

La questione della fedeltà nella vita di coppia è fondamentale, fondatrice direi. Quando due persone decidono di convivere e condividere il proprio quotidiano, si giurano eterna fedeltà. Cosa che in quel momento pare loro possibile, necessaria e meravigliosa: appartenersi reciprocamente per sempre!

Con il passare del tempo però, la realtà prende il sopravvento sui sogni e sui desiderî e ci rendiamo conto che possiamo provare attrazione e desiderio per persone estranee alla diade. La natura torna a riemergere sulla cultura. Infatti l’accoppiamento con diversi partner è naturale, mentre la vita di coppia esclusiva, la dimensione di fedeltà coniugale è culturale. Riflessioni che la dottoressa Ghislaine Paris, medica e sessuologa francese sviluppa nel suo libro “Un désir si fragile”¹ (Un così fragile desiderio).

Se la fedeltà è un argomento così delicato è perché esso ci riporta a emozioni e vissuti arcaici che affondano le loro radici nel complesso di Edipo. Il rapporto fusionale con nostra madre ha dovuto fare i conti con la figura paterna che abbiamo imparato ad integrare ed amare. Nonostante i vissuti di abbandono e tradimento rapidamente rimossi, ma perennemente operanti nell’inconscio.

Per questo certe emozioni ci sorprendono e si manifestano spesso in modo incontrollabile. “Non avrei mai pensato di…”, “Non mi sentivo più me stessa” sono espressioni legate a forti manifestazioni emotive che sentiamo regolarmente nei nostri studî professionali.

Inoltre, fronte a tutta una serie di disillusioni e disincanti, la nostra società continua a esaltare l’amore romantico, eterno ed assoluto. Si pensi alle fiabe con il loro scopo rassicurante, ma anche ai moltissimi films e romanzi a lieto fine. Le stesse pubblicità non esitano a servirsene per vendere i loro prodotti.

In siffatti contesti, l’infedeltà sembra una prova inconfondibile di  crisi, di amore evaporato, di coppia al tramonto. Ne siamo proprio sicuri?

Secondo la dottoressa Paris, i flirts, le relazioni erotizzanti (anche senza passaggio all’atto) possono stimolare e perfino rinforzare il legame di coppia, l’amore della diade convivente. Esse costituirebbero infatti una specie di valvola (come nella pentola a pressione), per mantenere l’equilibrio psicosessuale, evitando alla passione di affievolirsi e di spegnersi o, al contrario, di rompere gli argini.

E’ tuttavia importante sottolineare come, al di là di queste riflessioni, la coppia non sia costituita da due individui isolati fronte ai proprî desiderî, ma da una diade in cui ognuno deve considerare l’altro, rispettarne la sensibilità e le esigenze. 

Ogni coppia costruisce il proprio equilibrio interno. Certe decidono di ignorare le infedeltà, altre di concedersene alcune, altre ancora di essersi fedeli ad ogni costo.

Certo é che, al di là delle relazioni puramente sessuali o del passaggio all’atto, le piccole seduzioni quotidiane tra uomini e donne al di fuori della coppia possono arricchire e nutrire la nostra autostima identitaria e stimolare la relazione con il partner che ci siamo scelti.

Allora, qualunque siano gli equilibri sui quali si fonda la nostra vita, sforziamoci di essere capaci di mantenere la rotta. Con maturità e senso di responsabilità. Almeno fino a quando questo ci pare possibile.

Proviamo a immaginare un prontuario passepartout per fronteggiare le crisi dovute all’infedeltà.  

  • Non reagiamo a caldo. Le reazioni immediate in preda all’emotività si rimpiangono sempre.
  • Scegliamo accuratamente interlocutori e consiglieri. A volte gli amici sono pessimi consiglieri perché ci influenzano con i “loro” vissuti.
  • Non seppelliamo troppo rapidamente gli eventi per dimenticare l’accaduto. I rancori vanno esplicitati e certi vissuti spurgati per non riemergere pericolosamente in futuro.
  • Evitiamo di designare il capro espiatorio. Le colpe non sono mai da una parte sola.
  • Intavoliamo un dialogo autentico e sincero per cercare di capire “il perché e il percome”, onde colmare le lacune e porre solide basi per il proprio futuro.

Con l’augurio di una lunga e serena intesa.

¹  Ghislaine Paris, Un désir si fragile, Leduc éditions, 2009. Video (in francese) su Ghislaine Paris (auteur de Un désir si fragile) – Babelio   

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