Tecnologia, Democrazia e Libertà – un viaggio quasi…dantesco – Parte prima: la discesa agli inferi

Tecnologia, Democrazia e Libertà – un viaggio quasi…dantesco – Parte prima: la discesa agli inferi

Di Sergio Ragaini

Siamo, sicuramente, in un’epoca in cui la tecnologia è arrivata ad una “svolta” importante. Questa “svolta” si chiama Intelligenza Artificiale Generativa (sigla: GenAI).

Questa, che io chiamo, “Nuova era”, porterà una sempre maggior fruibilità di cose e attività che prima richiedevano interventi esterni. Quindi, sicuramente, ad un sempre maggior livello di quella che chiamo” democratizzazione” delle varie attività, di qualsiasi tipo esse siano, potendosene occupare in autonomia.

Tutto ciò, però, può lasciare aperte delle discussioni.

Dopo una breve introduzione, questo lavoro, in due parti, seguirà uno schema che potrà ricordare quello della “Divina Commedia”. Infatti, andremo ad esaminare le posizioni più oscure in merito alla Tecnologia, che sarà l’Inferno. Posizioni tristi, ma il cui superamento, dopo averle capite e averne dimostrato l’assurdità, sarà necessario per proseguire.

Poi, Il “Purgatorio”, dove, per dirla alla Dante”, “La Navicella dell’Ingegno alza le vele”, sarà la parte di spiegazione dell’impatto delle nuove tecnologie, vedendo come, in buona parte, le preoccupazioni su di queste dipendono da errori di prospettiva.

Superata anche questa parte, il “Paradiso” sarà il prospettare un Mondo Nuovo, dove, grazie alle Nuove Tecnologie, sempre più avanzate, buona parte dei problemi dell’Umanità, compreso quello del lavoro necessario, potrebbero, e auspico “potranno”, essere superati.

In questa prima parte, ci occuperemo dell’”Inferno” (non sarà bello, ma sarà necessario, come visto), e ci “affacceremo” al Purgatorio. Nella seconda parte continueremo il cammino per il “Purgatorio”, e andremo ad esplorare le possibili, spero certe, “delizie del Paradiso”.

Buona lettura!

Una nuova era. In una sigla: GenAI. Una lunga storia, che porta sino a noi… e prosegue verso il Futuro

In questi ultimi anni, sicuramente, è avvenuto qualcosa, in campo Tecnologico, che è pari a quella che, tra la fine degli anni 90 del secolo scorso, e l’inizio dell’attuale secolo, era stata la rivoluzione di Internet.

Sto parlando dell’Intelligenza Artificiale Generativa, in sigla GenAI.

L’Intelligenza Artificiale ha avuto una lunga storia, almeno tecnologica, alle spalle: infatti, il primo Chatbot di Intelligenza Artificiale è nato nel 1966, ideato dal tedesco, naturalizzato statunitense, Joseph Welzenbaum. Le sue radici “letterarie”, però, datano ben più indietro, con il Mito di Pigmalione, decima delle “Metamorfosi”, del Poeta Publio Ovidio Nasone, scritte tra il 2 e l’8 d.C. Il Mito di Pigmalione fa parte del Decimo Libro delle Metamorfosi, ai versi 243-297.

Non a caso, Welzenbaum chiamerà questo Chatbot “Eliza”. Eliza altri non era che Eliza Doolittle, protagonista della trasposizione moderna del Mito di Pigmalione, scritta nel 1912 da George Berdard Shaw. Questa è ufficialmente diventata “My Fair Lady” in un Musical del 1956 di Alan Jay Lerner e Frederick Loewe, e nel 1964 nel noto film “My Fair Lady”, diretto da George Cukor.

Per chi non sapesse di cosa si tratta, la parola “Chatbot” è una contrazione di “Chat Robot”. Quindi è sostanzialmente un robot per chattare, quindi per dialogare. Un Chatbot di Intelligenza Artificiale, quindi, è un qualcosa in grado di interpretare il nostro linguaggio (tecnicamente questo si chiama NLP, vale a dire “Natural Language Processing”, Elaborazione del Linguaggio Naturale) e di fornirci delle risposte, mediante quello che si chiama “Modello Linguistico” (In termini tecnbici questo si chiama LLM, acronimo di “Large Language Model”, che significa “Grande Modello Linguistico”, o anche “Modello Linguistico Esteso”), struttura addesdtratra (e l’addestramento di un Modello Linguistico può essere molto complesso) in grado di generare risposte a domande.

Non mi dilungo molto su questo tema, perché richiederebbe almeno un articolo da solo, essendo, come dicevo, una delle più grandi rivoluzioni della Storia Contemporanea, i cui effetti si vedranno via via di più negli anni e nei decenni che verranno. Per chi è interessato, credo sia interessante da vedere la Conferenza di Piergiorgio Odifreddi, tenuta a Venezia il 2 marzo 2024. La potete trovare su Youtube a questo indirizzo.

Anch’io, prossimamente, vorrei dedicare un articolo interamente sull’Intelligenza Artificiale, perché, appunto, la ritengo una rivoluzione, secondo me, atta a migliorare il Mondo.

Dico solo che, in alcuni casi, grazie a strumenti di Intelligenza Artificiale quali Copilot, ho potuto reperire, in pochi minuti, informazioni che senza questo strumento, avrei, forse, reperito in giorni. Senza nemmeno la certezza di poterle reperire. Per questo ritengo, come dicevo, che questo strumento è, e sempre più sarà, uno strumento di grande bellezza, che non potrà non migliorare la nostra vita.

I “Detrattori” delle Nuove Tecnologie. Pericolosi quelli  che rifiutano “a priori” Probabilmente “sobillati” da persone, forse, in malafede. Mostriamo a che livello le “percezioni mentali distorte” di queste persone possono arrivare. Non è bello esaminare queste posizioni: tuttavia, è educativo… per potere poi “volare” verso ben altri orizzonti. Prendetela pure come una “discesa all’Inferno”, per poi risalire verso il Purgatorio e il  Paradiso.

Questo strumento, però, ha anche i suoi possibili detrattori e dubitatori. Tra questi ce ne sono due categorie. La prima categoria può essere definita, più che dei “detrattori”, dei “dubitatori”.  È la categoria di coloro i quali esprimono perplessità sull’Intelligenza Artificiale, dopo averla conosciuta, sperimentata, se non addirittura avere contribuito al suo sviluppo.

Devo dire, però, che queste persone, spesso, più che veri e propri “dubitatori”, sono individui che esprimono perplessità su un suo non corretto utilizzo. Con queste persone si può dialogare: infatti, il dialogo con loro parte da basi oggettive, da come funzionano questi strumenti. Per poterne capire i rischi, e poterli utilizzare al meglio.

L’altra categoria, invece, è quella di coloro i quali la rifiutano “a priori”, senza nemmeno conoscerla, e quindi sapere di cosa si tratta.

Parlare di queste persone ci riporta a scenari oscuri, come quelli che queste persone prospettano. Non è quindi bello farlo. Tuttavia, quando si vogliono vedere scenari luminosi, spesso è necessario considerare anche quelli oscuri.

Considerare le posizioni di queste persone, quindi, ci permetterà di capirne le “aberrazioni” di pensiero, e quanto le loro posizioni siano lontane dalla Conoscenza e da quel cammino di consapevolezza che, come vedremo dopo averli “abbandonati al loro destino “ (vedremo che non si può fare altro), esamineremo scenari più luminosi.

Come anche Dante insegna, per toccare le vette del paradiso occorre scendere all’inferno: prepariamoci quindi a farlo: non sarà bello, ma sarà un quadro realistico di cosa queste mentalità potrebbero causare, se queste posizioni prendessero piede, e se i leader di coloro i quali hanno questi pensieri avessero Potere. Verrà descritto più avanti cosa potrebbe accadere, e non sarà uno scenario così bello: anzi!

Prepariamoci quindi quasi ad un “viaggio all’Inferno”: ricordando che, fortunatamente, queste posizioni, oggi, possono fare solo sorridere. E ricordando anche come occorra non dargli forza: anche enfatizzandole troppo. Tuttavia, occorre conoscerle. Ed è quello che ora faremo. 

L’Inferno, considerando la Divina Commedia come una metafora della Mente, è proprio il buio della coscienza e della consapevolezza.

Virgilio dirà a Dante, arrivando all’Inferno:

Noi siam venuti al loco ov’io t’ho detto
che tu vedrai le genti dolorose
c’hanno perduto il ben de l’intelletto.” (Inferno, 3, 16-18).

Credo che questo sia lo sguardo giusto nei confronti di chi pensa nel modo che leggerete: persone che hanno perduto il ben dell’intelletto: intendendo con questo anche la perdita della “scintilla della consapevolezza”, senza la quale c’è solo oscurità.

Quindi, come ricorderò anche dopo, guardiamo tutto questo senza colpevolizzare nessuno, ma con gli occhi della compassione: vale a dire, con gli occhi di chi, per dirla alla Thich Nhat Hanh (qui potete trovare il mio articolo su questo Giornale dedicato a lui), ha capito che non è l’Uomo il nostro nemico, ma solo l’Ignoranza.

Con questo spirito, possiamo partire per la “discesa negli inferi”: non vi preoccupate: poi si risalirà.

Partiamo però, prima di proseguire, con il considerare che, molto spesso, le persone che fanno parte di questa categoria non sono in grado di affermare ciò che affermano. Anche perché, nella maggior parte dei casi, non ne avrebbero le conoscenze. In qualche modo, quindi, qualcuno “mette loro in bocca” le affermazioni che fanno.

Questo vuol dire che, in qualche modo, queste persone sono “sobillate” da quelli che io definisco “Anti Leader”, nel senso che si definiscono (o possiamo definirli) “Leader dell’Anti Sistema”. Questi “Anti Leader” (mi piace chiamarli così, e spero piaccia anche a voi come nome), spesso, attaccano, secondo me a ragione (e l’ho anche espresso in diversi articoli, durante gli anni passati: li potete trovare  sulla mia pagina autore : vi basterà “scorrere” più indietro nel tempo) metodi di Paura che il Sistema ha utilizzato, in particolare durante il Periodo Epidemico degli scorsi anni: tuttavia, di fatto, hanno imparato molto bene questi metodi, visto che li utilizzano allo stesso modo, se non peggio. Infatti, vanno in giro a “seminare terrore”, senza fornire alcuna base logica ed empirica durante i loro incontri.

Una delle cose più “incredibili”, ovviamente in negativo, di questi “Anti Leader”, e di tutti i loro seguaci, è l’idea che queste Nuove Tecnologie siano state introdotte solo allo scopo di danneggiare le persone. E mi riferisco, di fatto, a tutte, Intelligenza Artificiale compresa.

Ora il discorso si estenderà anche ad altre Tecnologie. Questo fornirà un quadro più completo della situazione.

Una delle Tecnologie “bersaglio” di queste persone, oltre all’Intelligenza Artificiale (della quale parleremo più avanti), che oggi sono interi Movimenti, capeggiati appunto da questi “Anti Leader”, è la Tecnologia 5G. Ne avevo parlato anch’io, in questi due articoli (prima e seconda parte). Ammetto che, oggi, se li riscrivessi, terrei delle posizioni più “morbide”, rispetto a quelle tenute negli articoli, pubblicati nella prima metà di aprile di quest’anno: infatti, nelle tre bande del 5G, una bassa (da 600 Mhz a 1 GHz, in Italia a 700 Mhz. Ricordo che 1 Ghz (Gigahertz) è uguale a 1000 Mhz. (Megahertz)), una media (tra 2,5 e 3,7 Ghz, in Italia tra 3,6 e 3,8 Ghz) e una alta (da 24 a 40 Ghz, in Italia da 26,5 a 27,5 Ghz), l’unica banda, se vogliamo, “critica” è quella cosiddetta “alta” (si chiamano anche “onde millimetriche”, per la loro lunghezza, dell’ordine dei millimetri, e si indicano con “mmWave”), perché ancora se ne conoscono poco gli effetti a lungo termine sugli organismi viventi, compreso quindi l’Uomo, soprattutto a seguito di esposizioni prolungate a queste frequenze: anche se gli studi più recenti non paiono evidenziare problemi rilevanti. Questa banda, però, è ben poco utilizzata, anche perché la sua portata (quindi l’area coperta da un singolo trasmettitore) è molto bassa, e richiederebbe, quindi, trasmettitori ovunque. Inoltre, non penetra in edifici e simili.

Quindi, per chi, come me, usa il 5G, va ricordato che questa banda non c’è quasi da nessuna parte, e il suo uso è ristretto a determinate applicazioni. La Spagna l’ha implementata da poco, e solo per determinate applicazioni, mentre Paesi tecnologicamente molto evoluti, quali quelli Scandinavi, non l’hanno implementata.

Senza la banda ad alta frequenza, il 5G è sicuro come il 4G (che, ricordiamo, utilizza la banda da 700 a 2600 Mhz. In Italia le bande del 4G maggiormente utilizzate sono 800 Mhz, 1800 Mhz, 2600 Mhz): e ha però molti più vantaggi (ne avevo parlato nei citati articoli).

La cosa, secondo me, davvero “sconcertante”, è il fatto che diverse persone che seguono questi Movimenti, non si limitino ad evidenziare eventuali rischi di questa Tecnologia, cosa che non fanno, visto che la “attaccano” senza spiegarne nemmeno il funzionamento e le differenze rispetto alla Tecnologia 4G: addirittura, ritengono che questa Tecnologia sia stata implementata “apposta” per danneggiare le persone.

Questa affermazione si commenta da sola, e genera sconcerto: vorrebbe dire affermare che tutte le ricerche effettuate su questa Tecnologia, compresi i miglioramenti, di cui parlavo nei miei citati articoli, rispetto al 4G, sono state effettuate con l’unico scopo di danneggiare le persone. Credo che il solo pensare una cosa simile non solo, secondo me, dimostri non totale ignoranza, ma, sempre secondo me, credo che vada a dimostrare una propensione ad ossessioni e manie di persecuzione.

Questa perversione si vede molto bene in alcuni casi. Uno di questi è, sicuramente, relativo ai video e alle immagini dove viene mostrata moria di uccelli e di api a causa della Tecnologia 5G.

Questi video sono stati ampiamente provati essere falsi (ne parlo nel secondo dei miei citati articoli): se non lo fossero, queste morie si sarebbero già dovute ampiamente verificare anche a causa delle antenne televisive: e questo non è accaduto.

Quello che, però, è interessante da notare, è che, per realizzare video falsi di questo tipo, occorre una certa perversione mentale, e sicuramente voglia di terrorizzare le persone. Questo conferma l’idea che queste persone, sicuramente, hanno una certa tendenza alla perversione e alle manie di persecuzione. Questa è, ovviamente, una mia idea: tuttavia, la pongo come tale.

Addirittura qualcuno commentava un video, dove appariva un’intervista a Vittorio Colao, nel quale quest’ultimo diceva che “Con il 5G si potrà iniettare a distanza”.

Questa affermazione era abbastanza chiara: voleva dire che, grazie alla Tecnologia 5G, sarà facile attuare strumenti di “Telemedicina”, comprese iniezioni a distanza, senza essere “fisicamente” lì, ad eseguire l’iniezione. Qualcuno di questi “Anti Sistema” ha però interpretato la cosa come se, con la Tecnologia 5G, si potessero trasmettere vaccini attraverso campi elettromagnetici. Credo che una cosa simile sia così assurda da far sorridere: eppure qualcuno ci crede.

Alcuni addirittura, credono che la Tecnologia 5G sia in grado di “attivare” componenti presenti nei Vaccini Sars-Cov2. Anche questa affermazione, che dopo riprenderemo, ha lo stesso valore delle precedenti.

Rimanendo sempre nel settore delle Telecomunicazioni, un altro fatto, sicuramente ai limiti dell’incredibile, è quello avvenuto a causa della decisione, da parte del Governo Italiano, di alzare l’intensità massima del Campo Elettrico da 6 a 15 V/m (Decreto Legislativo numero 48 del 24 marzo 2024). La misura V/m (volt/m), infatti, è quella di un Campo Elettrico, e non, come alcuni credono, quella di un Campo Magnetico.

Appena questa decisione è stata presa, quindi messa in atto, subito sui Social Network apparivano immagini (nemmeno articoli, immagini) con scritte del tipo: “Golpe Elettromagnetico”. Sempre sui Social Network si leggevano commenti del tipo: “Vogliono ucciderci tutti”.

Ancora, apparivano immagini che recavano scritte del tipo: “La vittoria delle Lobby”, e “Un gigantesco forno a microonde”.

Probabilmente, chi scriveva queste affermazioni faceva parte di quella categorie di persone che credono che questa Tecnologia sia stata implementata apposta per danneggiare. Come poi mostreremo, a queste persone è inutile spiegare le cose come stanno: vanno lasciate nei loro “vaneggiamenti” (scusate il termine un po’ “forte”: purtroppo le loro affermazioni sono spesso così assurde da farle apparire come “vaneggianti”): la cosa grave, però, è che questi “vaneggiamenti” sono fomentati da persone che sanno sicuramente molto bene quello che stanno facendo. E questo è, decisamente, discutibile.

Qualcuno, in quei giorni, aveva proposto anche un “Disconnessi Day”: un giorno di disconnessione per protestare contro questa decisione da parte del Governo Italiano. Il comunicato-invito al “Disconnessi Day” terminava con “Rimaniamo disconnessi per restare Umani”.

Questa affermazione del “restare umani”, tra questi “Anti Sistema”, è molto frequente. Infatti, questi individui e Gruppi sostengono che, tutte queste nuove Tecnologie, portano al Transumanesimo. Quindi, utilizzarle significa iniziare un cammino che porterà, inevitabilmente, all’impianto, nel corpo della persona, di strutture quali Microchip o simili. Questo è un “leitmotiv” che riecheggia molto tra queste persone.

Ovviamente, basterebbe utilizzare, per pochi minuti, un “Chatbot” di Intelligenza Artificiale per rendersi conto che non ha nulla di “Transumano”: infatti, il suo utilizzo non comporta sicuramente l’impianto di qualcosa all’interno del corpo. E nemmeno un collegamento di parti del corpo con il Computer: è semplicemente una struttura che risponde a delle domande, come visto prima.

Quello che, però, è molto grave, è che chi ripete frasi di questo tipo, arriva talvolta addirittura a definire questi strumenti, quali l’Intelligenza Artificiale e il Metaverso, “Strumenti del Diavolo”.

In un mio articolo , del maggio di quest’anno, ho mostrato come, affermazioni di questo tipo, riportino a passati decisamente “oscuri”.

La cosa grave, però, non è che qualcuno ripeta queste affermazioni: credo che i veri responsabili, in questo caso, siano coloro i quali “mettono in bocca” a queste persone affermazioni di questo tipo. E, visto che in alcuni casi queste persone non sono ignoranti, il fatto di mettere “deliberatamente” in bocca a qualcuno affermazioni simili indica, almeno presumibilmente, malafede.

Riprendendo il discorso sul Campo Elettrico, di cui si parlava prima, possiamo ricordare che il Consiglio d’Europa aveva fissato, per il campo elettrico, il limite “prudenziale” di 61 V/m (Raccomandazione numero 519 del luglio 1999). Questo valore, da studi in materia, è ritenuto ben 50 volte inferiore a una soglia “di pericolo”. Questo vuol dire che una soglia di pericolo, per un campo Elettrico, è attorno ai 3000 V/m.

In diversi paesi d’Europa, tra cui Francia, Spagna e Germania, si sta già utilizzando il limite di 61 V/m. Il valore scelto in Italia, quelli di 15 V/m, è quindi non solo oltre 4 volte inferiore ai limiti fissati dal Consiglio d’Europa, ma ben 200 volte al disotto di una soglia che si può definire “di pericolo”.

Inoltre, è oltre 4 volte al disotto del limite adottato da diversi Paesi Europei.

Riguardo al forno a microonde, ricordiamo che, al suo interno, l’intensità di campo elettrico è di 3 MV/m, vale a dire 3 milioni di V/m. Quindi, 200000 volte superiore al valore di 15 V/m di cui si parlava. Le affermazione fatte, che andavano a paragonare questo valore di campo elettrico con un forno a microonde, sono quindi del tutto infondate. E, forse, addirittura messe in giro da qualcuno apposta per creare paura.

Le proteste che sono state fatte, quindi, dimostrano non solo nessuna conoscenza in materia, ma anche l’incapacità di guardare al di fuori dei Confini Nazionali, per scoprire come stanno le cose. Questa, però, è una caratteristica dell’Italiano Medio: vive in una Nazione che rappresenta lo 0,202% delle terre emerse del Pianeta Terra (quindi circa la cinquecentesima parte), e parla una lingua parlata dallo 0,849% (quindi meno dell’1%) della Popolazione Mondiale: eppure, si comporta come se quella dove vive fosse l’unica nazione al Mondo, e come se la lingua che parla fosse l’unica lingua al Mondo, e dovessero di conseguenza parlarla tutti. Questo dimostra l’”apertura” mentale media dell’appartenente alla Popolazione Italiana, e permette di non stupirsi troppo se, in Italia, proteste di questo tipo possono avere avuto una certa concentrazione.

Quello che ancora una volta mi chiedo, però, riprendendo il discorso precedente, è questo: se è vero che chi ha partecipato a queste proteste è fondamentalmente ignorante in materia, cosa possiamo dire di chi le ha messe in atto? Ignoranza o Malafede? Chi ha messo in atto queste proteste poteva davvero credere alle cose di cui parlavo in precedenza? Lasciamo questo interrogativo aperto a qualsiasi risposta, che tra poco vi darò, o almeno proverò a darvi.

Un altro fatto che appare “inquietante” è quello del vedere girare, in rete, la foto del titolo di un articolo che recitava: “Spente le antenne 5G a Santa Margherita Ligure”. Anche qui sono una foto: non, quindi, un articolo (o, meglio, il link ad un articolo) che ne parlasse: una foto e basta. Questa foto riportava una data: 8 maggio 2024. Poi, questa data è stata tolta, “tagliata”, così che questa apparisse una notizia recente. Forse la foto era anche manipolata, perché recava anche la scritta: “Ora i giganti delle comunicazioni tremano”, in pieno stile sensazionalistico.

Il fatto che, sull’argomento, continuasse a girare “solo” questa foto mostra che, in fondo, i Comuni Italiani in cui questo stava accadendo erano pochi: diversamente, di notizie di questo tipo ce ne sarebbero state molte. In effetti, prima di santa Margherita Ligure c’erano stati diversi Comuni Italiani in cui questo era accaduto, tra cui anche città di grandi dimensioni quali Genova e Perugia. In tutto, i Comuni Italiani in cui questo era già accaduto erano stati, credo, 430.

Va però detto che, laddove non era stato raggiunto un accomodamento, il TAR aveva condannato questi Comuni non solo a ripristinare il servizio 5G, ma anche a pagare i danni alle Compagnie Telefoniche: le quali, operando in base alle normative Italiane ed Europee, avevano ovviamente il diritto di erogare i loro servizi, senza che questi venissero “impediti” da motivazioni senza un vero fondamento, nemmeno prudenziale.

Riguardo all’attivazione di componenti dei Vaccini Sars-Cov2 con la Tecnologia 5G, posso dire che, al momento, non esiste nessun campo magnetico in grado di attivare selettivamente delle sostanze.

Il solo crederlo, quindi, dimostra ignoranza. Ancora non è possibile, proprio per questo motivo, che le persone possano essere uccise con un click, attivando qualche componente presente in questi Vaccini. Semplicemente, non è fattibile.

Posso concludere questo discorso con un’osservazione. Anzi due.

La prima riguarda un qualcosa che entra ora in vigore (esattamente il 15 luglio): si tratta del cosiddetto “Portafoglio Digitale IT Wallet”, che farà parte, da luglio, dell’applicazione “Io”, dedicata ai servizi per il cittadino.

I vantaggi di tutto questo sono indubbi ed evidenti. Tra questi, di fatto, la quasi impossibilità di perdere un documento. Infatti, mentre si può perdere un documento cartaceo, non si può perdere un documento online, perché è sempre disponibile, su un server remoto, ed è accessibile da qualsiasi dispositivo. Di questo accenno in un mio articolo del febbraio 2024.

Quindi, è molto più sicuro avere i documenti online che fisicamente. Chi ha perso documenti come la patente sa molto bene i problemi che ha avuto nel doverne ottenere un duplicato, soprattutto in Paesi come l’Italia. In questo modo, invece, la patente (come qualsiasi altro documento)… non si perde! È sempre disponibile, da qualsiasi terminale remoto.

Già da un po’ stanno girando, in rete, foto sensazionalistiche con l’invito a non utilizzarlo, perché potrebbe succederci di tutto. Tra l’altro, una di queste affermazioni è: “Perdi il telefono? Sei fregato”. Chi ha scritto questa affermazione dimostra di non sapere nulla di questioni Tecnologiche. Infatti, probabilmente, crede che i documenti siano “fisicamente” sullo Smartphone, invece che, come è vero che sono, su un server remoto.  E, di conseguenza, anche se si dovesse perdere quel terminale fisico, ad esempio lo smartphone, o questo non dovesse più funzionare, non ci saranno problemi: i documenti rimangono lì.

Ancora, si profila però l’ombra di malafede da parte di qualcuno, che “non poteva” non essere a conoscenza di queste cose.

Prima di seguire le indicazioni contenute in questi “comunicati”, evitando quindi di utilizzare il Portafoglio Digitale It Wallet, ricordate che , chi fa girare queste “proposte”, è lo stesso che crede a tutte le cose che descrivevo poco fa, e cioè che il 5G sia stato implementato apposta per danneggiare le persone, che con questa tecnologia si inoculino vaccini mediante onde elettromagnetiche, che con questa tecnologia sia possibile attivare componenti di vaccini a distanza, che il valore di campo elettrico di 15 V/m sia un forno a microonde….. 

Prima di credere a quello che questi “proclami” dicono, quindi, pensate a quello che vi ho appena detto sopra: forse dubiterete della loro veridicità.

La seconda cosa che voglio dirvi riprende il discorso della Malafede di queste persone. In effetti, come dicevo, se molti dei membri di questi “Movimenti” sono, sostanzialmente, ignoranti, diversi dei loro Leader (“Anti Leader”, come li chiamavo prima)  non lo sono di sicuro. Alcuni di questi, addirittura, hanno curriculum accademici di valore. Quindi, non è possibile che credano a quello che vanno diffondendo: in particolare, non possono credere a determinate affermazioni riguardo ai campi magnetici che inoculano vaccini, a componenti di vaccini attivati dalla Tecnologia 5G e altro ancora: anche perché alcuni di questi “Anti Leader” sono Medici con curriculum accademici alle spalle. Inoltre, chi ha studi accademici alle spalle, e ricopre, magari, posizioni accademiche (come accade in alcuni casi), dovrebbe sapere che le cose vanno dimostrate, dopo la loro esperienza, diretta o indiretta che sia. Lo stile di questi  “Anti Leader” non ha, di conseguenza, alcuna attinenza con i loro curriculum accademici. Per questo, il sospetto di malafede esiste. E, con il loro comportamento, vanno sempre più a confermare questo sospetto.

A questo punto, però, come si direbbe in termini giuridici, quale il “Movente”? Vale a dire: cosa spingerebbe persone ad agire in malafede in questo modo?

Posso rispondere con un esempio: supponiamo che, in qualche luogo, ci sia un “Protettore degli Schiavi”. Questo lotterà per i diritti degli schiavi che sta proteggendo. Vorrà, per loro, tutto: tranne una cosa. Indovinate cosa? Semplice, che si affranchino dalla schiavitù! Infatti, se si affrancassero dalla schiavitù, chi potrebbe proteggere?

Lo stesso per questi Anti Leader: con la Paura tengono le persone schiave. Magari impedendo loro, mediante questa Paura, di utilizzare mezzi che potrebbero renderli liberi. Continuando, così, a far sì che gli schiavi rimangano tali… in modo da poterli continuare a proteggere.

Una possibilità, che indico come tale. Tuttavia, gli elementi per poterla, in qualche modo, suffragare, ci sono, e li ho indicati.

Di questi argomenti ho parlato anche nel mio ultimo romanzo: “Da Byron al Futuro: una strada “a doppio senso””, pubblicato pochi giorni fa. Il romanzo è ambientato in un ipotetico 2066, “passando” poi nel 1816, appunto ai tempi di Byron.  In questo 2066, la Tecnologia ha risolto parecchi dei problemi, e ha creato benessere. In quest’epoca si guarda indietro ai decenni passati, in particolare al Mondo che stiamo vivendo oggi. E si ripensa, in maniera quasi ironica, e anche incredula, ai detrattori delle Nuove Tecnologie, e alle loro affermazioni. Quelli di loro che sono ancora in vita, del tutto ricredutisi, solitamente affermavano: “Meno male che non ci hanno ascoltati!”.

Questo, ovviamente, è il mio auspicio per un mondo da qui a 40 anni, in cui, davvero, la Tecnologia avrà risolto molti problemi, quali quello del “Lavorare per vivere”(almeno auspico questo : tuttavia, come dirò nella seconda parte del mio lavoro, sono piuttosto fiducioso in tal senso). Penso che, se non tra 40 anni, questo possa essere un buon obiettivo per l’Umanità, e credo proprio che verrà raggiunto.

In effetti, come dicevo, il dibattito sulle Nuove Tecnologie, perché queste siano “davvero” benefiche per l’Uomo, e possano “davvero” condurre ad un meraviglioso futuro, richiede conoscenza e competenza. È impossibile, come visto, discutere di tutto questo con persone che, a priori, le rifiutano: auspico davvero che, tra qualche tempo, potranno ricredersi: magari semplicemente provando questi strumenti, e vedendone le potenzialità: e comprendendo, a quel punto, che erano stati ingannati. In quel momento, abbandoneranno i loro “Anti Leader”, e inizieranno un cammino di “vera” conoscenza e consapevolezza.

Il Cammino di Conoscenza è quello che aiuterà ad utilizzare questi strumenti nel migliore dei modi, senza esserne sopraffatti, e, nello stesso tempo, usandoli con le loro enormi potenzialità.

Potenzialità che non possono non lanciare verso un Mondo, sicuramente, migliore.

Finita la “discesa agli Inferi” inizia la risalita. E “si rivedono le stelle”

Finita la “discesa agli inferi”, inizia la risalita verso i mondi della Conoscenza.

Dante iniziava il suo “Purgatorio”, con i versi:

Per correr miglior acque alza le vele
Ormai la navicella del mio ingegno
che lascia dietro a sé mar sì crudele”. (Purgatorio, 1, 1-3)

Mi piace iniziare così questo “proseguo” della trattazione.

In effetti, quella che abbiamo visto è stata proprio una “discesa agli inferi”. Tenuto conto che la Divina Commedia è una metafora della mente, occorreva toccare le profondità più oscure dell’ignoranza e della manca za di consapevolezza, per arrivare a vedere paesaggi più luminosi.

Qui, il “Mar sì crudele” è alle spalle, e siamo pronti ad “alzare le vele della navicella dell’ingegno” per approcciare altri Mondi di Conoscenza.

Come Dante, abbiamo visto gli “orrori”, è proprio il caso di dirlo, dell’ignoranza. E ora andiamo verso prospettive di conoscenza diverse.

Ricordiamo, però, per dirla alla Thich Nhat Hanh, che anche qui i responsabili non sono le persone, ma appunto l’ignoranza. Quella, senza dubbio, di chi viene “manipolato” da questi “Anti Leader”: tuttavia, è anche l’ignoranza dei “manipolatori”: infatti, questi ignorano, probabilmente, il danno che stanno compiendo su menti fragili: che, a causa loro, acquisiranno una visione oscura dell’esistenza e del divenire.

Nel proseguire, quindi, guardiamo con gli occhi della compassione, e non di certo del disprezzo, tutte queste persone: i manipolati, perché acquisiscano consapevolezza e conoscenza di come stanno davvero le cose, e i “manipolatori”, perché capiscano i danni che stanno facendo alle persone.

Oltre non possiamo fare: come abbiamo visto, e come vedremo ancora dopo, formalizzando la cosa, qualsiasi tentativo di convincerli del contrario, o anche solo di spiegare loro le cose, rafforzerà le loro posizioni.

Su di queste posizioni ci saranno ancora dei “flash”: tuttavia, nella maggior parte dei casi, da ora in poi ci dedicheremo alle spiegazioni e alla “costruzione” di possibilità. O, meglio a prospettare futuri possibili: che, forse, potremo paragonare al “Paradiso”, almeno in senso lato.

Come “Purgatorio” vi propongo la comprensione di questo “trend” di sviluppo tecnologico.

Capirete sempre di più, nel proseguo della trattazione, perché quella che ho chiamato “discesa agli inferi” era necessaria: era l’unico modo per poter proseguire con mente aperta, dopo avere “dissipato” i dubbi posti da alcuni di questi “Anti Leader”. Con questi nella mente, anche solo “come ombre lontane”, proseguire sarebbe stato difficile.

Comunque, come dicevo, questi “Anti Leader” saranno ancora nominati: ormai, però, saranno più “lontani”: quasi come un clamore a distanza che, però, non potrà più fare nulla: solo farci sorridere.

Strumenti tecnologici che “sanno di Libertà”: vediamo “quale”, o meglio “quali” libertà...

Cominciamo, ora, a vedere quale è una delle principali caratteristiche di questi “strumenti tecnologici”. Una delle caratteristiche di questi strumenti, infatti, è quella di “renderci liberi”, sotto molti aspetti.

Vi chiederete cosa si intende, qui, per “renderci liberi”. È molto semplice da capire, e può essere visto in due prospettive diverse.

Pensiamo, per esempio, all’invenzione della lavatrice. Prima dell’avvento delle prime lavatrici domestiche, occorreva andare a lavare al lavatoio. I Paesi, ma anche alcune aree urbane (vedi ad esempio Milano, dove, sui Navigli, esiste ancor oggi il “Vicolo dei Lavandai”), mantengono ancora questi lavatoi, luoghi dove le persone andavano a lavare.

Quando non lo si faceva personalmente, si assumevano persone che lo facessero.

Quindi, qui, appare che, oltre a liberare da lavori estenuanti, la Tecnologia ha anche liberato dal dover pagare una persona per fare questo lavoro. Una persona che, ovviamente, non avrebbe fatto quel lavoro quando noi volevamo, ma quando era comodo a lei (anche in base alle sue disponibilità di tempo).

I vantaggi di questa Tecnologia, quindi, sono su due livelli: non solo, quindi, ha liberato da lavori estenuanti, ma ha anche liberato dal dover assumere qualcuno che avrebbe fatto il lavoro “alle sue condizioni”, almeno come disponibilità di tempo, e dietro ovvio compenso. Quindi, ha liberato dal peso di quel lavoro  e anche dal dover dipendere da qualcuno per svolgerlo.

Questa è sicuramente libertà: libertà da un lavoro estenuante e libertà dal dover dipendere, anche “economicamente”, da qualcuno per poterlo svolgere, se, in qualche modo, non lo potevamo o volevamo svolgere noi personalmente. 

Quindi, in quel caso, la libertà è intesa anche nel senso di liberare la persona da lavori ripetitivi. E dal dover necessariamente ricorrere a persone che, indubbiamente, avranno anche un costo, e, sempre ovviamente, non saranno disponibili sempre, ma quando una persona vorrà e potrà.

Credo che questo sia un grandissimo avanzamento verso il Futuro.

Infatti, qui, possiamo vedere queste macchine come dei veri e propri “assistenti”, che svolgono il lavoro per noi, evitando che, in questo lavoro, siano implicate persone, rendendoci indipendenti da queste.

In qualche modo, quindi, la Tecnologia appare come un “prolungamento” delle nostre stesse attività, che ci rende indipendenti dal dover dipendere da altri per poterle svolgere.

Questi due elementi si possono vedere in ogni elemento e in ogni tappa  dello sviluppo tecnologico. Se torniamo indietro, ad esempio, all’elettrificazione delle città, avvenuta tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 (benché il primo esperimento in tal senso fosse stato di Edison, che, nel 1882, aveva dato energia elettrica a 59 abitazioni vicino al suo laboratorio, utilizzando Corrente Continua (DC, acronimo di “Direct Current”, appunto “Corrente Diretta”). La Corrente Alternata è invece AC, acronimo di “Alternating Current”), possiamo vedere come questa elettrificazione abbia reso obsoleto il compito dei lumieri, che accendevano e spegneva le luci nelle città. Grazie all’avvento dell’elettricità, questa operazione, che richiedeva ripetitività, si può svolgere ora in pochi istanti. E, spesso, automatizzando il tutto, in maniera che non ci debba più essere l’intervento manuale di una persona.

La macchina, quindi, è un’interfaccia tra la persona e la realtà, che svolge automaticamente dei compiti, in particolare quelli ripetitivi, spesso alienanti .

In un mio passato articolo, dedicato all’automazione, mostravo proprio come lavori terribili, come quello della Filandaia e della Mondina, siano stati superati dalla Tecnologia.

E, qui, si vede molto bene il ruolo degli elementi descritti prima: la tecnologia permette di svolgere in autonomia lavori che prima richiedevano intervento umano.

Questa è sicuramente una grande forma di eguaglianza e democrazia: infatti, potere svolgere in autonomia compiti che prima richiedevano intervento umano permette di poterli svolgere “a tutti”, e non solo a coloro i quali potevano permetterselo, a meno di non sottoporsi loro stessi a lavori massacranti. Ritorniamo, per comprendere meglio, all’esempio della lavatrice. Prima dell’esistenza di questa, chi aveva disponibilità finanziarie poteva assumere qualcuno che svolgesse per lui quel lavoro. Infatti, le lavandaie, spesso, lavavano i panni delle famiglie facoltose. Chi non era facoltoso doveva, invece, provvedere in autonomia al lavaggio delle cose a mano: un lavoro malsano ed estenuante, tenendo anche conto cosa potesse voler dire il contatto diretto quotidiano con detergenti. E, comunque, anche le persone facoltose “scaricavano” questo lavoro su persone che, per vivere, dovevano compiere quel tipo di lavoro.

Nel citato articolo, poi, avevo parlato del lavoro delle Filandaie, al quale è dedicata la bellissima canzone “Mamma Mia”.

Il fatto di poter disporre di macchine che svolgono un determinato lavoro è una forma di “liberazione”. Infatti, permette alla persona di non svolgere più un lavoro alienante. E, nello stesso tempo, riduce il divario tra classi sociali, perché permette a tutti di poter svolgere qualcosa, senza dipendere da altri.

Non potevo, sicuramente concludere la prima parte solo con paesaggi”infernali”, senza almeno qualche “assaggio” di Purgatorio, vale a dire di situazioni in cui, per dirla alla Dante, “La navicella dell’ingegno alza le vele”, e inizia a volare verso altri lidi, e anche  “ Dove L’Umano spirito si purga, e di salire al ciel diventa degno” (Purgatorio, 1, 5-6). In questo caso, per “purgarsi, si intende l’intraprendere un cammino di conoscenza, che è quella che qui vedremo. Prima di aprirci a prospettive quasi “da sogno”: che però, secondo me, e non solo secondo me, avranno diverse possibilità di prendere, un giorno, anche se non così vicino, forma.

Restate collegati! E, ovviamente, “connessi”, in tutti i sensi, compreso quello di connessione con l’Intelletto (come direbbe, ancora, Dante!).

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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